La signora Cristina e la tutela degli animali

Leggo la lettera della signora Cristina e non posso pensare che ormai l'incapacità di guardare oltre il proprio convincimento, indipendentemente da leggi e regole, è diventata norma.
La signora dice che in fondo è stata morsicata solo una persona e quindi non c'è nessun problema, in realtà ci sono stati altri casi e comunque sarebbe una persona di troppo.
Inoltre la signora afferma: "spero arrivino presto leggi di maggior tutela per gli animali in barba a tutti quelli che li detestano", e qui siamo proprio al non capire gli elementi basilari delle ragione del divieto di lasciare i cani liberi nel parco.
La norma che lo vieta nasce proprio dalla necessità di tutelare la fauna, quella selvatica che vive nel parco - lepri, tassi, volpi, scoiattoli, avifauna - che viene spaventata e terrorizzata dai cani che girano liberamente.
Forse se si smettesse di pensare che le regole e i divieti sono dettati dalla volontà di rompere le scatole ai cittadini e si iniziasse a fare uno sforzo di comprensione circa le ragioni che impongono alcuni divieti la civiltà complessiva del nostro Pese ne guadagnerebbe.
Giovanni
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