Gestisport: 10 sindaci scrivono a Draghi e Fontana per chiedere più attenzione e risorse

Il "caso Gestisport" valica i confini non solo provinciali ma anche quelli regionali.
I sindaci dei 10 comuni coinvolti dove aveva sede un impianto gestito dalla società messa in fallimento lo scorso 23 dicembre, hanno rivolto un appello affinchè le istituzioni prestino maggiore attenzione e risorse al mondo dello sport.

L'impianto di Merate

«Vogliamo porre la massima attenzione alle famiglie creditrici che hanno già speso risorse più o meno ingenti per abbonamenti, corsi e utilizzo degli impianti stessi e che oggi si ritrovano con il grave peso sulle spalle che questo fallimento ha lasciato sulle famiglie stesse». È uno dei passaggi della missiva che, negli scorsi giorni, 10 Amministrazioni Comunali coinvolte dal fallimento della Gestisport hanno inviato al Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi e al Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, chiedendo loro di adottare soluzioni e fornire risorse a favore di un settore così strategico dal punto di vista sociale, che purtroppo rischia il default.
A sottoscrivere l'appello sono stati i primi Cittadini di San Donato Milanese, Bresso, Carugate, Gorla Maggiore, Gorla Minore, Jerago con Orago, Lainate, Merate, Oggiono e Voghera. In questi stessi comuni la società, dichiarata fallita lo scorso 23 dicembre, gestiva un impianto sportivo ora chiuso.

 

L'impianto di Oggiono


Dopo avere tentato un concordato preventivo in continuità con l'obiettivo di risanare l'azienda senza interrompere l'erogazione dei servizi, tutti i comuni sopra elencati, per effetto della sentenza di fallimento, si sono trovati nelle medesime condizioni, attivandosi fin da subito per «ricercare un nuovo gestore che possa da un lato assicurare la riapertura degli impianti e quindi la fruibilità ai cittadini delle strutture, e dall'altro assorbire la massima parte possibile dei dipendenti coinvolti dal falli-mento, evitando di aggravare le situazioni di disagio economico delle famiglie».
Nel rivolgersi ai rappresentanti delle istituzioni sovraordinate, i Sindaci hanno espresso il timore condiviso che gli interventi a sostegno del settore, di fronte alle criticità generate dalla pandemia e dal caro energia, possano «non essere sufficienti al ritrovamento di un equilibrio economico-finanziario delle concessioni da parte dei gestori, compresi quelli che andranno ad occuparsi delle nostre piscine».
«Questa preoccupazione - conclude la lettera dei Sindaci - ci porta a invitarVi a trovare ulteriori soluzioni e risorse a favore di un settore che rischia il default, con tutte le conseguenze sociali che ne deriverebbero».

Comuni:
Bresso, Carugate, Gorla Minore, Gorla Maggiore, Lainate, Merate, Oggiono, San Donato Milanese, Voghera, Jerago con Orago


Alla c.a. Signor Primo Ministro Prof. Mario Draghi
Sottosegretario con delega allo Sport
Dott.ssa Valentina Vezzali
Presidente Regione Lombardia
Dott. Attilio Fontana
Sottosegretario con delega allo Sport – Regione Lombardia
Dott. Antonio Rossi


Oggetto: Appello dei primi cittadini riguardo il fallimento di GestiSport S.C.S.D.
Lo sport e gli impianti sportivi necessitano di un maggiore sforzo da parte di tutti/e!


Siamo i Sindaci dei Comuni di Bresso, Carugate, Gorla Minore, Gorla Maggiore, Merate, Oggiono, San Donato Milanese, Voghera, Jerago con Orago e Lainate le cui strutture natatorie sono state interessate dal fallimento della GestiSport società cooperativa sportiva dilettantistica, dichiarata fallita con sentenza del Tribunale di Milano del 23 dicembre 2021, dopo avere tentato un concordato preventivo in continuità con l’obiettivo di risanare l’azienda senza interrompere l’erogazione dei servizi.
Ognuno di noi primi cittadini si trova quindi impegnato a ricercare un nuovo gestore che possa da un lato assicurare la riapertura degli impianti e quindi la fruibilità ai cittadini delle strutture, e dall’altro assorbire la massima parte possibile dei dipendenti coinvolti dal fallimento, evitando di aggravare le situazioni di disagio economico delle famiglie.
Siamo convinti dell’alto valore sociale dello sport, che ci porta a considerare le piscine un importante patrimonio pubblico.
Lo sport non è solamente un’attività economica fine a sé stessa, ma è un’attività di rilevanza sociale, fondamentale per il benessere del singolo e della collettività.
Le piscine rappresentano poli aggregativi che coinvolgono cittadini di tutte le fasce anagrafiche e sociali, scuole, centri disabili, centri anziani, Università della terza età, scuola di nuoto, squadre agonistiche.
Negli anni le nostre Amministrazioni comunali hanno stipulato contratti per l'affidamento in concessione della gestione delle piscine e degli impianti sportivi; la conservazione dell’equilibrio economico-finanziario delle concessioni corrisponde pertanto a un interesse pubblico da preservare.
La chiusura degli impianti natatori, a causa del diffondersi della pandemia sanitaria, ha prodotto in capo ai gestori perdite ingenti; la loro riapertura, grazie all'applicazione delle linee guida, è stata caratterizzata da un notevole aggravio dei costi unito alla riduzione dei ricavi, determinata sia dal contingentamento degli ingressi sia dalla minore propensione delle persone a frequentare le piscine per paura del contagio e dalla ridotta disponibilità di spesa delle famiglie per questa tipologia di servizi.
Comuni:
Bresso, Carugate, Gorla Minore, Gorla Maggiore, Lainate, Merate, Oggiono, San Donato Milanese, Voghera, Jerago con Orago
Le Amministrazioni coinvolte hanno fatto il possibile, rimodulando i piani economici di tutti i propri impianti sportivi - come previsto dal Decreto Rilancio (art. 216, comma 2, del D.L. 34/2020, convertito in L. 77/2020) – ma questo non è bastato per far fronte al momento di profonda crisi del settore.
Ciò ha determinato la chiusura e il conseguente fallimento di alcuni gestori, tra cui GestiSport srl.
Oggi a tutto ciò si aggiunge il caro energia, con aumenti delle utenze elettriche e termiche dal 70% al 100% per impianti energivori, tra i quali anche le piscine.
Il Decreto Legge Sostegni-ter approvato in Consiglio dei Ministri venerdì 21 gennaio ha disposto la riduzione dei costi dell’energia per i cosiddetti “energivori”, riconoscendo un contributo straordinario sottoforma di credito di imposta a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nel primo trimestre 2022; un aiuto che tuttavia non sarà risolutivo e che non sarà sufficiente al ritrovamento di un equilibrio economico-finanziario delle concessioni da parte dei gestori, compresi quelli che andranno ad occuparsi delle nostre piscine all’indomani del fallimento di GestiSport.
Questa preoccupazione ci porta a invitarVi a trovare ulteriori soluzioni e risorse a favore di un settore che rischia il default, con tutte le conseguenze sociali che ne deriverebbero, e che riguarda in primis i nostri Comuni che hanno impianti natatori di proprietà.
Infine, non possiamo qui dimenticarci e vogliamo porre la massima attenzione alle famiglie creditrici che hanno già speso risorse più o meno ingenti per abbonamenti, corsi e utilizzo degli impianti stessi e che oggi si ritrovano con il grave peso sulle spalle che questo fallimento ha lasciato sulle famiglie stesse.
Nel ringraziare tutti Voi per l’attenzione che vorrete accordarci e in attesa di Vostro gradito riscontro su quanto sopra evidenziato, porgiamo i nostri migliori saluti.

28 gennaio 2022

Paola Garlaschelli – Sindaca Voghera
Andrea Checchi – Sindaco San Donato Milanese
Chiara Narciso – Sindaca Oggiono
Massimo Panzeri – Sindaco Merate
Andrea Tagliaferro – Sindaco Lainate
Emilio Aliverti – Sindaco Jerago con Orago
Vittorio Landoni – Sindaco Gorla Minore
Pietro Zappamiglio – Sindaco Gorla Maggiore
Luca Maggioni – Sindaco Carugate
Simone Cairo – Sindaco Bresso

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