Lomagna: in Consulta si parla dei progetti sulla biblioteca e sulla viabilità da realizzare

Il progetto di riqualificazione dello stabile che ospita la biblioteca è stato il centro della discussione in Consulta Urbanista, che si è tenuta proprio nell'edificio di via Roma come da prassi. L'investimento stimato in 380 mila euro andrà ad abbattere le barriere architettoniche all'ingresso principale, nei bagni e nel mini-ascensore. Verranno sostituiti gli infissi, le porte. L'illuminazione sarà convertita a led [clicca QUI].


Se sull'intervento complessivo i componenti della Consulta hanno mostrato soddisfazione, lo stesso non si può dire per la rampa esterna al cancello, sulla pista ciclopedonale. Nel progetto definitivo il manufatto appare costituito da due scivoli e tre gradini. Scetticismo generale, che ha spinto un membro della Consulta a definire quella soluzione un "obbrobrio". Si è prestato alla commissione consultiva il vice sindaco Stefano Fumagalli, che ha respinto certe esternazioni, chiarito alcuni aspetti e prospettato ipotesi realizzative alternative che potrebbero essere recepite nel prossimo e ultimo step progettuale.

Susanna Dellepiane

Il vice sindaco Stefano Fumagalli

Intanto Fumagalli ha precisato che si tratta di un piccolo elemento di un progetto molto più vasto. Ha inoltre rassicurato sulla permanenza dei due alberi ai lati del cancello che non verranno abbattuti. Ha poi spiegato la ratio della modifica dell'ingresso. "Non ci piaceva l'idea che ci fossero due ingressi separati: uno sul retro per i diversamente abili e un altro frontale per l'entrata principale. Quando abbiamo dato l'incarico per riqualificare l'edificio non ci aspettavamo che il progettista riuscisse a farci rientrare anche la parte dell'acceso. È stata una sorpresa. E pensiamo sia un'idea migliore far entrate tutti dall'ingresso principale, per dare pari dignità a chiunque".
Rivendicato il principio che giustifica la scelta, il vice sindaco ha comunque ammesso che anche in seno alla Giunta l'immagine della rampa contenuta nel progetto definitivo ha destato qualche perplessità. Ha suggerito di intenderla più come una pista ciclabile rialzata e, da questo punto di vista, ha detto che si potrebbe chiedere al progettista di estendere la porzione di pista ciclopedonale destinata al rialzo, in modo da ridurre la pendenza. In alternativa ha ragionato sull'ipotesi di innalzare gradatamente tutta la carreggiata in modo da non far notare il dislivello rispetto alla pista ciclopedonale. L'approccio di Fumagalli a ridiscutere il progetto e la disponibilità manifestata a rivedere in Consulta una sua versione aggiornata prima dell'approvazione in Giunta, è stata apprezzata dai componenti dell'organo consultivo.

Carlo Cereda

Giuseppe Valentino

Sono comunque rimaste delle posizioni differenti. Carlo Cereda ha ad esempio convenuto che la costruzione delle rampe nel cortile sottrarrebbe dello spazio impiegabile per il gioco dei bambini. Giuseppe Valentino ha invece sostenuto che una pista ciclopedonale rialzata a quel livello sarebbe comunque pericolosa, mentre la modifica della carreggiata farebbe lievitare il costo oltre che l'assetto stradale stesso. Ha quindi suggerito di valutare ipotesi alternative come quello di far rientrare il manufatto entro il muretto che delimita il comparto pubblico delle ex scuole elementari oppure di trovare il modo per fare un ingresso laterale. Fumagalli ha sostenuto che questa sarebbe stata la prima scelta, scartata però dal progettista per ragioni tecniche.

Lino Lalli

In Consulta si è parlato anche dell'albo dei volontari civici. "Ci siamo, siamo operativi" ha ribadito più volte il capogruppo di maggioranza Lino Lalli. Le assicurazioni sono pronte per i volontari, al momento sette, mentre ancora non sono arrivate le pettorine o il tesserino identificativo. Lalli ha proposto di organizzare una prima videoconferenza di presentazione rivolta agli aderenti per poi cominciare con l'attività pratica come la pulizia attorno ai cestini pubblici. La presidente Susanna Dellepiane ha invitato l'amministrazione a fare in modo che il "volontario" che opera alla discarica si iscriva all'albo dei volontari civici.
Sullo studio viabilistico per arginare la percorrenza in via XXV aprile, di cui si sta occupando lo stesso estensore del Piano Urbano del Traffico, il vice sindaco ha fornito qualche accenno, rimandando la trattazione nel dettaglio a quando saranno concluse le ultime analisi. La prima relazione non ha lasciato soddisfatta l'amministrazione perché alcune delle soluzioni prospettate avrebbero causato un impatto eccessivo sulla viabilità circostante. Sono state chieste delle ulteriori integrazioni di cui si è in attesa. È certa comunque l'introduzione di una zona 30 km/h. Stefano Fumagalli ha dichiarato che i passaggi sono calati ultimamente in via XXV per effetto del Covid e per le multe, una circostanza confermata da un residente.
Tra i punti all'ordine del giorno anche la ciclopedonale in zona Lavandaio. Messa da parte l'idea della rotonda, viene ripreso il progetto del 2012, diviso in due blocchi, uno da 290 mila euro circa e l'altro da 380 mila euro. Il primo è già finanziato da fondi statali, per il secondo si parteciperà ad un bando.

 

 

 

 

 

M.P.
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