Inquinamento, interpretazione dei dati

Tutti gli inverni salta fuori questa storia dell'inquinamento da polveri sottili. Ne abbiamo parlato più e più volte.
A parte il fatto che i superamenti sono stati quantitativamente minimi rispetto al valore "raccomandato", ma oltre a questo c'è da interpretarne il significato. Il PM10 risulta essere composto da polveri che alle basse temperature risultano essere solide, mentre all'aumentare della temperatura diventano o liquide o aeriformi, quindi è normale che in inverno il PM10 sia più alto che d'estate. Infatti i grafici del PM10 su base annuale sono inversamente proporzionali alla temperatura media mensile.
Il traffico c'entra poco, perché altrimenti dovremmo vedere PM10 elevato anche d'estate.
Per quanto riguarda il riscaldamento, è vero che è una delle componenti del PM10, ma principalmente quello proveniente da biomasse legnose, perché il metano emette pochissimo particolato, al contrario del pellet e della legna che contengono sali minerali. Non a caso la Regione Lombardia ne ha fortemente contenuto l'utilizzo.
Purtroppo però nella Brianza e nella pedemontana si fa più uso di biomasse rispetto alla città, ed ecco spiegato perché a Merate l'inquinamento da PM10 è pari se non superiore a quello di Milano.

Saluti

Mandelli A.
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