Airuno: sciolto il gruppo 'La Mongolfiera', in attività dal 1987, ma il teatro continuerà
Airuno dice addio, dopo ben 34 anni, all'associazione La Mongolfiera, fondata nell'ormai lontano 1987 e scioltasi ufficialmente alla fine di dicembre. La decisione, sofferta ma necessaria, è stata presa dalla presidente Alma Gola e dall'intero consiglio direttivo dopo l'entrata in vigore delle nuove disposizioni normative e legislative in materia di terzo settore e no profit, che hanno imposto il rispetto di alcune modalità operative e burocratiche che per il sodalizio erano divenute troppo onerose.
Il gruppo della Straluna con il sindaco Alessandro Milani durante una serata a tema giovani, lo scorso settembre
La bella notizia, però, è che il testimone della Mongolfiera è stato raccolto con entusiasmo e con generosità dal parroco airunese, don Ruggero Fabris, che ha deciso di portare avanti uno dei progetti intrapresi dall'associazione, supportando come ha sempre fatto i ragazzi della compagnia teatrale della Straluna. Istituita come cooperativa e divenuta associazione nel 2007, la Mongolfiera è sempre stata in prima linea per la comunità, offrendo innanzitutto opportunità di lavoro ed aggregazione. L'obiettivo è stato, fin da subito, quello di fare in modo che ciascuno vivesse un ruolo positivo all'interno del paese, in particolar modo i giovani - per cui sono state proposte numerose attività culturali, ricreative e di formazione volte alla riscoperta dei valori considerati fondamentali dal sodalizio, vale a dire il rispetto della dignità umana e la solidarietà.
Da sinistra l'ex vicesindaco Enrico Acquati, Simona Dozio, Alma Gola e l'allora prima cittadina Adele Gatti
Dalla fondazione, sono stati moltissimi i progetti portati avanti dai membri e dai simpatizzanti, tra cui hanno spiccato per il successo di pubblico il laboratorio teatrale, i concerti, il cinema sotto le stelle ma anche l'iniziativa dei murales, il corso di hip-hop e le tante serate vissute insieme ai ragazzi della Consulta, come quelle dedicate al Dottor Why. Negli ultimi tempi, oltre alle riuscitissime rappresentazioni teatrali - come "Arlecchino servitore di due padroni" e "Sogno di una notte di mezza estate" - un evento particolarmente apprezzato era stato il concerto di Natale, organizzato con il corpo musicale Verdi, che aveva segnato la ripartenza delle attività dopo lo stop dovuto alla pandemia.
I ragazzi della compagnia della Straluna
Con il passare degli anni e soprattutto visto l'aumentare degli impegni richiesti dalle nuove disposizioni, divenute difficili da sostenere sia da un punto di vista economico che temporale, la presidente Alma Gola e il consiglio sono giunti alla difficile decisione. Una volta optato per sciogliere l'associazione, il gruppo ha organizzato un incontro con il parroco airunese, don Ruggero, da sempre grande sostenitore del progetto della compagnia teatrale della Straluna. Il sacerdote, come anticipato, si è offerto di portare avanti il gruppo. Gli ormai ex soci della Mongolfiera hanno in programma, inoltre, un incontro con l'amministrazione comunale, alla quale chiederanno che, a fronte dell'impegno dimostrato dalla compagnia teatrale, il contributo economico che era destinata al sodalizio venga erogato invece all'oratorio.
Se, dunque, da una parte c'è il rammarico di vedere un progetto tanto bello finire, dall'altra c'è il sollievo che quanto iniziato anni fa possa continuare, grazie alla generosità della parrocchia. Quello che è certo è che, pur non esistendo più sulla carta, La Mongolfiera continuerà a portare avanti il suo messaggio di inclusione e solidarietà. Già questa settimana, i membri della Straluna si incontreranno infatti con la regista per decidere quale sarà il prossimo spettacolo da portare in scena.
G.Co.