Merate: un immobile è posto sotto sequestro dalla Procura
Tra i sei immobili sequestrati dalla procura della repubblica di Milano a garanzia del credito erariale ne figura anche uno a Merate.
A dare esecuzione al decreto di sequestro preventivo sono stati i militari del nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza di Milano, su disposizione del procuratore aggiunto dottoressa Tiziana Siciliano, nell'ambito di una indagine su una holding immobiliare, con sede in provincia di Padova, e sui beni ad essa intestati. Due le persone indagate per i supposti reati di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e auto-riciclaggio.
In particolare le indagini di polizia giudiziaria hanno consentito di riscontrare come un avvocato internazionalista, tramite una serie di movimentazioni e azioni finalizzate a ostacolare il carico fiscale gravante sulla società e sul suo titolare (nel frattempo deceduto), abbia trasferito la titolarità integrale delle quote dell'immobiliare italiana a una società ungherese, poi reintestandole a un prestanome e trasformando l'impresa domestica in società semplice.
Un'indagine molto complessa con l'applicazione della misura cautelare reale su sei immobili, intestati alla società e del valore di un milione di euro, ubicati a Cernusco sul Naviglio, Cassina de' Pecchi, Vignate e appunto Merate.
A dare esecuzione al decreto di sequestro preventivo sono stati i militari del nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza di Milano, su disposizione del procuratore aggiunto dottoressa Tiziana Siciliano, nell'ambito di una indagine su una holding immobiliare, con sede in provincia di Padova, e sui beni ad essa intestati. Due le persone indagate per i supposti reati di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e auto-riciclaggio.
In particolare le indagini di polizia giudiziaria hanno consentito di riscontrare come un avvocato internazionalista, tramite una serie di movimentazioni e azioni finalizzate a ostacolare il carico fiscale gravante sulla società e sul suo titolare (nel frattempo deceduto), abbia trasferito la titolarità integrale delle quote dell'immobiliare italiana a una società ungherese, poi reintestandole a un prestanome e trasformando l'impresa domestica in società semplice.
Un'indagine molto complessa con l'applicazione della misura cautelare reale su sei immobili, intestati alla società e del valore di un milione di euro, ubicati a Cernusco sul Naviglio, Cassina de' Pecchi, Vignate e appunto Merate.