Arlate: storia della famiglia Panini e delle sue figurine che hanno conquistato il mondo
Un giornalista che racconta storie. È così che ama definirsi Luigi Garlando, ospite del webinar organizzato dall'associazione culturale La Semina (con sede ad Arlate) nella serata di giovedì 20 gennaio. Amico del sodalizio da lungo tempo, è stato introdotto da Stefano Covino, che con orgoglio ha ricordato come l'apprezzata penna del giornalismo sportivo nazionale, nonché autore di numerosi romanzi per ragazzi, sia venuto questa volta per presentare la sua ultima fatica.
Si tratta del libro "L'album dei sogni", uscito nel 2021 per Mondadori, che racconta l'incredibile avventura della famiglia Panini, i "Disney d'Italia", che con le figurine sono partiti da Modena per conquistare il mondo.
"Possiamo dire che questo è il mio primo libro per adulti" ha esordito con l'umiltà che lo contraddistingue Garlando, lasciando trasparire fin da subito la passione messa nelle sue opere. "Scrivere questo volume per me ha voluto dire mettere nero su bianco un vero e proprio romanzo popolare italiano. Innanzitutto, una storia famigliare che già da sola è pazzesca. C'è poi il piano industriale: abbiamo narrato il miracolo di un gruppo di persone che hanno inventato un prodotto che prima non c'era, o almeno non così, iniziando a far sognare il mondo intero. In terzo luogo, è stato bello descrivere un pezzo di storia italiana, partendo dalla Grande Guerra e arrivando a ridosso degli anni Novanta passando per Gabriele D'Annunzio, Sandro Pertini, il boom economico, gli anni di piombo" ha spiegato.
Garlando, che fin da subito è stato stuzzicato dall'idea di dare luce alla storia di Panini, è partito dalle origini. Il capostipite è infatti Antonio Panini, giovane soldato classe 1897 inviato sul Carso che tornato dalla guerra si innamora di Olga, nata nel 1900. Dall'amore dei due, che ben presto si sposano, nascono otto figli, che restano però orfani di padre in quanto Antonio muore molto giovane, nel 1941. Focalizzandosi sull'importanza della figura femminile in questo racconto, voluta anche per la copertina del libro, il giornalista ha usato parole quasi d'affetto per Olga, la mamma di coloro che saranno le menti dietro la collezione delle figurine Panini, definita la "coccoina" della famiglia, una colla che tiene insieme fratelli e sorelle, generazioni diverse, vecchi e giovani. "L'occasione per i Panini si presenta nel 1945, quando ad una delle quattro figlie femmine viene proposto di ritirare un'edicola in pieno centro storico a Modena, accanto al duomo, e i Panini accettano, pagando le 3.000 lire richieste dal venditore" ha spiegato Garlando. Sono i quattro fratelli a gestire l'attività, coltivando insieme passo dopo passo un'idea più forte di ogni difficoltà. È nel 1958 che Giuseppe, il fratello maggiore, compra un lotto di figurine, avendo la prima grande intuizione che farà fiorire un vero e proprio impero. "Se Giuseppe, tra gli elementi, è l'acqua, Umberto è invece la terra, il meccanico, la concretezza, creando dal nulla con le sue mani" prosegue Garlando, spiegando che sarà lui che in soli sei mesi metterà a punto la "Fifimatic", la macchina che imbusta le figurine.
C'è poi Franco Cosimo, il più piccolo, che l'autore del libro immagina come l'aria, colui che studia e si innamora dei libri e del sapere. "A chiudere il quadro dei fratelli Panini c'è poi Benito, la figura che ho amato di più nel libro, il membro della famiglia con meno talento, un ragazzo chiuso ed introverso, che tuttavia è stato in grado di essere fuoco e di accendere l'idea". Partiti dal basso, i fratelli Panini sono riusciti in pochi mesi a mettere su una produzione propria di figurine, dando lavoro anche ai modenesi - a cui portavano le immagini da imbustare. Con i campionati mondiali di calcio del 1970 arrivano anche i primi album venduti all'estero con le didascalie in sei lingue, ed è proprio in questi anni che arriva una seconda intuizione, quella di allontanarsi dal mondo dello sport per abbracciare un nuovo filone, dedicandosi anche agli sceneggiati televisivi. "L'avventura dei Panini è terminata nel 1988, quando si iniziava a parlare della quotazione in borsa dell'azienda. In quell'anno, però, i fratelli decidono di cederla al gruppo inglese Maxwell" ha concluso Garlando. Riservati, modesti e umili fino alla fine, i fratelli Panini non hanno mai amato ostentare ricchezza, anzi hanno da sempre sentito un grande bisogno di restituire quanto ricevuto dalla vita, cercando di rendere Modena una città moderna, viva, aperta al cambiamento e ai giovani, riempiendo di orgoglio i modenesi e gli italiani in generale.
La serata è proseguita con alcune domande poste dai presenti, a cui Garlando ha risposto con garbo e passione. L'autore ha concluso dicendo che ovviamente l'augurio è quello che il passaparola porti lontano il libro, che sta ricevendo grandi consensi e che ogni settimana vende un po' di più. "Nonostante non sia partito a razzo, spero che abbia lunga vita perchè è una storia bella di una famiglia italiana che ci deve rendere orgogliosi".
Anche questa serata di La Semina si è dunque rivelata un successo, nonché una bella occasione per assistere alla presentazione di un romanzo fresco e appassionante. Per saperne di più sul libro di Luigi Garlando, CLICCA QUI.
G.Co.