Sull'elezione del presidente della Repubblica

In questi ultimi giorni noti personalità pubbliche vorrebbero un nuovo Pertini. Ricordo quando il segretario socialista Bettino Craxi propose ufficialmente il nome di Sandro Pertini la DC senza dare una spiegazione, chiese di indicare un altro nome della maggioranza. I Repubblicani candidarono Ugo La Malfa visto il mancato successo Craxi è tornato a proporre altri due nomi socialisti Antonio Giolitti e Giuliano Vassalli. Dopo innumerevole scrutini andati a vuoto, la maggioranza dei parlamentari chiese che si astenevano o votano scheda bianca, la pressione dell'opinione pubblica spinge il segretario della DC, Benigno Zaccagnini Ad accettare la candidatura di Pertini.

Su tale nome si accodano anche gli altri partiti (PCI-PSDI-PRI e PLI). Pertini fu eletto con 832, la più larga maggioranza della storia. È stato il presidente più amato degli italiani e quando giurò fedeltà alla repubblica davanti ai rappresentanti del popolo italiano in parlamento disse; io da questo giorno cesserò di essere uomo di partito ma sarò il presidente di tutti gli italiani e consegnò al segretario la tessera del partito Socialista. Fatto questa breve memoria del passato. Da fedele socialista e libero di ogni pregiudizio, non m'interessa la vita trascorsa di ogni essere umano giusta sbagliata che sia. M'interessa il presente e il futuro dei popoli che tutti possono vivere in sicurezza sia economica sia sociale avendo pari diritti come dettato nella nostra costituzione. Purtroppo allo stato in questa classe politica non vedo uomini politiche di esperienza capacita di assolvere tale ruolo. Mi affido al buon senso di coloro che anno intuito ed esperienza e capaci di attuare un progetto d'inversione di tendenza e riportare l'Italia ai massimi livelli internazionali come lo era nel passato con la presidenza Pertini. Questo secondo il mio pensiero personale vissuto nell'ultimo conflitto mondiale e conoscendo bene il disaggio sociale ora e quello che stiamo vivendo oggi, mi porta a dire che anche Pertini se fosse in vita e vedendo L'Italia in pieno disagio sia politico sia sociale, direbbe ai capi dei partiti e ai parlamentari, per il bene degli italiani riflettete e mettete da parte pregiudizi e rancori e date credito a Berlusconi di avviare un processo di ripresa. Al fine di riportare la nazione al prestigio internazionale che godeva negli anni della prima Repubblica.

Antonino Gasparo Presidente della UILS
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.