Lomagna: diffida e rischio di carte bollate per il noto affidamento del centro sportivo

La vicenda del centro sportivo di Lomagna si arricchisce di un nuovo capitolo. La società Top Sporting Club di Osnago - l'unica altra concorrente all'avviso pubblico per l'aggiudicazione della gestione degli spazi di via Carducci - ha diffidato formalmente il Comune di Lomagna, con la richiesta di risolvere il rapporto in essere con la Sport City SSD, che ha ricevuto l'affidamento quando ancora non era stata fondata come capocordata di quella che sarebbe diventata una ATI (Associazione Temporanea di Imprese). Sport City che attualmente è impegnata con i lavori di manutenzione straordinari, necessari per la tanto attesa riapertura del centro, che continua a slittare in avanti. L'ultima data fornita in Consulta Sport - metà gennaio - si può dire ormai superata.

Non è nota la linea di azione dello Studio Di Tolle & Associati, a cui si è affidato la Top Sporting Club. Da quanto ci è dato sapere, la società sportiva avrebbe fatto richiesta e ottenuto l'accesso agli atti per vederci chiaro e nella lettera ricevuta dall'amministrazione comunale il 24 dicembre scorso avrebbe ripercorso la cronistoria in merito all'affidamento pluriennale in questione. L'aggiudicazione risale al 19 novembre 2020 e i margini temporali per un eventuale ricorso al TAR su quell'iter travagliato e "zoppicante" [clicca QUI] sono ampiamente scaduti da un pezzo. Possiamo ipotizzare che a motivare la diffida ci siano anche fatti più recenti.

 

L'amministrazione comunale ha ribadito in più occasioni che il cronoprogramma (secondo cui la prima parte di lavori avrebbe dovuto finire entro metà settembre scorso) contenuto tra gli allegati del progetto di riqualificazione non sia vincolante. Eppure la convenzione firmata tra le parti lo dice testualmente. Convenzione che può essere revocata qualora il concessionario si renda responsabile di gravi violazioni degli obblighi contenuti nella convenzione stessa o "quando vi sia anche una singola inadempienza che comporti disfunzioni particolarmente gravi".

 

Di certo la Top Sporting Club non deve aver gradito che nella tensostruttura da ultimare abbiano trovato spazio tre campi da padel, che annullano la possibilità di polivalenza. Sappiamo che in fase di gara per l'affidamento la società sportiva osnaghese aveva chiesto espressamente al Comune se fosse possibile realizzare dei campi da padel all'interno della tensostruttura. Il Comune, a procedura in atto, aveva risposto che sarebbe potuto avvenire purché fossero garantiti lì dentro il tennis e il calcetto, concetto ribadito in risposta a più richieste di chiarimento similari [clicca QUI]. Limitazione che nei fatti è venuta meno.

 

La Top Sporting Club non è una nuova conoscenza per gli Uffici di Lomagna (e Osnago, data la gestione dei servizi tra i due Comuni). Nel 2018 ha infatti vinto la gara per gestire il centro sportivo di Osnago per 15 anni e nel giro di pochi mesi ha messo in piedi un campo di padel e rimesso a nuovo quelli da tennis e da calcetto. Inoltre nel 2019 ha avuto per poche settimane la gestione temporanea proprio del centro sportivo di Lomagna a seguito di regolare gara svolta dallo stesso Comune, che poco dopo ha preferito sciogliere la convenzione in autotutela, rendendosi conto a scoppio ritardo che non vi fossero le condizioni tecniche e di sicurezza per tenere aperto l'impianto. Si è proceduto quindi con un nuovo avviso pubblico, questa volta per una gestione pluriennale. Top Sporting Club aveva partecipato nuovamente ma è stata esclusa "per carenze documentali" riguardanti la fidejussione.

 

Alla recente mossa della società sportiva, il Comune ha risposto nominando un legale, l'avvocato Mario Perugini che già si era occupato delle vicende del centro. Un'assistenza che costa al Comune 1.395 euro, per avviare una procedura stragiudiziale, ma anche per verificare le condizioni per un'eventuale azione legale. All'amministrazione non devono essere piaciuti i contenuti e i toni della diffida. La determina per l'incarico legale dice espressamente che la nota: "include gravissime accuse verso l'Amministrazione comunale di avere posto in essere comportamenti illegittimi e inopportuni e tali da pregiudicare l'interesse pubblico e ledere il prestigio e l'autorevolezza dell'Amministrazione comunale".

Marco Pessina
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