Paderno: rapinata una donna sola in casa. I banditi aprono la cassaforte col flessibile. Le urla della vittima dalla finestra

Sono stati attimi di puro terrore quelli vissuti da una donna nella prima serata di giovedì 13 gennaio a Paderno d'Adda. “Ostaggio” di due malviventi si è vista costretta ad aprire una cassaforte e poi, chiusa in un locale, ha spalancato le finestre e ha iniziato a richiamare l'attenzione dei vicini urlando a gran voce e chiedendo aiuto.

L'auto dei cc in via primo maggio


Ancora sommaria la ricostruzione dell'accaduto che, però, ha fatto scendere in strada diverse persone allarmate per le grida e testimoni indiretti del primo racconto fornito dalla vittima.

“Non si è trattato di un semplice furto” il commento, l'unico, dei famigliari ancora scossi per quanto subito.


Teatro dell'accaduto via primo maggio, una laterale residenziale di via Ugo Festini.

Appostati in strada, secondo le prime indiscrezioni, tutte ancora da confermare nella ricostruzione ufficiale dei carabinieri, due uomini hanno atteso che la settantenne si trovasse in casa da sola. Mentre stava rientrando sarebbe stata avvicinata dagli sconosciuti che le avrebbero intimato di eseguire gli ordini, senza opporre resistenza. Comprensibilmente spaventata la donna avrebbe aperto una cassaforte e, forse non in possesso dei codici, avrebbe assistito mentre i due con il flessibile tagliavano le lamiere di un altro forziere. All'interno alcuni monili ma nulla di particolarmente prezioso.


Terminata la razzia e per guadagnare tempo i due balordi che non erano armati o quantomeno alla donna non hanno mostrato alcun oggetto atto a ferire, l'hanno spinta in un locale, chiudendola dentro e poi fuggendo velocemente.


La vittima nel frattempo ha aperto la finestra e ha urlato attirando l'attenzione dei residenti del quartiere che si trovavano a tavola per cena. In diversi sono scesi in strada per capire costa stesse accadendo e hanno raggiunto la villetta della donna per prestarle aiuto.


Sul posto sono giunti i militari della compagnia di Merate che hanno raccolto la testimonianza della vittima e il maggior numero di particolari utili alle indagini.
S.V.
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