Scuola consortile Cernusco: orario ridotto e il sindaco Toto sul bus come sorvegliante

Il sindaco Gennaro Toto
In questi primi giorni dalla ripresa scolastica è saltato il pomeriggio in tutti i plessi dell'Istituto comprensivo di Cernusco Lombardone (tranne all'infanzia di Montevecchia, che ha ripreso regolarmente dal 12 gennaio, mentre ha avuto una riduzione di orari come dalle altre parti i primi due giorni). Per il resto l'orario è stato limitato alla mattinata, con il servizio mensa che è stato interrotto soltanto per le classi a tempo prolungato (36 ore) della scuola secondaria di primo grado. Questa condizione varrà sicuramente fino alla fine di questa settimana. La dirigenza fornirà aggiornamenti alle famiglie appena possibile.

 

A seguito di queste rimodulazioni il trasporto scolastico si è adeguato all'uscita anticipata. L'autobus per Osnago viene messo a disposizione già abitualmente solo per il tragitto per o dalle scuole medie (per le elementari c'è il piedibus). Dunque nessun problema di accavallamento dell'orario. Lomagna da sempre garantisce il servizio per entrambi i cicli di studio e utilizza dei veicoli distinti per le tratte delle elementari e delle medie. Per due giorni è stato però necessario introdurre un pulmino in più.

 

La problematica si è posta in particolare per Cernusco Lombardone (e in parte per Montevecchia che si accoda a Cernusco sfruttando lo stesso mezzo). L'amministrazione cernuschese si è accordata con la ditta appaltatrice Marasco, che ha messo a disposizione gratuitamente un autobus in più. Per garantire comunque il controllo degli studenti della scuola media durante i viaggi sul pulmino, l'eccezionale e temporanea intesa tra l'Ente locale e l'azienda trasportatrice prevede che sia il sindaco in persona Gennaro Toto o un suo delegato dell'amministrazione comunale ad occuparsi della sorveglianza. In questi giorni infatti è stato proprio il primo cittadino ad accompagnare al ritorno le giovani leve della scuola fino all'ultima fermata per Cernusco. Lo stesso mezzo, come detto, viene utilizzato dagli alunni coetanei di Montevecchia.

 

Sono giornate impegnative e faticose per la dirigenza dell'Istituto comprensivo di Cernusco Lombardone. L'IC "A. Bonfanti e A. Valagussa" è quotidianamente alle prese con il tracciamento dei casi positivi al Covid, in un contesto epidemiologico in continua evoluzione a causa della variante Omicron decisamente più trasmissibile, per quanto poi la sintomatologia risulti essere più lieve del passato. E dunque stabilire di volta in volta se le classi debbano finire in DAD o se basta una più moderata sorveglianza attiva (con test molecolari o antigenici). La normativa è piuttosto complessa e varia in base al grado d'istruzione.

 

A mettere ulteriormente sotto stress - rasente al tilt - la struttura scolastica è poi la carenza di personale sia docente che ATA, al rientro dalle feste, ovvero questo lunedì 10 gennaio, che ha costretto a ridurre l'orario. Assenti all'appello oltre 30 insegnanti tra le sei scuole del Comprensivo (l'infanzia di Montevecchia, le elementari di Cernusco, Lomagna, Montevecchia e Osnago, le medie "consortili" di Moscoro). Restano a casa perché positivi al virus o recentemente a contatto con un soggetto positivo, ma anche per "legittimi motivi", ci dice la dirigente scolastica Francesca Anna Maria Alesci, che non si sente di andare oltre con i dettagli e non vuole sentire domande più specifiche sulle vaccinazioni dei dipendenti.

 

Certo è che questa ondata di assenteismo, pur giustificato, è del tutto anomala ed inedita nella storia dell'Istituto comprensivo. L'obbligo vaccinale per la popolazione scolastica adulta vige dal 15 dicembre scorso, dunque precedentemente alla misura più generale per i lavoratori Over 50, ma venivano previsti 15 giorni di tempo per poter prenotare la data di somministrazione del vaccino. Gli effetti della norma si sono potuti palesare dunque solo dopo le vacanze a cavallo tra il 2021 e il 2022. Non si può escludere dunque come si mormora tra i corridoi dei Municipi - anche se non confermato dalla dirigenza - che ci siano dei No vax nelle scuole che preferiscano la sospensione del servizio senza alcun compenso. Intanto l'Istituto si è mosso andando alla ricerca disperata di supplenti e c'è fiducia che la situazione si possa raddrizzare già dall'inizio della prossima settimana.

Marco Pessina
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