Lomagna: rampe per disabili e un nuovo ascensore per la biblioteca, con 380 mila €


Era stato anticipato in Consiglio comunale il 21 dicembre scorso con l'approvazione del Programma triennale delle opere pubbliche e ora ha una sua forma progettuale definitiva. La Giunta di Lomagna ha in mente un corposo intervento di riqualificazione dello stabile pubblico di via Roma, che ospita la biblioteca e l'auditorium, dal valore stimato di 380 mila euro. Questa manutenzione straordinaria non compariva precedentemente allo scorso dicembre nei documenti programmatori dell'Ente, sebbene l'idea era inserita nelle Linee di mandato dell'amministrazione (insieme a quella di dotare lo stabile del Wi-fi, che invece non compare in questo progetto). Il Comune, per rendere possibile la concretizzazione dell'intervento, punta ad accaparrarsi 304 mila euro di fondi regionali partecipando al bando "Cultura". I restanti 76 mila euro saranno ricercati tra le risorse proprie dell'Ente locale.

La rilevanza dell'opera sta nell'obiettivo di abbattere le barriere architettoniche per accedere e servirsi dell'edificio. Allo stato attuale un disabile sulla sedia a rotelle per entrare non può passare dall'ingresso principale, ma è costretto ad andare sul retro. Una soluzione "per necessità" che appare tuttavia poco dignitosa della persona e perciò discriminatoria. Il nuovo progetto supera questa condizione e propone un doppio scivolo simmetrico in cubetti di porfido del Trentino lungo la pista ciclopedonale presente in via Roma per ovviare al dislivello. Come alternativa ci saranno anche dei gradini in granito di Montorfano. Il cancello che dà accesso al cortile sarà alla fine innalzato. Dalla documentazione sembra che non verrebbe toccato il muretto di recinzione. Il nuovo manufatto sarebbe quindi all'esterno del profilo che delimita la cancellata rispetto alla strada.

 

Per partecipare al bando regionale era necessario essere in possesso di un progetto definitivo, quindi per il momento nulla da dire. Si auspica tuttavia che in fase di progettazione esecutiva si eviti di "interrompere" una pista ciclopedonale per far luogo a una rampa che, impropriamente, potrebbe essere confusa dai ragazzini in sella a mountain bike o bmx come parte di un circuito per acrobazie. Non si può non ipotizzare che molti pedoni potrebbero altresì percepire il manufatto come un ostacolo, aggirandolo e andando ad occupare la carreggiata dove passano le macchine. Come non pensare poi ad un automobilista distratto che, complice magari la visibilità ridotta per pioggia o nebbia, finisca per sbattere sull'apparato di gradini e rampa esterna. Un calcolo del rischio che non interesserà (e non compete) alla Soprintendenza che pare sia favorevole al progetto, ma che l'amministrazione dovrebbe porre in capo alle proprie analisi, per la sicurezza di pedoni, ciclisti e automobili.

La riconfigurazione dell'ingresso riguarda anche la parte del giardino. La scala composta attualmente da cinque gradini avrà due ali - dunque sia a sinistra che a destra - di rampe simmetriche, ciascuna delle quali si sviluppa ad "U". Un percorso che il progettista, l'ingegner Marco Cristiano Valsecchi della Società Sastec Progetti Srl, definisce "monumentale".



 

La proposta progettuale per l'ascensore
L'adeguamento interessa poi il monta-persone interno per salire e scendere dal primo piano. L'attuale micro-ascensore viene considerato inadeguato in quanto non permette un uso indipendente da parte dalle persone con ridotta capacità motoria, sensoriale o visiva. La struttura oggi presente sarà rimossa e sostituita con una più moderna e di dimensioni adeguate. L'attenzione a creare degli spazi adatti ai disabili riguarderà infine i servizi igienici, sia del piano terra sia del primo piano. I bagni saranno completamente rinnovati, con il rifacimento completo degli impianti idrico, meccanico ed elettrico.

Il progetto si completa con la sostituzione di tutti gli infissi e delle porte interne. Inoltre, la delibera di Giunta spiega che, rispetto al progetto di fattibilità (che indicava un costo complessivo di 335 mila euro), è stato deciso di aggiungere l'adeguamento della pavimentazione di entrambi i piani dell'edificio e di installare l'illuminazione a led nell'ottica di un efficientamento energetico (corpi illuminanti con sensore di presenza per ridurre gli sprechi).

Il pavimento a piano terreno non rispetta i requisiti legati alla normativa antiscivolamento. Il progetto prevede dunque la posa, sopra il pavimento esistente, di una pavimentazione in gomma, in linea con l'uso degli spazi e tale da evidenziare le aree destinate alla deambulazione. Verrà riproposta una cornice lungo i muri di una tonalità differente rispetto alle altre aree, che ricorda il pavimento a dama riscontrabile nelle foto d'epoca. La relazione tecnica del progetto definitivo non dice nulla tuttavia sui lavori per la pavimentazione al primo piano.



Foto storiche degli anni Trenta del Novecento

L'edificio risale a poco dopo l'Unità d'Italia. È stato costruito tra il 1877 e il 1878. È perciò sottoposto a tutela e la progettazione è vincolata alla Soprintendenza. Il fabbricato è nato per essere destinato a Municipio e scuole elementari. L'immobile assolse alla funzione scolastica per oltre un secolo, fino alla realizzazione dell'attuale plesso sul finire degli anni Sessanta. Molti sono stati gli interventi - strutturali e non - che sono stati svolti in questi decenni. Un primo progetto ricorse nel 1929 per l'ampliamento degli spazi scolastici. Nell'edificio trovò sede l'ambulatorio medico e un'area fu destinata all'ambulanza, in un corpo aggiuntivo poi demolito con la ristrutturazione degli anni Novanta che portò anche ad eliminare degli elementi decorativi originari e la torre dell'acqua. Gli interventi manutentivi più recenti sono del triennio 2017-2019 con l'adeguamento delle uscite di sicurezza e la compartimentazione per l'impianto antincendio.

M.P.
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