Olgiate: una classe salta la mensa dopo il contatto con un positivo
Una classe seconda infatti alle ore 13:00, al termine delle lezioni, invece di essere condotta in mensa è stata lasciata in aula fino alle ore 14:20. Il fatto è stato lamentato da un genitore, il quale ha sostenuto che gli alunni non siano stati condotti in mensa poiché non tutti erano dotati di mascherina Ffp2.
In realtà, secondo la versione della scuola, le mascherine, almeno apparentemente, non sarebbero la ragione di questa decisione. La dirigenza scolastica infatti è stata informata solo in quel momento che la classe in questione era entrata in contatto con un soggetto positivo, e dovendo andare in mensa si è preferito chiamare i genitori e chiedere di portare gli alunni a casa, perchè secondo la circolare inoltrata dai Ministeri dell'Istruzione e della Salute in data 8 gennaio (sabato) è raccomandato alle scuole di tenere gli alunni delle classi in sorveglianza (quelle entrate in contatto con un soggetto positivo) ad almeno due metri gli uni agli altri mentre mangiano, cosa che per il momento nella mensa della scuola media di Olgiate non è possibile fare per una questione di spazio.
"Abbiamo appreso il contenuto della circolare solo domenica, - ha spiegato la dirigente scolastica Chiara Ferrario - e quindi non è facile adeguare gli spazi in una mattinata".
Lo stesso discorso si applica alla scuola elementare, dove però, ha spiegato l'assessore all'istruzione Paola Colombo, si è potuto trovare una soluzione diversa: "Avendo la sala civica vicina, abbiamo installato venti postazioni mensa lì".