Cernusco: il movimento L'altracittà riapre la vicenda bitumi contro la vecchia Giunta

Il movimento “L'altracittà” di Cernusco Lombardone, di cui non sono mai stati resi pubblici i nomi degli esponenti, ha diffuso un comunicato per intervenire sul tema dei bitumi. Il foglio non è quindi stato prodotto dal comitato “La Vittoria del Parco”, che aveva portato avanti le proteste contro la prima Variante al PGT di Cernusco, che ammetteva la possibilità di produrre materiali bituminosi in località Andegardo. Ad ogni modo da quanto riportato nel manifesto sembrerebbe che alcuni dei membri del movimento politico facessero parte del Comitato.
“L’altracittà” attacca l’ex gruppo di maggioranza, rimasto in carica fino alle ultime elezioni amministrative dell’ottobre 2021 e arriva a domandarsi se l’onere finanziario – attualmente quantificato in 12.402 euro – delle spese legali per consentire al Comune di difendersi al TAR non dovrebbe essere sostenuto da “chi ci ha portato in questa situazione”.
In particolare il movimento, alla luce del contenuto del ricorso al TAR che appare abbia consultato, contesta le parole scritte su un volantino nel maggio/giugno 2020 dall’allora gruppo di maggioranza “Insieme per Cernusco”. Su quel manifesto IpC sosteneva che non esistesse alcun progetto da fermare: “Il Comune di Cernusco Lombardone non ha ricevuto alcuna richiesta di autorizzazione per insediare una produzione di calcestruzzi e conglomerati bituminosi” [clicca QUI].



Dal ricorso al TAR si evince che già nel 2017 la ditta Valagussa avesse presentato una proposta di Piano Attuativo per costruire un impianto produttivo di bitumi. Da qui il presunto “inganno” denunciato dal sedicente movimento politico.
A onor del vero, bisogna dire che quella che IpC aveva ribattezzato come “Operazione Verità”, poteva sì essere esposta a delle critiche (che anche noi di MOL avevamo evidenziato), ma il frangente contestato ora da “L’altracittà” era in risposta a un volantino del Comitato nel quale si faceva intendere che l’amministrazione avesse approvato un progetto per la produzione di bitumi. Erroneamente il comitato scriveva che il Consiglio comunale avesse “approvato la richiesta per la produzione di calcestruzzi e conglomerati bituminosi” [clicca QUI], confondendo la pur criticabile Variante al PGT con un progetto fatto e finito.
Va inoltre aggiunto che non si scopre ora della proposta di Piano Attuativo presentata dalla ditta. L’ex sindaca Giovanna De Capitani aveva anche pubblicamente ammesso questa circostanza, rimarcando tuttavia il mancato esito istruttorio della pratica edilizia. D’altro canto la versione della ditta Valagussa nel ricorso al TAR è tesa a rafforzare l’idea di una reale intenzione del privato a realizzare l’impianto produttivo, portando come esempio una serie di incontri e di scambi di documentazione tra l’Ente locale e la società.
BITUMI E BUGIE A CERNUSCO LOMBARDONE

Verità nascoste e negate dalla Giunta dell’ex sindaco Giovanna De Capitani sono venute a galla e ora le portiamo a conoscenza dei cittadini che sono stati, all’epoca dei fatti, ingannati.
Le prove sono contenute nel ricorso presentato nel mese di novembre scorso dal gruppo industriale Valagussa di Merate, contro il Comune di Cernusco Lombardone, sull’insediamento di un sito produttivo di bitumi a caldo nel territorio al confine con Merate e Osnago, concesso dall’ex Amministrazione comunale il 14 maggio 2020 e poi impedito, solo due mesi dopo, il 23 luglio.
Una vicenda che ci ha visti in parte protagonisti come Comitato “La Vittoria del Parco” insieme al Comitato NO Bitumi di Brugarolo: con le osservazioni contrarie presentate sulla variante AT2 al PGT che permetteva l’insediamento di una fabbrica di lavorazione di bitumi a caldo in zona Andegardo; con l’informazione puntuale data ai cittadini su quanto deciso dall’Amministrazione; con il coinvolgimento e l’allargamento della protesta ai Comuni vicini e con il riuscito flash mob del 23 luglio 2020 davanti il municipio di Cernusco, che portò l’Amministrazione a fare retromarcia e alla decisione di non permettere la realizzazione dell’impianto di bitumi.
Qualche giorno dopo che il volantino “Attenzione!” del nostro Comitato “La Vittoria del Parco” diffondeva la notizia e denunciava quanto stava per accadere, la Giunta De Capitani indirizzava ai cittadini di Cernusco il comunicato sotto-riportato, attraverso il quale faremo parlare i fatti, come sono stati raccontati e come invece si sono realmente svolti:
titolo: OPERAZIONE VERITA’ (distribuito alle famiglie di Cernusco nel maggio 2020 dalla Lista civica Insieme per Cernusco - Gruppo di maggioranza del Comune di Cernusco Lombardone)
“Nei giorni scorsi è stato distribuito un comunicato (del Comitato la Vittoria del Parco) dai toni allarmistici che ha diffuso diverse disinformazioni: tale documento vi avrà sicuramente preoccupato e vi sarete chiesti a quali rischi ambientali potrebbe essere esposto il nostro paese. Le informazioni diffuse sono in realtà false e infondate, ecco perché:”
“Non esiste alcun progetto da fermare: il Comune di Cernusco Lombardone non ha ricevuto alcuna richiesta di autorizzazione per insediare una attività di produzione di “calcestruzzi e conglomerati bituminosi”, né quindi l’ha tantomeno approvata.”
Invece 15 marzo 2017 = La ditta Valagussa Cave presenta in Comune proposta di piano attuativo per l’insediamento produttivo di un impianto per la produzione di conglomerati bituminosi
Invece 5 aprile 2017 Il Comune chiede al gruppo Valagussa di indicare nel dettaglio il programma d’iniziativa nel triennio 2018/2020 e la progressione temporale degli interventi e chiede la relazione sull’impatto ambientale con riferimento alle emissioni in atmosfera.
Continua il comunicato dell’ex Amministrazione nel suo volantino – “Il 14 maggio scorso (2020) Il Consiglio comunale, con i voti della maggioranza consiliare di “Insieme per Cernusco”, ha solo approvato la Variante al Piano di Governo del Territorio (PGT); … che, tra le altre cose, prevede un intervento di risanamento ambientale dell’ex cava dell’Andegardo”
Invece 9 luglio 2019 L’Azienda Territoriale sanitaria ATS Brianza prescrive di non consentire l’effettuazione a caldo di bitumi.
Invece 27 novembre 2019 Approvazione variante 1/2019. L’assessore all’ urbanistica Mario Oldani dà conferma di un’area di trasformazione AT2 per l’installazione di impianti per la produzione e lavorazione di conglomerati bituminosi U30.1.2. Il Comune non accoglie le prescrizioni di ATS Brianza
Continua il volantino dell’ex Amministrazione – “La variante urbanistica non è stata nemmeno soggetta alla VAS (Valutazione Ambientale Strategica), visto il poco impatto attualmente previsto. L’Amministrazione comunale è perfettamente a conoscenza dei pareri espressi dagli Enti sanitari ed ambientali su quest’area. La salute dei cittadini è il primo interesse dell’Amministrazione comunale di Cernusco Lombardone che nel contempo guarda anche ad uno sviluppo armonico del territorio e alle esigenze delle attività industriali, importante soprattutto in questo momento economico difficile conseguente alla nota pandemia. Con questi obiettivi è stata recentemente approvata la variante di PGT.”
Invece 14 febbraio 2020 ATS prescrive per la seconda volta di non consentire l’effettuazione a caldo di bitumi
Invece - 14 maggio 2020 La maggioranza respinge tutte le osservazioni contrarie all’insediamento di una produzioni di bitumi a caldo e vota la variante AT2 che lo consente.
Nonostante in data 23 luglio 2020, la Giunta De Capitani abbia fatto retromarcia, promettendo ai cittadini di mettere in pratica in tempi brevi il proposito di impedire l’insediamento della fabbrica di bitumi, per oltre un anno procrastinerà l’intervento, chiedendo un terzo parere all’ATS (che si rivelerà ancora una volta negativo), nella speranza, noi pensiamo, che con le elezioni dell’ ottobre 2021, una lista “amica” facesse un’altra inversione di marcia. con la scusa di un’azione legale difficile e dagli incerti esiti processuali.
Le cose non sono andate come gli ex amministratori pensavano e l’attuale Giunta, che non vuole una fabbrica nociva in paese darà seguito al ricorso, opponendosi al gruppo Valagussa Cave, e questo comporterà delle spese che pagheremo noi cittadini.
E se chiedessimo a chi ci ha portato in questa situazione di assumersi l’onere finanziario dell’azione legale?

L'altracittà - Cernusco Lombardone
Lo spazio resta a disposizione per eventuali repliche o precisazioni
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.