Comodamente sedute/27: accumulare o buttare? Scegliere le cose che fanno felici
Giovanna Fumagalli Biollo
Ora, sono sicura che in questo momento ciascuna di voi si stia domandando a quale delle due categorie appartiene, ma non preoccupatevi, perché secondo me esiste anche una sana via di mezzo, in cui certamente molte di noi si riconoscono.
Io sono cresciuta con una mamma che spesso e volentieri buttava qualunque cosa le capitasse a tiro perché la riteneva inutile e quindi vi lascio immaginare la mia reazione quando magari le domandavo dove fosse finito quel libro, quel maglione, quel ricordo e mi sentivo rispondere che “era convinta che non mi servisse più”.
“Quando avrò una casa mia non butterò mai via niente” mi ripromettevo.
Poi ho conosciuto mia suocera che invece conservava tutto, ma veramente tutto, perché la sua filosofia era: “Può sempre tornare utile”.
E quando entravo in quella casa straripante di cose inutili allora mi dicevo: “A casa mia non accumulerò mai niente”.
E così navigando tra questi due modi di vivere così estremamente lontani tra di loro, per fortuna ho trovato un equilibrio.
Tuttavia vi confesso che quando decido sia giunto il momento di fare pulizia, torno a essere un po’ come la mia mamma, anche se mi fermo un passo prima e quindi compio due azioni importanti:
1) Se non mi appartiene ciò che voglio eliminare, domando il permesso al proprietario
2) Mi domando se ciò che vorrei buttare possa essere utile come oggetto di riciclo.
L’altro giorno ad esempio ho scovato un cassetto pieno zeppo di custodie di cd e quando ho capito che non sarebbero più state utili a nessuno, mi è venuta un’idea che ho realizzato con l’aiuto della mia preziosissima terzogenita e che naturalmente vi condivido.
Abbiamo preso 5 custodie e le abbiamo incollate tra di loro. Potete usare la colla a caldo se l’avete, oppure anche colla vinilica (o qualunque altra colla liquida ad alta resistenza) o ancora come ho fatto io, del biadesivo. Assicuratevi che la parte che accoglieva il cd sia posizionata all’esterno perché è lì che andrete a infilare ciò che preferite, anche se vi consiglio di farlo prima di assemblare i pezzi. Otterrete un bellissimo cubo dentro al quale potrete mettere ciò che più vi piace.
Comunque mentre mi cimentavo nella realizzazione di questo lavoretto ho pensato un po’a cosa si prova quando si decide di buttare qualcosa.
Un senso di liberazione o un senso di colpa?
Perché a volte fatichiamo così tanto a liberarci di qualcosa pur sapendo che non servirà più a nulla?
Non buttiamo ricordi perché hanno un valore affettivo, non buttiamo abiti perché potrebbero tornare di moda, non buttiamo oggetti perché vogliamo lasciarli in eredità.
Eppure farlo a volte è davvero liberatorio, perché crea spazio non solo nei cassetti e negli armadi, ma anche dentro la nostra mente e il nostro cuore, predisponendoci ad accogliere nuovi pensieri.
Come suggerisce Marie Kondo nel suo bellissimo libro “Il magico potere del riordino”: “Scegliete le cose che vi rendono felici e
fate tesoro di ciò che è davvero prezioso nella vostra esistenza”.
fate tesoro di ciò che è davvero prezioso nella vostra esistenza”.
Perciò, prendete in mano ciò che non serve più, guardatelo con attenzione amorevole, ringraziatelo per essere stato con voi e se non vi emoziona, buttate, regalate, rimettete in circolo.
Fare pulizia richiede molto coraggio, ma promette anche grandi soddisfazioni.E voi? Come ve la cavate quando decidete di mettere ordine nei vostri armadi?
Vi auguro di trascorrere una buona domenica magari riordinando un po’e se volete passare per un saluto nel mio blog www.comodamentesedute.com come sempre vi aspetto con piacere.
Rubrica a cura di Giovanna Fumagalli Biollo