Merate: apre la mostra ''Arte al tempo del virus'' da un'idea di Elisabetta Parente

A Merate, nell'accogliente cornice di Villa Confalonieri, il 15 gennaio 2022 verrà inaugurata la mostra "Arte al tempo del virus. Espressioni di libertà creativa".
Nata da un progetto della storica dell'arte Elisabetta Parente che, nel marzo 2020, fece circolare fra gli artisti l'invito a raccontare cosa stesse succedendo nel mondo con il diffondersi del Covid-19, la mostra propone un originale percorso che, attraverso la molteplicità dei linguaggi espressivi - pittura, scultura, testi narrativi, fotografia, videoart, installazioni polimateriche, libri d'artista - stimola lo spettatore a riflettere sulla vivificante azione dell'arte, in quanto strumento capace di addentrarsi nelle problematiche del presente e di elaborare possibili e positivi scenari futuri.

Le quaranta opere, suggestivamente esposte negli ambienti di entrambi i piani della villa, sono state realizzate da artisti attivi, a vario livello, in tutto il territorio italiano: Alessandra Angelini con Isabella Sandon Tenca, Rosa Banzi, Lidia Beccalli, Gabriella Benedini, Nicola Bertoglio, Alice Bontempi, Patrizio Brambilla, Anne de Carbuccia, Alba Folcio, Paola Formica, Renato Galbusera, Anna Garau, Paola Grott, Maria Jannelli, Teresa Maresca, Raffaella Perdicchia, Silvia Pisani, Paolo Rossetto, Roberta Rossi, Paola Songia, Claudio Zanini.
Il progetto è stato presentato in Palazzo Reale a Milano nel novembre 2021, nell'ambito della manifestazione internazionale di BookCity Milano 2021.

La mostra, curata dalla Dott.ssa Elisabetta Parente è promossa e sostenuta dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Merate, in collaborazione con l'associazione ProLoco Merate e l'associazione Fotolibera.

Alla mostra, che sarà inaugurata sabato 15 gennaio alle ore 15.00, saranno collegati i seguenti eventi:
- "L'atelier dell'artista, prima e dopo il Coronavirus": conferenza di Elisabetta Parente e dibattito con gli artisti (domenica 23 gennaio 2022 alle ore 16, auditorium "G. Spezzaferri")
- visite didattiche alla mostra riservate alle scolaresche (venerdì 28 gennaio e martedì 1 febbraio 2022, su prenotazione)

L'ingresso è gratuito e la mostra sarà visitabile il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19, fino a domenica 6 febbraio.
Con DECRETO-LEGGE del 24 dicembre 2021, n. 221, "Proroga dello stato di emergenza nazionale e ulteriori misure per il contenimento della diffusione dell'epidemia da COVID-19, l'accesso, sarà consentito:
- ai possessori di green pass rafforzato
- ai minori di anni 12
- agli esenti con certificazione
Sarà obbligatorio l'uso di mascherina FPP2

 

 Marzo 2020

“L’arte non è il bello, ma vedere le cose in maniera diversa”
Virginia Woolf

Carissime amiche e carissimi amici,
per contrastare questo momento che ci obbliga a limitatissimi orizzonti esterni, sto cercando di immaginare e progettare scenari futuri che siano di stimolo alla mia e all’altrui creatività.
E’ mia intenzione realizzare, quando questo periodo sarà superato, una serie di eventi che possano dar voce, attraverso i molteplici linguaggi dell’arte, a quanto stiamo vedendo, provando, scoprendo.
Da qui la mia richiesta/proposta: prendete in mano i vostri strumenti del mestiere e raccontate, raccontate a piene mani.
Nessun linguaggio espressivo è precluso: scrittura poetica e in prosa, fotografia, pittura, disegno, scultura, fumetto, musica, video.
In questa fase germinale, sarebbe prematuro e limitante dare un titolo univoco all’iniziativa, ovvero indicare un tema unico sul quale concentrare la propria creatività. Poiché sarà però mio compito, strada facendo, orchestrare i diversi contributi in modo da poter alla fine realizzare eventi omogenei, indico alcune linee guida alle quali eventualmente ispirarsi, interpretandole liberamente:
- Io resto a casa: l’ambiente domestico come luogo di scoperta e riscoperta
- La nostalgia di…
- Mai l’avrei detto, ma ho scoperto…: viaggio nel mondo dei cinque sensi
-  Siamo tutti in pericolo: il pericolo nell’era del contemporaneo
- I social al tempo del virus.

Quando saranno pronte, spedite le vostre opere al mio indirizzo e.mail. È necessario che gli elaborati siano sempre accompagnati da un testo che commenti le motivazioni della vostra produzione e delle scelte artistiche operate.

Cordialmente

Elisabetta Parente


La mostra Arte al tempo del virus. Percorsi di libertà artistica ha avuto origine della lettera che avete appena terminato di leggere.
La primavera era alle porte, ma nella tragedia di quelle prime settimane di pandemia nessuno era in grado di accoglierla, né tanto meno di festeggiarla.
Attonita e spaventata come tutti, ho cercato nell’arte, vero grimaldello di vita, uno spiraglio di luce che potesse diffondersi e concretizzarsi in uno sguardo progettuale rivolto al futuro.
A questa “chiamata alle arti” hanno risposto in tantissimi: per mesi ho raccolto la voce e le opere di artisti che, da ogni regione d’Italia, hanno raccontato cosa stava succedendo a loro stessi e nel mondo con il diffondersi del Covid-19 e l’insorgere dell’emergenza.
Ho dialogato con circa un centinaio di artisti e oggi, nella splendida cornice di Villa Confalonieri, sono presenti ventuno autori scelti a rappresentare coralmente quel nostro passato così recente e, ancora, drammaticamente presente.
Nelle loro opere fanno capolino i ricordi dell’infanzia (Market di Rosa Banzi; Brezza di vita di Raffaella Perdicchia; Sulla sponda del tempo di Paola Grott) e una traccia comune è la potenza del linguaggio cromatico.
Il nero plumbeo dialoga con la luce fino a stanarla (Lockdown di Gabriella Benedini; Keep the faith e Essere nel mondo, ma non del mondo di Silvia Pisani; Fioritura notturna di Claudio Zanini; Un’altra Madonna del parto di Patrizio Brambilla), fino a farla diventare una bianca dichiarazione d’amore (Love in the time of Corona di Anne De Carbuccia).
L’azzurro percorre strade differenti, che dalle note malinconiche dell’incertezza (Portare la corona di Paola Formica) si espandono nell’aereo e vibrante danzare di una speranza (Inaspettatamente di Alessandra Angelini e Isabella Sandon Tenca).
In quei mesi di ferrea chiusura, ancor più drammatica per chi era effettivamente rinchiuso (Tempo sospeso di Renato Galbusera), veniva naturale guardare alla natura, mettendosi in umile ascolto (Asintomatico e Covid 19 di Paolo Rossetto; Ognuno faccia la sua parte di Maria Jannelli).
Lo spazio ridotto del proprio studio era diventato luogo per rivedere i propri progetti e per mettersi in dialogo con i maestri del passato (Vincent nel mondo fluttuante di Teresa Maresca; Pieno/vuoto di Anna Garau; Il mito e il tempo di Roberta Rossi), arrivando talora a produrre, con pratica di mirabile artigianalità, opere di sorprendenti dimensioni (Farsi in sette di Alba Folcio; Abito 900 di Paolo Songia) o di sorvegliata finezza esecutiva (Nostalgia di Lidia Beccalli).
Nell’era dell’immagine non poteva mancare la multimedialità della video art, con l’opera di Nicola Bertoglio che alterna a visioni musicalmente poetiche un linguaggio spiazzante di suoni e colori acidi ed infine la produzione concettuale di Alice Bontempi, un lungo autoritratto costruito attraverso il succedersi di tanti istanti immobili.

Il mio grazie a tutti coloro che in questi mesi si sono confrontati con me su missione e possibilità dell’arte e un ringraziamento speciale ai ventuno artisti che hanno dato forma, colore e voce a questo progetto.
GRAZIE a Alessandra Angelini con Isabella Sandon Tenca, Rosa Banzi, Lidia Beccalli, Gabriella Benedini, Nicola Bertoglio, Alice Bontempi, Patrizio Brambilla, Anne de Carbuccia, Alba Folcio, Paola Formica, Renato Galbusera, Anna Garau, Paola Grott, Maria Jannelli, Teresa Maresca, Raffaella Perdicchia, Silvia Pisani, Paolo Rossetto, Roberta Rossi, Paola Songia, Claudio Zanini.

Elisabetta Parente
"Non era scontato, in un'epoca di grande crisi sanitaria, sociale ed economica, trovare l'energia per realizzare questa mostra. Quando la Dott.ssa Parente mi ha sottoposto il progetto l’ho subito sposato perché ho condiviso l’interessante scoperta di come questi artisti, durante il periodo del lockdown, hanno elaborato e a volte modificato il proprio stile per esprimere il disagio subito. La quotidianità stravolta, l’allontanamento dalle attività sociali, la casa diventata il loro atelier, hanno fatto si che le loro menti creative esplorassero e fossero stimolate da nuovi elementi.
Questo vuole essere un ulteriore regalo che l’Amministrazione Comunale offre a Merate e tutto il territorio, ricco di cultura e tradizioni, per non dimenticare ciò che ci è successo, ma che vuole incoraggiare e volgere lo sguardo verso un futuro di speranza.
Vista la valenza degli artisti intervenuti e delle loro opere, la mostra ha ricevuto il Patrocinio della Regione Lombardia, il Patrocinio della Provincia di Lecco e dell’Ente Nazionale Attività Culturali. I miei dovuti ringraziamenti vanno a Luca Codara e alla Proloco di Merate, Giusy Li Vecchi e a Fotolibera per il supporto nella realizzazione e nella gestione dell’evento.”
                                    
Albani Fiorenza
Assessore alla promozione turistica e culturale

 

 

 

 

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