Merate: sconcerto del direttore, non sapevamo nulla fino alle 11 di oggi e solo dal 23 dicembre ci avevano detto di sospendere le iscrizioni. Con Oggiono 6mila iscritti e ben 150 posti di lavoro a rischio

Alle 11 di questa mattina la doccia fredda: con una mail di poche righe il curatore fallimentare ha intimato la cessazione dell'esercizio provvisorio di tutte le attività in essere nelle 9 sedi di Gestisport: Bresso, Carugate, Gorla Minore, Merate, Oggiono, San Donato milanese, Voghera, Jerago, Lainate. I tre mesi che erano stati concessi dalla data del fallimento decretata ufficialmente il 23 di dicembre, sono stati così cancellati e dalle 13 di oggi gli impianti sono stati chiusi al pubblico. Nessuno nelle strutture era a conoscenza e nemmeno lontanamente si immaginava un crollo simile della situazione.

La palestra con le tende abbassate

"Abbiamo appreso la decisione del curatore fallimentare questa mattina alle 11" ha commentato Diego Consonni, direttore degli impianti di Merate e Oggiono. Il suo volto è un misto di amarezza, tristezza e anche un po' di rabbia per un precipitare delle cose che ora li costringe a gestire anche "l'assalto" di abbonati e corsisti alla ricerca di risposte e soprattutto garanzie che, tra l'altro, nessuno al momento può dare "Oggi eravamo pronti a riprendere regolarmente le attività, cosa che abbiamo fatto questa mattina ma che abbiamo dovuto interrompere alle 13 per ordine dell'autorità. Nessuno dei direttori prima delle 11 di oggi sapeva altro e fino al 23 dicembre non avevamo indicazioni di non prendere più abbonamenti o vendere carnet di ingresso".

La domanda che serpeggia ora regina tra l'utenza è la medesima: chi rimborserà per gli ingressi, i corsi, le attività già pagate?

"Al momento non sappiamo niente" ha proseguito Consonni "nè durante il periodo del concordato né in questi ultimi mesi ci è stato detto si sospendere le vendite e noi abbiamo proseguito con l'attività ordinaria. Adesso non abbiamo altre informazioni da poter dare".

 

A Oggiono in via Dante il medesimo cartello su un foglio A4 bianco è affisso alla porta di ingresso. Dentro e fuori la struttura c'è un'aria mesta, quasi spettrale. E chi arriva all'ingresso, probabilmente non avendo letto la comunicazione inviata via mail o sms, sbanda di fronte a questa doccia gelata.

"La notizia ci coglie alla sprovvista" ha commentato il sindaco Chiara Narciso "Avevamo visto l'informazione relativa alla continuità in esercizio provvisorio la vigilia di Natale per tre mesi. Non ci aspettavamo questo cambio improvviso di programma."

A Merate c'è un andirivieni continuo davanti al cancello. Le vetrate della palestra sono oscurate, con i tendaggi abbassati. La porta di ingresso è chiusa. Dentro il buio, nessuna luce accesa. E se anche qui l'atmosfera è davvero triste e cupa, non così gli animi di chi tenta il tutto per tutto e arriva alla struttura, forse nella speranza di parlare con qualcuno e ottenere risposta. Gli addetti rimasti, con cordialità forniscono le poche risposte che sanno dare e cioè che la comunicazione è arrivata questa mattina, a insaputa di tutti e che per il momento non ci sono indicazioni diverse se non che gli impianti sono tutti chiusi.

 

Alla rabbia e allo sconcerto dell'utenza (si contano circa 6000 iscritti tra abbonati, corsisti, detentori di carnet nei due impianti), si affianca però il dramma di chi ha il posto di lavoro più che mai incerto. I lavoratori di varia natura (istruttori, amministrativi, ecc) tra tempo pieno e parziale oltre che collaborazioni abbinate a un secondo impiego, sono un'ottantina a Merate e 75 a Oggiono.

Anche le società sportive esterne che usufruivano degli impianti (palestra) al momento non potranno accedervi. Alcune hanno comunicato già all'utenza il divieto mentre tutte cercano soluzioni alternative.

S.V.
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