Consolida batte cassa chiede a Retesalute il saldo fatture
Il Consorzio Consolida batte cassa! E lo fa con una diffida nei confronti di Retesalute, intimando il pagamento di quanto dovuto, ben un milione e 268 mila euro, entro e non oltre 10 giorni. Il presidente di Consolida, Lorenzo Guerra, ha fatto pervenire al collegio dei liquidatori di Retesalute un'intimazione da parte dell'avvocato Marco Greco di Milano a saldare le numerose fatture pregresse non ancora pagate.
A supporto della propria richiesta il legale di Consolida scrive che: "Credo sia oggettivamente superfluo richiamare come una simile esposizione, oltre ad ingenerare enormi problemi al Consorzio, non possa che riverberarsi in modo inaccettabilmente gravoso sulle Cooperative sociali che fanno parte del Consorzio da me rappresentato, ingenerando tensioni finanziarie che laddove ulteriormente protratte rischiano di determinare ritardi nel pagamento dei compensi ai lavoratori. (...) Pur comprendendo le difficoltà di Retesalute, non è sostenibile un meccanismo di risanamento che preveda che a far credito siano le cooperative che erogano servizi primari ai Comuni".
Per addolcire la pillola il legale però annuncia che il Consorzio è disponibile a concedere un piano di rientro strutturato su sei rate mensili di pari importo.
Anche il presidente del Consorzio Consolida non fa mistero degli effetti negativi che il protrarsi di tale situazione debitoria sta creando.
"Si tratta di un atto purtroppo dovuto in quanto, la situazione debitoria nei confronti dello scrivente Consorzio è diventata insostenibile e sta compromettendo la stabilità finanziaria e la continuità operativa delle nostre Cooperative - scrive il presidente Lorenzo Guerra - Cooperative che, insieme al Consorzio, non hanno mai fatto mancare la propria disponibilità e le proprie competenze per far fronte al lungo periodo di emergenza che abbiamo dovuto affrontare, garantendo non solo la continuità dei servizi alla persona che ci sono affidati pur in una situazione di difficoltà finanziaria e di incertezza economica, ma anche offrendo soluzioni e possibilità concrete di risposta ai bisogni durante i periodi di interruzione imposti dalle misure di contrasto alla pandemia e per il riavvio dei servizi nelle fasi successive. Alla terribile pandemia tuttora in corso si è sommata anche la crisi aziendale che ci pare invece volgere finalmente al termine grazie all'assunzione di responsabilità dei Comuni soci di Retesalute che si apprestano a ripianare i debiti accumulati dall'Azienda Speciale negli anni passati. Tutto ciò considerato ci sembra doveroso prima di tutto ripristinare una gestione corretta e puntuale dei rapporti economici così come previsto dal Contratto di servizio, da una parte assicurando il ripiano dei crediti pregressi e dall'altra pagando le fatture emesse per le attività in corso rispettando le scadenze previste. Solo così potrà essere assicurata la continuità delle realtà cooperative che assicurano un contributo fondamentale al welfare territoriale attraverso la loro capacità progettuale oltra che la gestione dei servizi. In secondo luogo, ma non meno importante, auspichiamo che l'Azienda possa ritrovare al più presto la sua completa operatività ricominciando a svolgere appieno quelle funzioni che inevitabilmente sono risultate ridimensionate dalla crisi aziendale e questo anche attraverso un ripensamento dei rapporti strategici tra Comuni e Terzo settore. Ci pare infatti che le recenti indicazioni normative (DGR XI/4563 del 19/04/2021 "Linee di indirizzo per la programmazione sociale territoriale per il triennio 2021/2023"; Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali n. 72/2021 "Linee guida sul rapporto tra Pubbliche Amministrazioni ed Enti del Terzo Settore) aprano prospettive interessanti ed inedite per la sperimentazione di forme sempre più spinte di coprogrammazione e coprogettazione tra Pubblica amministrazione ed Enti di Terzo settore. L'imminente scadenza per la definizione del nuovo Piano di Zona Distrettuale offrirà certamente un'occasione importante per andare in questa direzione sempre a partire dal presupposto che la risposta a bisogni sociali sempre più articolati e complessi richieda innanzitutto una visione integrata tra i soggetti che nel territorio concorrono tutti alla costruzione di bene comune. Crediamo possa essere utile un confronto nel merito di questi temi e proponiamo, quindi, di incontrarci nelle sedi più opportune al più presto. In attesa di un vostro riscontro, cogliamo l'occasione per i nostri migliori auguri in vista di un nuovo anno che speriamo ci possa traghettare finalmente verso tempi più sereni".
Tempi che saranno certamente più sereni quando Retesalute avrà saldato il conto.