Merate: è morta Sermida Modena, aveva 104 anni. Ogni giorno a Messa al Mandic


Nella cappella dell'ospedale Mandic di Merate era una presenza conosciutissima. In prima fila non si perdeva una Messa, riuscendo ancora a inginocchiarsi durante i momenti forti della liturgia e, al termine della funzione, facendo il giro di tutte le panche per raccogliere i libretti. Allo scoccare dei 100 anni si era concessa una passeggiata assieme alla sua badante, salendo uno dopo l'altro i gradini della scalinata di Madonna del Bosco e approdando al santuario con un sorriso raggiante sul volto, a dispetto della fatica e del fiatone.
Ieri, Sermida Modena, 104 anni compiuti a ottobre, è morta. Il funerale si svolgerà nella giornata di mercoledì 5 gennaio alle ore 14.30 nella chiesa parrocchiale di sant'Ambrogio, poi la salma sarà tumulata nel cimitero di Imbersago.


Nativa di Verona era giunta in Brianza negli anni Quaranta, dopo il matrimonio con Gino Bonfanti di Imbersago appunto, conosciutissimo per essere stato un pilota di aerei durante la seconda guerra mondiale e un apprezzato ciclista. In gioventù aveva lavorato alla manifattura Tabacchi di Verona per poi proseguire nella sede di Milano.

Curatissima nell'abbigliamento, sempre ordinata nell'acconciatura, Sermida ci aveva raccontato nel giorno della sua festa per il secolo di vita, amava le unghie con lo smalto colorato e ogni domenica preparava le tagliatelle a mano per i suoi figli, Guido e Maurizio, i nipoti e i pronipoti. Ogni pomeriggio, poi, accompagnata dalla badante raggiungeva percorrendo un breve tratto di via san Vincenzo, la cappella dell'ospedale Mandic e qui assisteva alla Messa.
Domani a darle l'ultimo ci saluto saranno oltre ai famigliari anche coloro che l'hanno conosciuta proprio per la sua religiosià e per le piccole attenzioni che portava, quotidianamente, alla cura delle celebrazioni in chiesa, manifestando così la sua grande Fede.

S.V.
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