Lomagna: l'ex assessore Munaò è tra gli organizzatori dei cortei no green pass

Giuseppe Munaò
Il suo nome è tornato a farsi sentire in paese in occasione del consiglio comunale di fine novembre quando il consigliere di minoranza Mauro Sala aveva chiesto la rimozione del pannello metallico che tempo addietro era stato imbrattato con la scritta "Lomagna non si merita un Munaò". Anni difficili e particolarmente tesi, con battaglie e scontri politici, dentro e fuori l'aula, da lasciare il segno con tanto di strascichi giudiziari, sfociati in denunce a seguito di minacce, danneggiamenti e altri fatti non propriamente edificanti.
Un clima pesante sia sul piano personale che su quello professionale che aveva portato Giuseppe Munaò ad andarsene e a lasciare sia la Brianza, per ritornare nella terra natìa a Messina, che per un po' anche la politica.
Ora la sua battaglia l'ex assessore all'ecologia, ambiente, giovani e sport di Lomagna la fa contro il green pass e sabato 8 gennaio sarà a Catania per il primo "No paura day", manifestazione apartitica contro il certificato verde che dal 10 gennaio, per chi non lo possederà nella forma "rafforzato", farà scattare una sorta di lockdown light.
Non si tratta del primo evento a cui Munaò partecipa, nella convinzione di fare informazione in maniera corretta e trasparente. "La nostra è una battaglia contro questo abominio, una porcheria" ha spiegato "non neghiamo il virus né la pandemia, che oggi viene contratto in forma più leggera e curabile. Noi propaghiamo una medicina con antibiotici cortisonici. Tutto quello che è stato messo in piazza ha contribuito ad amplificare i dubbi. Non siamo no vax e nemmeno negazionisti ma siamo per la libera scelta. Ci sono persone vaccinate che hanno contratto il covid, altre che con il vaccino hanno riportato danni importanti. Dal Governo avrebbe dovuto esserci il coraggio di mettere l'obbligo vaccinale ma non l'hanno fatto per non prendersi le loro responsabilità. E invece la gente che non la pensa così viene messa al muro ma noi siamo liberi di scegliere, si chiama libertà e democrazia. Ogni green pass rafforzato non è rispettoso della persona e dei suoi diritti".
S.V.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.