Lomagna: da Haiti l'augurio per un anno di gioia nonostante le difficoltà da suor Luisa

Il Natale è arrivato e passato anche a Port-au-Prince, ad Haiti, dove dal 2002 risiede la lomagnese suor Luisa Dell'Orto, religiosa delle Piccole Sorelle del Vangelo. Proprio dalla capitale, e in particolare dal Kay Chal  - il centro che accoglie quotidianamente bambini e ragazzi delle Cité - suor Luisa ha fatto pervenire a quanti qui sul territorio la sostengono i suoi saluti e i suoi auguri per il nuovo anno.

Durante i giorni prima di Natale, i ragazzi del quartiere hanno voluto decorare a festa la zona, e per farlo hanno deciso di utilizzare ciò che avevano a disposizione. Tagliuzzando dei sacchetti di plastica usati come imballaggio, hanno creato degli splendidi festoni a forma di stella che hanno rallegrato tutta la zona. Tuttavia, non nasconde suor Luisa, la situazione non è delle più rosee: dopo l'omicidio del presidente della Repubblica Jovenel Moïse, è iniziato nella capitale un vero e proprio stato d'assedio che a distanza di mesi va avanti ancora oggi.

I gruppi armati continuano ad agire, ed è di ieri la notizia di un attacco armato contro il primo ministro che ha causato un morto. La speranza, però, continua ad essere più forte delle difficoltà, e suor Luisa ha fatto sapere che le Piccole Sorelle e i 320 bambini ospiti del Kay Chal hanno potuto vivere un Natale all'insegna, se non della normalità, di un po' di gioia.

Di seguito la lettera completa:
Port-au -Prince, 31 dicembre 2021-1 gennaio 2022
Maria Santissima, Madre di Dio



A voi tutti carissimi, che in un modo o nell’altro siete presenti e portate nel cuore il centro ‘Kay Chal’ e la situazione di Haiti


Che questa Stella -apparsa nel cielo del quartiere qualche giorno prima del Santo Natale- vi porti il mio augurio e l’augurio dei ragazzi e della gente che sostenete: augurio che è speranza come per i Re Magi, la speranza di trovare quanto si cerca, quanto si attende da tempo, la realizzazione della promessa di bene che è per ogni persona.
La voglia di far festa non è mancata quest’anno e anche in questo fine anno ogni ragazzo si dà da fare per cercare qualche mezzo per poter avere il minimo per festeggiare: mangiare qualcosa, musica e…bere un po’, insomma godersi un attimo di relax dopo tanti, tanti mesi di stress…cosi i ragazzi del quartiere hanno deciso di decorare la zona con i sacchettini di plastica che si usano come imballaggio, li hanno tagliuzzati e legati ai fili…hanno impiegato ore e quando hanno deciso di innalzare questi fili ecco che li hanno incrociati…e la stella è apparsa, come un segno di luce nella faticosa notte che il paese sta attraversando.
Purtroppo anche questi giorni natalizi non sono stati tranquilli e certe bande hanno attaccato degli autobus, delle macchine private sparando, sequestrando, rubando e facendo anche dei morti…la promessa di tregua annunciata non è stata mantenuta da tutti i gruppi armati e cosi la sofferenza perdura… anche nel pomeriggio di oggi è successo… La tensione per gli attacchi, bloccando gli spostamenti, blocca la circolazione degli approvvigionamenti alimentari e anche di benzina cosi tutto diventa piu caro…una fatica accresciuta nella fatica già quotidiana di questo paese. Il nostro quartiere per il momento ha saputo evitare l’arrivo dei banditi e cosi riusciamo a funzionare come centro e come scuola: abbiamo potuto celebrare la festa in memoria di Charles de Foucauld, la festa per Natale con i bambini riuscendo a procurare, in più del pacchetto di dolci e della bibita, un piccolo regalo per ciascuno (quest’anno erano 320) e poi anche un momento festivo con i giovani animatori che aiutano i ragazzi nelle diverse attività scolastiche, sportive e di artigianato vario. Nelle difficoltà generali di organizzazione per raggiungere ogni cosa, piccoli e grandi sono stati contenti di questi momenti quasi inaspettati che hanno ‘distressato’ un po’ il clima….brevi attimi di serenità, che contano però e che danno un po’ di forza per riprendere energia e continuare. L’intervento alimentare anche è stato significativo: i padri salesiani e la parrocchia ci hanno aiutato con dei sacchi di riso e poi abbiamo comperato a complemento pasta, olio, fagioli, scatolame, un po’ di latte…


Il bisogno è enorme, le nostre forze sono limitate e in questi momenti lo misuriamo di più…ma forse neanche un esercito riuscirebbe a soddisfare i bisogni. E’ proprio di un altro modo di impostare le cose, di governare, di strutturare i rapporti internazionali di cui c’è bisogno….come forse anche da noi. Ma cosa può ribaltare la bilancia del solo interesse personale, del modello dell’accumulo di ricchezza, del piacere sfrenato e senza rispetto? Cosa..o Chi? La Stella ce lo ha indicato: l’umile Emmanuele, Dio- con –noi ! E’ questo l’annuncio che ha cambiato la storia del mondo e che dà la forza di seguire le tracce dell’umile Bimbo nella mangiatoia. E’ questa la forza che ciascuno di voi mi trasmette con la sua amicizia e presenza efficace, silenziosa, perseverante, costante a fianco di questo pezzo di popolo dove il Signore mi ha messo.. E allora la Stella non può che ‘sventolare’ per dire la sua speranza! In questo ultimo giorno dell’anno in cui la Chiesa canta il ‘Te Deum Laudamus’, l’inno di lode e di ringraziamento più conosciuto dopo il Gloria, musicato dai piu grandi musicisti del passato e contemporanei, unisco la mia voce e quella del popolo haitiano alla vostra e a quella della Chiesa intera per dire che “la vita umana non è nulla se non viene sostenuta dalla misericordia del Signore, perché tutto è nulla se non c’è la sua pietà”.

Solo così non saremo confusi in eterno - come dice l’inno - perché Tu Signore sei la nostra speranza!
Buon Anno 2022 santo, di pace, di fede rinnovata a ciascuno
con tutto il mio affetto portandovi nel cuore nella mia preghiera

ps Luisa

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