Valletta: si è spento l'ultimo dei partigiani Giuseppe Mosca, pilastro della Resistenza

Ogni anno, durante le celebrazioni del 25 Aprile in Valletta, Giuseppe Mosca - da tutti conosciuto come Peppino - era solito prendere in mano il microfono e, con la voce rotta dall’emozione, leggere il discorso preparato per l’occasione scritto di suo pugno su un taccuino.

Giuseppe 'Peppino' Mosca

Era in grado di emozionare e fare riflettere grandi e piccini, che tacevano di fronte alle parole di uno degli ultimi testimoni della Resistenza in Valletta, venuto a mancare nei giorni scorsi. Giuseppe Mosca faceva parte della Centoquattresima Brigata Sap, squadra di partigiani guidata dal comandante Renato Andreoli, che nel 2010 era stato insignito a Rovagnate della cittadinanza onoraria. Insieme al compagno Giulio Lampugnani, Mosca era un partecipante affezionato della cerimonia della Festa della Liberazione organizzata dall’Unione dei Comuni Lombarda della Valletta, e ogni anno non perdeva occasione di ricordare i “suoi” e di ringraziare le autorità presenti, dall’amministrazione all’ANPI fino agli Alpini del Monte San Genesio.

Mosca durante una cerimonia del 25 Aprile: con lui in foto il sindaco di Santa Maria Hoè Efrem Brambilla
e l'allora sindaco di La Valletta Roberta Trabucchi

Nel corso della ricorrenza del 2019, l’ultima prima della pandemia e anche l’ultima alla quale Mosca ha potuto partecipare, il partigiano aveva ringraziato i giovani presenti, dando loro “il diritto di difendere sempre la libertà che con fatica abbiamo ottenuto”. È proprio facendo tesoro di questo ultimo suo discorso che il primo cittadino di Santa Maria Hoè e vicepresidente dell’Unione Efrem Brambilla ha voluto ricordare Mosca: “Faremo nostre le sue parole. Manterremmo viva la memoria della lotta di liberazione del nostri territorio.

Le testimonianze diventano sempre meno e sta a noi impegnarci nel spiegare ai più giovani i valori di libertà, antifascismo e rivolta contro l’autoritarismo. Come diceva Camus: “Che cos'è l’uomo in rivolta? Un uomo che dice no. Uno schiavo che in tutta la sua vita ha ricevuto ordini, giudica ad un tratto inaccettabile un nuovo comando” ha commentato.

I funerali si terranno Lunedì 3 Gennaio, alle ore 14.30, nella parrocchiale dei santissimo Gervaso e Protaso in Gorgonzola.
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