Lettera aperta al Direttore del ''mio portale''

Buonasera Direttore, Caro Claudio,
non potevo essere anch'io così latitante da non inviarti Auguri....in effetti la mia letterina era pronta per Natale ma non l'ho "imbucata" volutamente perchè,come penso parte dei meratesi che vivono dalle mie parti,al momento di premere il tasto "invio" mi ha preso un groppo alla gola che può essere scambiato per il magone che assale alcuni e che viene scambiato spesso per stress da festività. E invece no, caro Claudio, il groppo è da persona arrabbiata, arrabbiata nera.
Ora Ti spiego: saprai certamente,come ben illustrato sul Tuo portale che la Via Antonio Baslini ormai si sta preparando al grande salto di quantità cementizia.
Un villaggetto da niente che porterà a farci compagnia un'ondata di 80 unità (dicono) di futuri abitanti. Ma il futuro è anche questo, se non fosse che, proprio il giorno di Sant'Ambrogio, intanto che il nostro primo cittadino, smascherato e in pompa magna, in quello che è ormai diventato il Suo Comune, premiava benemeriti nostri concittadini, in via Baslini succedeva il finimondo.
Senza permessi e senza nessun preavviso, proprio a cavallo delle due festività due grossi camion ostruivano la salita verso il cimitero in prossimità del cantiere per installare punto prelievo corrente per il montaggio delle gru. Colonna di auto ferma fino alla chiesa, automobilisti con la mano fissa sul clacson, esclamazioni e urla rivolte a chi si apprestava a distibuire benemerenze. Vigili latitanti. Da allora, come ben illustrato dai Tuoi giornalisti, siamo pure al buio.
Per scendere in centro siamo costretti a portarci pile o utilizzare il cellulare come torcia per evitare inciampi e segnalare la presenza agli automobilisti in transito. Miracolosamente però, in prossimità della Chiesa si arriva in un'altra dimensione ed in un altro mondo.
Le impalcature che tanto ci fanno compagnia da anni e che non ci permettono un transito normale, si sono accese di fanali grossolani che ne segnalano la presenza,rovinando oltremodo la visione della splendida Natività proiettata sulla facciata della chiesa e che emana tanta dolcezza.
Povera Merate, messa in ginocchio da una Amministrazione che, ancora per questo Natale si nasconde dietro luminarie che mitigano il degrado e lo scempio che si sta perpetrando appena girato l'angolo.
Dietro le luci, il vuoto pneumatico di cervelli che niente hanno a cuore di questa città disastrata, in tutti i sensi.
Le Tue parole del resto sono molto chiare e leggiamo sempre con rinnovato interesse quanto scrivi descrivendo quanto quel Palazzo Tricolore stia tremando, non certo per colpa del recente terremoto.
Come si può camminare spediti nelle nostre responsabilità se si è sempre al buio come via A. Baslini?
Come si può non dare risposte a cittadini che vengono lasciati al loro destino,come se fossero meno importanti dell'attribuzione di benemerenze?
Si ha la netta percezione di tirare a campare in qualche modo. Non si spera più, condividiamo solo i pensieri di chi, come Te sempre in prima linea ci fa patecipi di avvenimenti che niente di buono promettono.
Aspettiamo di scrivere finalmente la parola FINE e stendere un velo pietoso su tutto.
Voltare pagina servirà ed è necessario.
Intanto, noi siamo sempre qui alla finestra a guardare, a leggerTi ed ora.....farTi tanti Auguri che Ti preghiamo di estendere alla tua Famiglia ed a tutti i Tuoi validi collaboratori.
BUON ANNO

C.P.M.
Cari amici in mezzo a tante difficoltà di ordine e grado diversi la Vostra lettera riempie un serbatoio di energia ormai quasi vuoto. Grazie e naturalmente speriamo anche noi che quella via tanto disastrata eppure così cara a noi che la percorrevamo anche sotto la neve per raggiungere il "nostro" vecchio oratorio abbia l'attenzione che merita. Il Sindaco ha tenuto la delega dei lavori pubblici. La eserciti
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