Novate: comunità in festa per il 40esimo di ordinazione sacra di don Fabio Viscardi. ''Serve uno sguardo di misericordia sulle persone''
Don Fabio Viscardi
Quarant'anni fa celebrava la sua prima Messa nella chiesa di santo Stefano dopo essere stato ordinato sacerdote diocesano per mano dell'allora cardinale Carlo Maria Martini. A quattro decadi di distanza ha voluto ricordare quel giorno sempre nella stessa parrocchia, Novate brianza ma nella chiesa dedicata alla Madonna della Pace, con tanti di coloro che quel giorno si erano stretti attorno a lui: i famigliari e in primis il fratello padre Tiziano, gli amici e coscritti, tanta gente comune.
Il pallone bruciato a inizio della funzione, a simboleggiare il martirio di Stefano
Nel 1981 don Fabio era stato il prete più giovane della diocesi e, ha detto nel corso dell'omelia, "a pensarci adesso è stato un errore, ero troppo giovane. Oggi sconsiglierei di diventare prete o di sposarsi a 23 anni e mezzo. È un rischio. Per quanto mi riguarda mi hanno salvato la preghiera e la possibilità di essere rimasto in seminario dopo la consacrazione. Diventare prete richiede una maturità che non si ha a vent'anni".
Un percorso lungo fatto di tanti cambiamenti e soprattutto di distacchi, che sono quelli che lo hanno aiutato a maturare, crescere e al tempo stesso restare giovane.
Padre Tiziano, don Fabio e don Eugenio Folcio
Padre Tiziano e don Fabio
Foto di gruppo con i cugini
E, con una dose di ironia particolarmente apprezzata dai presenti, si è lasciato andare a una promessa "Reciterò il rosario al funerale di ciascuno di voi. Quando tutti voi sarete là ad aspettarmi, ultimo arriverò anche io. Il compito del prete è quello di accompagnare ciascuno in Paradiso" ha concluso esprimendo anche il desiderio di essere sepolto nella cappella del Cristo risorto che si trova nel cimitero di Novate, accanto alla tomba dei genitori, Teresina ed Ettore.
S.V.