Paderno: alti i costi per il sociale, ritocchi alle aliquote. Approvato il piano opere pubbliche

uello di lunedì 27 dicembre è stato l'ultimo consiglio Comunale del 2021 per Paderno d'Adda, e nella sala consiliare di Cascina Maria i punti all'ordine del giorno discussi sono stati molti.
Approvati unanimemente i verbali delle sedute precedenti e la revisione delle partecipate (dirette: Lario Reti Holding per lo 0,34%, Silea Spa per lo 0,082%; indirette: ACSM AGAM Spa e Seruso Spa) si è arrivati a una concatenazione di punti tutti connessi tra loro.

L'assessore Gianpaolo Villa e il sindaco Gianpaolo Torchio

In primis la modifica del regolamento Comunale per la disciplina dell'addizionale all'Irpef. Come spiegato dal vicesindaco Gianpaolo Villa, approvando questo punto tutti i cittadini con un reddito annuo inferiore a 15mila euro non dovranno più pagare l'addizionale a partire dal 2022. La scelta è stata fatta per alleggerire le fasce più basse, in cui rientrano per esempio molti pensionati. Non dello stesso parere però il consigliere di minoranza Ambrogio Andreotti, che ha fatto notare l'incremento (di cui di lì a poco si sarebbe andati a parlare) alle fasce di reddito dai 15mila euro in su. Contrario infatti il suo voto, astenuto invece il consigliere Carlo Zucchi.

Quindi si è passati alla determinazione delle aliquote dell'addizionale Comunale all'Irpef. L'incremento, ha spiegato il sindaco Gianpaolo Torchio, si è reso necessario per due motivi. In primis per voler esentare la fascia più bassa e poi per la volontà di mettere in sicurezza il bilancio. Nell'anno infatti si è registrata una crescita dei costi per il sociale, in parte anche per il deficit di Retesalute, ma soprattutto per l'aumento di richieste dalla scuola (es: sorveglianza mensa, sanificazione, sanificazione mezzi pubblici); un altro incremento si è registrato poi nei costi di energia. Infine, Paderno ha grandi progetti per il 2022 in termini di opere pubbliche - riqualificazione del centro storico - dunque è bene far quadrare il bilancio, anche perchè, ha sottolineato il primo cittadino, non si tratta di un vero e proprio aumento, quanto più di un adeguamento agli altri Comuni, considerato che a Paderno da dieci anni a questa parte non erano mai stati proposti aumenti.
Le aliquote dell'addizionale Irpef saranno quindi: 0,55% per redditi tra 15mila e 28mila euro; 0,70% per redditi tra 28mila e 55mila euro; 0,79% per redditi tra 55mila e 75mila euro; 0,80% per redditi oltre i 75mila euro. Inseriti nel bilancio di previsione quindi ben 280.000 euro per il 2022, 320.000 euro per il 2023 e 320.000 euro per il 2024.
Contrario il voto dei consiglieri di minoranza Andreotti e Zucchi per questo punto.

Lo stesso discorso è valso per il punto successivo: approvazione aliquote e detrazioni Imu per il 2022. Passa dallo 0,9% all' 1% l'aliquota per tutte le categorie di immobili, fatta eccezione per le A/1, A/8 e A/9 (ville signorili e castelli) adibite ad abitazioni principali, i fabbricati rurali e i terreni agricoli. Previste entrate per il 2022 di 605.000 euro: quasi 100mila euro in più rispetto al 2021. A tal proposito il consiglio è stato informato che nel corso dell'anno scorso il Comune ha riscosso ben 80.000 euro di Imu che due proprietà non pagavano da tempo.
Ancora contrario il voto dei due consiglieri di minoranza.

Con il settimo punto all'ordine del giorno si è andati ad approvare il programma triennale dei lavori pubblici 2022-2024. Paderno infatti come già annunciato ha grandi progetti per il futuro: la riqualificazione del centro storico. I lavori di fatto sono già iniziati con con la messa in sicurezza e la riqualificazione dell'incrocio tra via Roma e via Foscolo, ma l'amministrazione è ambiziosa e per il 2022 ha previsto di investire 285.000 euro per riqualificare via Manzoni (da Santa Marta a via Airoldi), ed è già stata presentata la richiesta di finanziamento al bando di Regione Lombardia per la rigenerazione urbana. 120.000 euro andranno per il polo di interscambio biciclette che verrà collocato nei pressi della stazione ferroviaria, ma solo se arriveranno i finanziamenti citati. 110.000 euro saranno destinati poi al consolidamento sismico di Cascina Maria. È stato presentato inoltre il progetto per la realizzazione di un campo da calcetto/basket tra via Roma e via Foscolo per un valore di 45.000 euro, che per il momento è stato ammesso, ma non ancora finanziato. Per finanziare tutte queste opere, ha sottolineato il sindaco Torchio, si attinge quasi esclusivamente da risorse esterne. La minoranza si è astenuta dall'approvazione delle opere pubbliche per il triennio.

Poco da dire invece al momento dell'approvazione del Dup semplificato, dove il fatto realmente interessante che è emerso è che Paderno (in linea con quanto sta accadendo in Italia) sta subendo una contrazione della natalità e l'indice di vecchiaia è arrivato al 150%. Da qui la necessità di rendere appetibile il paese a famiglie giovani che possano trasferirsi (come già accaduto nel 2019), e i cui figli fruiscano di quanto Paderno ha da offrire; ma per fare ciò, ha sottolineato il sindaco, bisogna provvedere a riqualificare alcune aree del paese e ringiovanirlo. Nel Dup, oltre a quanto già detto nel programma delle opere pubbliche, rientra anche la realizzazione del passaggio pedonale sul ponticello di via Marconi, che con buona probabilità dovrebbe andare a compiersi già nel 2022.

Ultimo punto all'ordine del giorno, che un po' ha tirato le fila e ha riassunto quanto detto nei punti precedenti: approvazione del bilancio di previsione 2022-2024. Tra gli obbiettivi del triennio infatti c'è la riqualificazione del centro storico, gli interventi alle infrastrutture sportive, la continuazione degli interventi di adeguamento sismico agli interventi pubblici, la messa in sicurezza e la riqualificazione di Cascina Maria e il sostegno per la candidatura Unesco del ponte di Paderno. Le entrate previste per il 2022 ammontano 3.637.713 euro, in calo rispetto ai 4.281.669,84 euro del 2021. Riprendendo il discorso tasse invece è stato fatto notare che nel 2021 per coprire spese correnti non ripetitive (ma comunque indispensabili) è stato utilizzato l'avanzo per 89.000 euro, mentre nel 2020 erano stati utilizzati 94.000 euro e nel 2019 ben 102.144 euro. Parte di questi soldi sono stati utilizzati per la progettazione di nuove opere al fine di richiedere finanziamenti statali o regionali, ma questa situazione non è più sostenibile, anzi, come previsto dagli schemi di bilancio la parte corrente dovrebbe creare spazio per nuovi investimenti. Per quanto riguarda il fondo crediti di dubbia esigibilità, la cifra accantonata per il 2022 ammonta a 35.000 euro.
Astenuti anche sull'ultimo punto all'ordine del giorno i consiglieri Andreotti e Zucchi.

E.Ma.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.