Osnago: nella festa di Santo Stefano ricordati gli anniversari di due sacerdoti
Un'immagine della celebrazione odierna
Padre Luigi Morell
Morell è un osnaghese nel sangue, suo padre è stato il primo sindaco dal secondo dopoguerra e la famiglia ha sviluppato l'attività tipografica in paese. Lui, invece, nell'anno successivo all'ordinazione è partito nel 1972 per l'Uganda, nell'area occidentale dello Stato africano, in una cittadina della provincia segnata dalla crisi economica causata in primo luogo dagli interventi governativi di natura autarchica. "Per fortuna la terra è fertile da quelle parti e ci ha salvato" ci ha raccontato a margine della messa. Poi è tornato in Italia per 6 anni e per l'Istituto dei Padri Bianchi raccontava la propria esperienza missionaria in Uganda per stimolare a intraprendere una strada simile. Nel 1987 è partito per il Mozambico, incaricato della formazione del clero diocesano fino al 1994. In quella fase storica il Paese stava compiendo il passaggio verso l'uscita dal marxismo e dunque verso una maggiore liberalizzazione.
Don Piero Cecchi
Un periodo di instabilità politica in un clima di guerra civile non appena si usciva dalla città dove viveva padre Luigi. Nel 1995 si è spostato a Londra per la formazione dei candidati Padri Bianchi e vi è rimasto fino all'inizio del nuovo millennio. Poi in Italia per 6 anni, dove ha assunto l'incarico di "Provinciale", cioè il responsabile della formazione dei Padri Bianchi. Quindi una nuova missione in Kenya, dal 2007 al 2014, e subito dopo in Sudafrica, nella regione del KwaZulu-Natal, fino al 2020. In entrambi i posti ha insegnato Teologia. In tutti i luoghi in cui è stato non gli è mai venuto a mancare l'affetto degli osnaghesi, tradotto in una vicinanza morale e in raccolte fondi per aiutare la gente povera dove operava.
Mons. Maurizio Rolla, padre Luigi Morell e don Piero Cecchi
Sul finire della funzione religiosa di questa domenica mattina è intervenuto don Piero Cecchi, che festeggia 60 anni da sacerdote, di cui 15 a Osnago negli anni Ottanta. "A Osnago ho trovato un ambiente molto bello, dove è presente la luce del Vangelo. Ho trovato una comunità generosa e attenta alla parola del Signore" ha dichiarato don Piero, originario di Milano e in Brianza dal 1981 al 1996. Attualmente è collaboratore alla parrocchia di san Gioachimo, vicino alla stazione Centrale di Milano. Ha voluto ricordare le circa 1500 persone di Osnago che sono morte da quando lui ha esercitato il sacerdozio in paese. Ha poi rivolto lo sguardo al futuro: "L'auspicio è che lo spirito di santo Stefano, ispirato dall'amore per il Signore, continui ad essere presente, un amore che si manifesta anche attraverso le regole e le tradizioni". Un secondo augurio è che Osnago continui ad essere una comunità accogliente scovando "il bene che si rivela in ogni altra situazione della vita. Quando sono arrivato a Osnago abbiamo accolto i primi africani che arrivavano e non è stato un percorso sempre facile, ma siamo contenti perché abbiamo allargato gli spazi" ha puntualizzato il sacerdote. Ha poi apprezzato le iniziative culturali che vengono organizzate nel borgo: "Il mio auspicio è che Osnago continui ad essere animata dallo stesso desiderio culturale".
Con il 2021 il cardinal Gianfranco Ravasi, originario di Osnago, ha raggiunto il 55° anniversario di ordinazione. Sono 20 invece gli anni da sacerdote per don Alessandro Maggioni e ancora 10 per Fra' Raffaele Casiraghi.