Retesalute: il Collegio dei liquidatori è ottimista e apre per il ritorno in bonis dell'azienda speciale nei primi mesi del 2022
Ciro D'Aries
Massimo Panzeri, il direttore Enrico Bianchini, Paolo Emanuele Grimoldi
Ai Comuni è stato chiesto di portare nei propri Consigli una delibera che approvi l'indirizzo a revocare la liquidazione entro il 26 gennaio 2022. Verrà quindi convocata un'Assemblea straordinaria dei soci per formalizzare il tutto ed emesso un avviso pubblico per la formazione del nuovo Consiglio di Amministrazione.
A fornire i numeri a supporto è stato il dottor Paolo Emanuele Grimoldi, anche lui parte del Collegio dei liquidatori. Il bilancio al 30 settembre 2021 presenta utili per 72.348 euro, dato comprensivo dei costi straordinari per i liquidatori e i professionisti intervenuti per sciogliere la matassa. La proiezione al 31 dicembre - un bilancio che è sostanzialmente definitivo, ha osservato Grimoldi - segna un utile di 58.037 euro. In questa panoramica sono stati mostrati dei dati sul grado di sostenibilità dei debiti, gli indicatori di liquidità e di solidità patrimoniale. Grimoldi intravede un futuro di "gestione normale positiva e un andamento regolare con indici di redditività positivi".
Il presidente del Collegio D'Aries ha esortato i Comuni a fare in fretta per instaurare dei meccanismi di controllo gestionale effettivo, di controllo della qualità dei servizi forniti, di controllo congiunto analogo da parte dei soci e per assumere nuovo personale.
Proprio su quest'ultimo aspetto è intervenuta la dott.ssa Alessandra Colombo, già presidente del CdA di Retesalute e attualmente componente del Collegio dei liquidatori. Nel 2019 l'azienda speciale disponeva di 115 lavoratori, 82 dipendenti e 33 collaborazioni. Allo stato attuale si è registrato un netto calo dei subordinati, ne sono rimasti 54, mentre le collaborazioni sono persino lievemente cresciute (36). La pianta organica attuale è quindi formata da 80 persone. In una logica di razionalizzazione, "in realtà avremmo bisogno solo di 13 nuove figure" ha dichiarato l'avv. Colombo. Va potenziato innanzitutto l'Ufficio di Piano, con due tecnici progettisti per consentire di attingere a risorse economiche dai bandi e con un assistente sociale e altri amministrativi. Servirebbero 7 assistenti sociali e si dovrebbe rinfoltire l'Ufficio Amministrativo. Ha quindi ringraziato il personale che ha deciso di restare in questa difficile fase aziendale.
L'avvocato Alessandra Colombo
Secondo la Colombo i Comuni soci dovrebbero ragionare al più presto su un nuovo Statuto e su come riorganizzare i servizi, su quali forme contrattuali proporre ai nuovi assunti per rendere appetibile l'ingresso nell'azienda. Ha sostenuto che la dott.ssa Laura Mattiello, l'ex responsabile amministrativa, si è dimessa perché veniva pagata troppo poco. Ha inoltre dichiarato di essersi già mossa contattando il dott. Fabio Clerici che già un anno fa aveva fornito un supporto a Retesalute, il quale si sarebbe reso disponibile.
Dal Collegio dei liquidatori è emerso in definitiva un cauto ma convinto ottimismo: Retesalute è pronta a voltare pagina. Il che cosa scrivere sul foglio bianco è la chiave della partita politica che verrà disputata.