Lomagna: approvazione del Piano per il diritto allo studio, la minoranza contesta

Sono bastati pochi minuti per accendere gli animi in Sala Consiliare a Lomagna nella serata di martedì 21 dicembre. Giusto il tempo che l'assessore all'istruzione Elena Gandolfi iniziasse l'illustrazione del Piano per il Diritto allo Studio (mediante delle slides) e comunicasse un paio di dati. Il capogruppo di minoranza Mauro Sala ha interrotto la presentazione per un chiarimento: "Tra i documenti inviati per il consiglio ci sono queste slides, che servono per facilitare la lettura di un documento, ma il documento vero e proprio io non l'ho trovato".

A destra il consigliere Mauro Sala

Senza troppi giri di parole la sindaca Cristina Citterio ha spiegato che le slides stesse fossero il documento. "Faccio fatica a capire che una responsabile come la dottoressa Michela Cavalli abbia dato parere tecnico e contabile su delle slides" ha osservato Sala. L'assessore Gandolfi ha quindi asserito che anche lo scorso anno il documento per il PDS era stato redatto nel medesimo formato. "Esatto, c'era stato un errore già lo scorso anno" ha continuato Sala, spiegando ancora che il problema non fosse tanto il contenuto, quanto la forma. Il battibecco è proceduto, l'assessore Gandolfi ha chiesto al consigliere Sala se preferisse che il Power Point venisse convertito in Word; in risposta Sala ha ricordato che in passato anche l'assessore Mantovani proiettava delle slides, in supporto però a un documento vero e proprio, dunque ha domandato al Segretario Comunale, il dottor. Giovanni Balestra, se fosse possibile fare una delibera su un documento del genere. Balestra dal canto suo ha rammendato che il Piano non è un documento obbligatorio, ha solo un fine organizzativo e serve per accorpare tutte le scelte che l'amministrazione ha già perso in merito a manutenzione, trasporti, refezione, etc., e che effettivamente quello che l'assessore stava presentando era il PDS a tutti gli effetti.
Molti i progetti per la scuola dell'infanzia paritaria Don Carlo Colombo, ha spiegato l'assessore Gandolfi riprendendo la presentazione. In particolare: "Le parole crescono con me" progetto di arricchimento linguistico in collaborazione con l'associazioneAle G; il progetto intergenerazionale con il Centro Diurno Integrato; la castagnata a Parco Verde con l'associazione pensionati; la partecipazione a spettacoli teatrali natalizi; uscite sul territorio; il progetto di educazione ambientale con il Parco del Curone a Parco Verde; progetti in collaborazione con la biblioteca. Il Comune, come da convenzione, riconosce alla scuola partitaria un contributo del 37% delle spese sostenute, ovvero 153.666 euro per l'anno scolastico 2021/2022.

La sindaca Cristina Citterio e il segretario dottor Giovanni Balestra


Passando alla primaria, il Comune si fa carico del costo dei libri di testo per tutti gli alunni. Ancora divisa in due turni la refezione; 103 gli alunni che usufruiscono del servizio piedibus, 33 i volontari iscritti all'albo Comunale che supportano il servizio. Attivato il doposcuola del mercoledì. Tra i progetti, oltre a quelli abituali: "Sentimenti nell'arte" progetto di potenziamento delle metodologie e delle attività motorie e artistiche; "A scuola di Sport" progetto di potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano; iniziativa di sensibilizzazione a carattere ambientale con Plastic free onlus; "I nostri amici vigili" in collaborazione con la Polizia Locale: sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità.
La grande novità è poi l'iniziativa promossa da Fondazione Comunitaria del Lecchese "AscoltiAMOci: aiutiamoci educando", un progetto che vede la Cooperativa Paso come capofila, a cui partecipano oltre il Comune di Lomagna, quello di Osnago e diverse associazioni locali. L'obbiettivo è quello di incrementare la capacità di ascolto delle diverse realtà, co-progettando insieme alle associazioni e alle scuole percorsi per i bambini e i genitori sulla base delle nuove esigenze emerse a causa della pandemia, con un approccio partecipato e condiviso.
Infine, ha ricordato l'assessore Gandolfi, c'è tempo ancora fino al 31 dicembre per beneficiare del bando di assegnazione di contributi per le spese scolastiche. A potervi accedere sono i nuclei familiari con un attestazione ISEE minore o pari a 26mila euro.

L'assessore Elena Gandolfi

Terminata la presentazione, dopo la richiesta di un paio di delucidazioni, il consigliere Sala ha sfoderato un documento in cui la minoranza ha riassunto tutte le riflessioni in merito al Piano, senza tralasciare la già discussa presentazione del documento alla Consulta Istruzione nella scorsa settimana. "Anche quest'anno, seppur con forte ritardo, il Piano di Diritto allo Studio è approdato in Consulta Istruzione e Cultura con tempi a dir poco compressi; infatti siamo qui questa sera ad approvare un Piano passato in Consulta meno di una settimana fa, dove non vi è stata, ovviamente, alcuna possibilità di discussione".
Tra le altre cose, nella lettera la minoranza ha riportato parte del regolamento con le principali funzioni e finalità della Consulta, evidenziando il fatto che nel PDS presentato mancassero delle linee programmatiche e nuove proposte (anche provenienti dalla Consulta), senza contare che a loro modo di vedere si sarebbe potuto fare un passaggio preliminare in Consulta a luglio per esporre e raccogliere proposte, non arrivare a dicembre - ad anno scolastico iniziato - con un Piano già confezionato. In conclusione, il gruppo Insieme per Lomagna ha accostato la presentazione del PDS al lavoro fatto sul muro e la cancellata della scuola primaria, definendolo un "semplice lavoro di facciata", prettamente burocratico e da loro ritenuto "peraltro discutibile": per esempio per il fatto che la rata a conguaglio dei trasporti e della mensa per il 2021 è stata presentata ai genitori in ritardo, e senza dare ulteriori dettagli sulla possibilità di rateizzazione.
La sindaca ha rispedito al mittente la definizione di "lavoro di facciata", difendendo la validità del PDS appena presentato e ricordando l'importanza del murales che i bambini hanno realizzato sulla scuola; sostenendo poi che pianificare in questo periodo storico risulta difficile, poiché è impossibile prevedere con mesi di anticipo se un'attività si potrà fare o meno. In ultima battuta ha riconosciuto quanto detto sulla richiesta di pagamento, giustificando il ritardo con il fatto che fosse assente il dipendente Comunale incaricato, e la mancanza di dettagli sulla rateizzazione con il fatto che è stata introdotta la modalità di pagamento PagoPA, che dovrebbe agevolare i genitori.
Messa ai voti, l'approvazione del Piano per il Diritto allo Studio ha visto parere contrario da parte dei consiglieri di minoranza.

E.Ma.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.