Brivio:la minoranza esce dall'aula prima di discutere il punto sul ripiano di Retesalute


La minoranza lascia l'aula


"Per noi il consiglio comunale finisce qui". Espressione da reality show quella scelta martedì sera dal capogruppo d'opposizione Claudio Saldarini per annunciare la decisione di "Cambio di passo" di lasciare l'aula prima che venissero affrontati gli ultimi due punti all'ordine del giorno. Residuavano da trattare il ripiano dei disavanzi dell'Azienda Speciale Retesalute e una variazione al bilancio di previsione ovvero i punti 9 e 10 originariamente non inseriti nella prima convocazione dell'assise datata 15 dicembre a aggiunti con integrazione protocollata il 20 dicembre e dunque il giorno precedente alla seduta.

Nel motivare l'uscita dall'aula, Saldarini ha lamentato di aver potuto prendere visione degli atti solo nel pomeriggio, sottolineando altresì la mancanza di un confronto preventivo sul tema.

 

Le due versione dell'ordine del giorno, la prima senza gli ultimi due punti
aggiunti con l'integrazione protocollata il 20 dicembre

Liberati i banchi il primo cittadino Federico Airoldi ha manifestato tutto il suo disappunto circa la scelta dell'opposizione, parlando, in relazione di Retesalute di "un tema che meritava la presenza di tutti", evidenziando come l'Azienda Speciale si occupi di servizi sociali, rivolti dunque ad una fetta di popolazione fragile e come le sorti della stessa coinvolgano non solo i Comuni quali acquirenti delle prestazioni erogate ma anche i dipendenti e le loro famiglie. "Trovo vergognoso l'atteggiamento della minoranza e irrispettoso verso tutte le persone che ruotano attorno a Retesalute" ha tuonato Airoldi, assente però - nella sua duplice veste di sindaco e delegato ai servizi sociali - all'assemblea del 2018 convocata per approvare il piano di rilancio della stessa, senza altresì fornire al pubblico presente in sala informazioni circa il perché un punto tanto delicato - già discusso nella stragrande maggioranza dei comuni coinvolti - a Brivio sia stato inserito all'ordine del giorno sostanzialmente per il rotto della cuffia. Riprendendo la polemica di Saldarini si è limitato a sottolineare come i documenti erano a disposizione dell'opposizione che avrebbe potuto - investendo più tempo - consultare anche i responsabili degli uffici. Ricordato altresì come la questione circa la liquidazione di Retesalute sia stata ampiamente sviscerata dalla stampa, con ringraziamento alle due testate presenti in sala.

 

L'assise con i banchi dell'opposizione vuoti

Senza dunque ricostruire come si sia arrivati alla situazione attuale e alla necessita di ripianare un debito di 4 milioni di euro maturato dall'Azienda Speciale sostanzialmente vendendo ai comuni servizi sottocosto, il sindaco ha comunicato la scelta di Brivio di concorrere al ripiano di tale "buco" attenendosi al metodo indicato dal collegio dei liquidatori, per poco meno di 157.000 euro, quale atto di "responsabilità" e "fiducia" per sostenere la ristrutturazione di Retesalute, realtà valida - che avrebbe avuto in passato "una gestione non propriamente attenta" ha detto Airoldi, pur rimarcando come non spetti a lui trarre conclusioni - capace di assicurare alle municipalità socie servizi che altrimenti, in autonomia, non riuscirebbero a garantire.

La delibera - come la successiva variazione al bilancio - è stata approvata all'unanimità dei presenti (assenti, oltre ai quattro esponenti della minoranza anche l'assessore Alex Novati e il consigliere Marco Maggi).

A. M.
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