Brivio: cittadinanza onoraria per il dottor Giuseppe Tucci, storico medico condotto
Il dottor Giuseppe Tucci e il sindaco Federico Airoldi
A motivazione dell'attribuzione, il primo cittadino ha dato lettura del regolamento che disciplina l'assegnazione della cittadinanza onoraria, riconoscimento di gratitudine riservato a soggetti - non iscritti all'anagrafe comunale - distintisi nel loro campo di competenza. Sottolineata poi, passando a evidenziare la caratura del dr. Tucci, la sua passione e la sua umanità, "non da tutti", espressa spendendosi per i propri assistiti in ogni momento del bisogno, non solo in orari da ambulatorio.
Fernando Massironi
"Aver avuto il dr. Tucci sul nostro territorio è un pregio di cui siamo onorati, con la O maiuscola" ha proseguito il borgomastro, facendo presente come l'attribuzione della cittadinanza onoraria - chiesta in particolare da Paolo Carozzi - sia stata sostenuta da altri. A riprova poi di come la figura del camice bianco abbia attraversato la storia di Brivio è intervenuto per un saluto non previsto l'ex sindaco Fernando Massironi, presente tra il pubblico in sala anche in rappresentanza di altri briviesi che non sono potuti intervenire personalmente alla cerimonia. "Tucci è sempre stato a disposizione, senza mai dare segni di stanchezza" ha asserito, ricordando altresì di averlo avuto a fianco anche nella vita amministrativa, sempre con rispetto verso tutti.
"Dire che sono onorato è poco. Sono lusingato e orgoglioso" ha detto il dottore prima di ricevere la targa e la pergamena preparate per lui, ringraziando con riconoscenza l'amministrazione. "Ora sono ancora più felice di essere uno di voi" ha altresì aggiunto, accompagnato in consiglio dalla moglie Filomena Aceto, anch'ella volto noto sul territorio essendo stata dirigente scolastico (anche in paese). "Ho sempre cercato di essere vicino ai bisogni degli assistiti" la chiosa del dr. Tucci, evidentemente riuscito a centrare il suo obiettivo visto il riconoscimento riservatogli dal Comune di Brivio. Una sensibilità la sua, confermata poi dal ricordo, in coda al proprio discorso, dei colleghi medici con cui ha condiviso un pezzi di strada sulle rive dell'Adda, "andati avanti": il dr. Riboldi, il dr. Cairoli, il dr. Mauri e da ultimo la dottoressa D'Alonzo mancata recentissimamente.