Merate: al via il primo piano di riforestazione urbana con la messa a dimora di un centinaio di piante in sei zone della città
L'assessore all'ambiente Andrea Robbiani
L'intervento è suddiviso su sei aree e tra nuovi fusti e sostituzione di quelli in pessime condizioni prevede la messa a dimora di un centinaio di alberi, tra cui numerose piante da frutta. Vediamo nel dettaglio.
Area 1 Cimitero di Merate: Lo stato di fatto attuale vede posizionati n°6 acero saccarino sul lato sinistro esterno lungo via E. Bianchi e n°13 acero platanoide rosso all'interno del Piazzale Monsignor Franco Longoni. La proposta è quella di ripristinare i filari esistenti che negli anni hanno subito perdite di essenze, utilizzando i due tipi di alberature previste nell'impianto originario. Il piano prevede la messa a dimora di 11 essenze di cui 5 Acero Saccarino e 6 Acero Platenoide rosso con il completamento quindi dei due filari esistenti.
La spesa è di 8.200 euro circa.
Area 2 via promessi Sposi, Pagnano: Lo stato di fatto attuale vede posizionati n. 4 Carpini bianchi, residui di un filare parallelo alla via messo a dimora in epoche passate. La proposta è quella di ripristinare il filare originario andando a piantumare n. 10 Carpini bianchi in modo da completare il profilo stradale curvilineo e dare continuità con la stessa specie arborea. Anche in questo caso sono state scelte piante di prima grandezza a pronto effetto, in modo da facilitarne l'inserimento e consentire in pochi anni al ripristino del disegno originario del tracciato stradale inserito in contesto agricolo-boschivo.
La spesa è di 7.100 euro circa.
Area 3 via Fermi (Ex Cse) Brugarolo: Lo stato di fatto attuale vede posizionate n. 8 piante ad alto fusto (essenze varie), n. 5 ciliegi e n. 1 cespuglio sul lato esterno. La proposta è rimuovere n. 3 piante di media grandezza cresciute spontaneamente e la messa a dimora di un filare perimetrale composto da n. 8 ciliegi da frutto per completare il disegno dell'area verde. Sono state scelte piante di prima grandezza a pronto effetto, in modo da facilitarne l'inserimento e l'armonizzazione con l'esistente.
La spesa è di 5.800 euro circa.
Area 4 via XXV Aprile ‘interna' Brugarolo: l'area è stata recentemente acquisita a seguito di un intervento edilizio fatto dal privato. Lo stato di fatto attuale non vede posizionato alcun arbusto, pertanto, la proposta è quella di interrare una serie di piante intorno al campo da basket in modo da garantire un'ombreggiatura perimetrale e al tempo stesso schermare parzialmente l'attività sportiva. Le essenze scelte sono piante da frutto: 4 piante di noce (Jugland Regia), 4 di ciliegio (Prunus avium) e 3 di castagno (Castanea sativa). La posizione delle piante è stata valutata per consentire adeguato accrescimento delle essenze arboree: anche in questo caso sono scelte arbusti di prima grandezza per consentire di avere adeguata ombreggiatura al momento della messa in dimora e ridurre il tempo necessario allo sviluppo delle piante alla fase adulta.
La spesa è di 5.800 euro circa.
Area 5 via Campi: Lo stato di fatto presenta una strada con andamento rettilineo e a lato un percorso ciclo-pedonale; un'aiuola separa le due viabilità e all'interno dell'aiuola è presente un filare di n. 42 alberatura (essenza prunus). Da uno studio effettuato dall'agronomo, n. 27 piante sono morte e quindi occorre procedere con la rimozione e la ripiantumazione con nuove piante. L'intervento quindi consiste nel ripristino del filare lungo la pista ciclabile con la messa a dimora di 27 Ciliegio Susino (Prunus Cerasifera "Pissardii") previa rimozione delle piante morte.
La spesa è di 23.400 euro circa.
Area 6 viale Villa Perego: L'ingresso del viale pedonale che porta a Villa Perego all'incrocio con via Sant'Antonio da Padova è caratterizzato dalla presenza di n. 2 cipressi: quello a destra è visibilmente morto e pertanto si propone la sostituzione.
E' stata scelta una pianta di prima grandezza a pronto effetto, in modo da facilitarne l'inserimento, considerando anche la simmetricità del tracciato.
La spesa è di 1.000 euro circa.
L'approvazione definitiva del progetto, il cui costo al lordo di Iva assomma a 65mila euro è stata deliberata il 14 dicembre con documento nr. 171.