Olgiate: Giorgia, 16 mesi, strappata alla vita da una malattia. Straziante ''lettera'' della piccola: aiutate l’Hospice pediatrico Casa Sollievo perché nessun bambino come me debba soffrire

Può un bambino che ha visto la luce da qualche mese avere bisogno delle cure palliative e di un hospice? La risposta è, purtroppo, drammatica: sì.

Un verdetto che si fatica ad accettare e per il quale non ci sono spiegazioni né parole che possano portare consolazione e placare il dolore e il senso di annientamento che travolgono i genitori, i nonni, la famiglia intera, gli amici.

Chi crede trova nella Fede, non senza difficoltà, un aiuto per andare avanti.

Nella chiesa di Olgiate questa mattina si è celebrato il funerale di Giorgia 16 mesi, strappata alla vita da una rarissima malattia che aveva già condannato il suo primo vagito.

"Vorrei potervi dire che Dio aveva bisogno di un angelo in più nel suo Cielo, che Giorgia era troppo buona e brava per restare in un mondo così crudele, che questa malattia così tremenda ha smesso di farla soffrire" ha esordito nella sua omelia don Emanuele, posando gli occhi sulla piccola bara bianca, ai piedi dell'altare "ma non dirò niente di tutto ciò. Queste parole sarebbero inutili e non riuscirebbero a consolare il nostro cuore. Io non so cosa dirvi, non so perché la malattia abbia toccato una bimba così piccola e l'abbia strappata alla vita e al vostro affetto. Ma alcune cose le so e queste vi dirò perché ce le ha dette Gesù. Dio non ci è indifferente, non è distratto e anche lui sta soffrendo con noi. Giorgia è viva, dobbiamo sentirla vicina e presente, possiamo ancora dirle qualcosa, c'è ancora un affetto che ci tiene assieme. Giorgia è un angelo che continua a camminare con noi, è una presenza che teniamo viva nel ricordo".

 

Nel concludere l'omelia il sacerdote, di fronte alla tragedia inconsolabile che ha raccolto in preghiera moltissime persone, ha invitato tutti a riflettere sulle cose per cui vale la pena vivere, su cosa è essenziale spendersi e sull'inutilità di tante situazioni che spesso si rincorrono perdendo tempo ed energie.

Al termine della funzione, è stata data voce alla piccola Giorgia che nel suo tragitto terreno ha incrociato "Vidas", l'associazione di volontariato nata nel 1982 per curare a domicilio i malati terminali e che ha aperto anche la "Casa sollievo bimbi", il primo hospice pediatrico della Lombardia.

 

I palloncini bianchi lanciati in cielo


"Ciao a tutti, grazie per essere venuti a salutarmi per l'ultima volta. Sono nata 16 mesi fa con una malattia rarissima. Il papà e la mamma mi hanno fatto conoscere tanti medici e tutti mi hanno detto purtroppo che per la mia malattia non c'era cura. Una serie di coincidenze mi hanno fatto conoscere il VIDAS, la Casa sollievo bimbi. Fidatevi che lì dentro ci lavorano angeli che aiutano i bambini come me e le loro famiglie prendendosi un po' di dolore dei genitori e alleviando quello di noi piccoli. Rigorosamente con il sorriso sulle labbra. Ed è per questo che vi chiedo di sostenere il loro lavoro facendo una donazione che permetta sempre ai pazienti e alle loro famiglie di essere aiutati. Perché non mi sembra giusto che un bambino come me debba soffrire. Mi raccomando, ci conto. Un saluto a tutti, Giorgia".

PER CHI VOLESSE FARE UNA DONAZIONE IN RICORDO DI GIORGIA

https://insieme.vidas.it/projects/in-ricordo-di-giorgia-corno

 

S.V.
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