Paderno: presentato l'iter per candidare il San Michele nell'Heritage List dell'Unesco


Il viadotto San Michele è stato il protagonista speciale della serata di giovedì che si è tenuta presso la sala consiliare di Cascina Maria a Paderno d'Adda dove rappresentanti di istituzioni comunali, provinciali, regionali, Parco Adda Nord e RFI, Associazioni, professori ed esperti del territorio, cittadini Padernesi e Caluschesi si sono riuniti (alcuni da remoto, altri in presenza) per assistere al convegno dedicato al ponte in ferro battuto e acciaio, costruito in tempo record tra il 1887 e il 1889 che attraversa l'Adda collegando la sponda Bergamasca con quella Lecchese e alla sua presentazione come candidato nella World Heritage List dell'Unesco, insieme ad altri 5 ponti europei:uno in Germania (il ponte di Müngsten) due in Francia, (i viadotti di Garabit e del Viaur) e due in Portogallo (i ponti Maria Pia e Dom Luis I). 

Il sindaco di Calusco Michele Pellegrini, il vicesindaco di Paderno Gianpaolo Villa e il primo cittadino Gianpaolo Torchio


A fare gli onori di casa è stato il primo cittadino Gianpaolo Torchio. "Provo una certa emozione ad avviare questa serata perché si tratta di un progetto di lungo periodo che nasce circa una decina di anni fa. Il Ponte è un pezzo della storia Europea che condividiamo e che porta un valore naturale e storico veramente importante e di valorizzazione del territorio. Al tempo stesso rappresenta una sfida a riconoscerne il valore e a prendercene cura, per noi e per chi ci seguirà". L'invito alla preservazione del manufatto "in piena sicurezza" affinché chiunque possa godere della bellezza della costruzione ingegneristica all'interno del paesaggio unico in cui si inserisce è stato l'impegno che anche la "controparte" Caluschese, nella figura del sindaco, Michele Pellegrini, ha tenuto a sottolineare.


Ha inoltre portato i saluti e il pieno appoggio al percorso di candidatura del Ponte da parte del presidente della provincia di Bergamo, Pasquale Gandolfi, che per motivi personali non è potuto essere presente all'incontro. Contributo che anche la stessa provincia di Lecco, rappresentata dal vice presidente Bruno Crippa, non ha escluso di conferire. "Si tratta di un'opera straordinaria in un contesto eccezionale" ha commentato dicendosi orgoglioso, in quanto anche sindaco del comune di Missaglia, di questo importante passo. 
Anche Ignazio Ravasi, in rappresentanza dell'Ente Parco Adda Nord, ha espresso la vicinanza al progetto e la "disponibilità a dare una mano affinché l'iniziativa vada in porto".

Antonio Maggioni, presidente della Consulta delle Associazioni di Calusco e l'assessore dell'omonimo comune, Silvia Di Fonso


Dopo i saluti istituzionali si è entrati più nei tecnicismi per illustrare i passaggi necessari da "superare" per fare ingresso nell'ambita lista di patrimoni dell'umanità. "È un percorso lungo e ancora più incerto quando si tratta di una candidatura transnazionale - ha spiegato Marco Valle esperto della Fondazione Links, incaricata di produrre la documentazione necessaria alla candidatura di concerto con i referenti stranieri di Germania, Francia e Portogallo - d'altra parte però questo rappresenta una chance per il San Michele, poiché se venisse candidato da solo non avrebbe alcuna possibilità di entrare nell'Heritage List". I colleghi Valle e Silvia Soldano hanno spiegato che è necessario per raggiungere l'obiettivo che ai sei ponti venga riconosciuto il valore "eccezionale universale". In questo tipo di candidatura seriale, tutti e sei i ponti dovranno dimostrare di avere un particolare eccezionale rinvenibile in ciascuno ma che al tempo stesso gli conferisca l'unicità necessaria a "differenziarli"  dagli altri ponti in ferro che sono già all'interno della lista Unesco. I passaggi chiave saranno l'ingresso nella Tentative List mediante la presentazione di un documento univoco per tutti i sei candidati, poi vi sarà una prima selezione nazionale e infine il processo di valutazione della durata di 18 mesi. 

Il vicepresidente della Provincia di Lecco, Bruno Crippa

 

A questo lungo percorso iniziato quattro anni fa nella città tedesca del Nordrreno-Vestfalia, Solingen, nel novembre del 2017 - come ha raccontato nel corso del suo intervento, il vicesindaco padernese, Gianpaolo Villa, che con dedizione sta seguendo l'iter - hanno fatto seguito gli altri due convegni, il secondo nel giugno 2018 in Portogallo e il terzo in Francia a fine 2019. Manca soltanto l'ultimo, quello italiano, che a causa dello scoppio della pandemia è stato posticipato di circa due anni, ed è infatti atteso nella primavera del 2022, a fine aprile. Proprio per questo motivo, "in mancanza di un reale accordo - ha riferito Villa - i Comuni e le Comunità di Comuni hanno firmato un documento, il Memorandum of Understanding, dove vengono richiamati i valori dell'Unesco e le condizioni che ci legano per portare avanti la candidatura".

L'ex sindaco di Paderno e presidente dell'associazione culturale "Habitat"Valter Motta

In conclusione dell'evento si sono presentati l'ex sindaco Valter Motta, presidente dell'associazione Habitat che dal lato padernese supporta tutto l'iter di candidatura del Ponte, presentando la nuova edizione dell'opuscolo "Il viadotto San Michele sull'Adda" sul centenario del ponte rivisto con inserimento di testo in lingua inglese, realizzato soprattutto come "biglietto da visita" per il convegno internazionale in primavera. E "dall'altro" lato, quello Caluschese, Antonio Maggioni in qualità di presidente della Consulta delle Associazioni insieme all'assessore Silvia Di Fonso.

L'artista Andrea Gaspari

L'ultimissimo intervento è stato quello dell'artista padernese Andrea Gaspari, che ha offerto il suo contributo per la realizzazione di un gadget che ricordi il San Michele. In quanto abile lavoratore del legno, con il traforo ha intagliato un "semplice" disegno del Ponte utilizzando piante endemiche del territorio dell'Adda.

 

Federica Fumagalli
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.