Sbaglio o stiamo andando alla deriva?

Ho appreso con enorme sgomento e trepidazione che il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato la nuova RIFORMA SANITARIA, andando in controtendenza con le direttive Ministeriali, che prevedono, almeno a parole, un rilancio della Sanità Pubblica con il rafforzamento delle strutture esistenti, con la riapertura di plessi ospedalieri soppressi e con la rapida assunzione di medici, infermieri e tecnici di laboratorio.
A dire il vero, a Merate, ad esempio, su 7 sportelli adibiti all'accettazione delle prenotazioni per esami e visite specialistiche, ne funziona 1, con accessi prioritari per malati con gravi patologie, ma con rinvii a lunga scadenza, quindi si fa prima a morire, a meno che non ci si rivolga alle strutture private con costi esorbitanti e quindi non alla portata del ceto medio-basso. Una vera lacuna, aggravata da una scelta scellerata di destinare ad hub vaccinale i locali sottostanti nell'Area CAZZANIGA. Siamo sicuri che l'accesso in questa nuova struttura, risulti fruibile, in assenza di ascensori, scale mobili e quant'altro, vista la composizione e l'ubicazione della stessa? E' stato fatto un sopralluogo per verificarne la fruibilità?
Un altro appunto di fondamentale importanza, sempre riferita al ceto medio, riguarda la fruizione dei servizi bancari, dopo la chiusura di molte filiali che, a mio avviso, non fanno altro che allontanare i cittadini dai servizi bancari, che un tempo erano ritenuti di sostegno e di protezione al risparmio ed agli investimenti in ambito familiare.
Ora risulta tutto ridimensionato e con le nuove tecnologie informatiche si corre anche il rischio di incorrere in phishing o altri abusi sulla sicurezza della propria privacy, senza poter consultare direttamente gli operatori preposti a tali incombenze. E' ovvio che gli obiettivi dei vertici bancari ormai mirano ad una riduzione degli sportelli con una forte diminuzione del personale, ma con l'insorgere di finanziarie di ogni ordine e grado, il cittadino comune, il pensionato, il giovane lavoratore, la casalinga ecc...ecc..., perderanno quell'opportunità di dialogare e toccare con mano le loro vitali esigenze, legate alla propria situazione reddituale, alla ricerca di soluzioni più idonee ed opportune, sia per la clientela che per l'Istituto Bancario.
Il troppo...storpia, come diceva qualcuno e se non s'interviene con provvedimenti urgenti, potremmo prevedere anche a breve termine un percorso impercorribile per quelle fasce trainanti per l'intero settore bancario, dai mutui ai prestiti personali che in pratica con l'intermediazione bancaria non risulteranno più accessibili per determinate categorie. Grazie per la Cordialità.
F.sco Mastropaolo
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