Con La Semina si parla dell'India

L'India, nonostante l’impetuosa modernizzazione di questi ultimi vent’anni, è (come disse Alain Daniélou) un museo di storia “nel quale tutte le età dell'umanità coesistono in un eterno presente”. Un museo nel quale i più antichi miti, pur con centinaia di variazioni nel tempo e nello spazio, continuano a vivere nella cultura popolare così come nelle più sof i sticate “dottrine”, dove ciò che noi Occidentali chiameremmo “filosofia” è nel contempo “teologia” e prassi di vita, un vero e proprio “ordinamento sociale”, dove però non v’è né una “Dottrina Ufficiale” né una Chiesa monocratica. Un esempio vivente di questo pluralismo è quello dei sadhu, l’uomo errante che ha abbandonato tutto e vive solo di elemosine, passando di villaggio in villaggio per arrivare in qualche luogo santo, immergersi nelle acque del Gange a Benares, partecipare al Maha Kumbah Mela, che avviene una volta ogni dodici anni in occasione dell’allineamento della Terra con la Luna e il pianeta Giove, dove il fiume Yamuna si congiunge con il Gange (la dea Ganga) nei pressi di Allahabad. Vedremo il come e il perché dell'insieme di queste concezioni, pur nell'estrema varietà che lo caratterizza, rimanda a una Suprema Legge Religiosa (dharma) che obbliga (ma solo per credenza e scelta individuale) a quel sistema di gerarchizzazione tipicamente indù che chiamiamo caste (un termine di origine portoghese dei primi del Cinquecento).

Nicolò Addario è laureato in Economia all'Università Bocconi, ha insegnato Sociologia economica e Storia del pensiero sociologico presso l'Università di Pavia. Dopo aver studiato Sociologia presso la Temple University di Philadelphia (USA), ha partecipato alla fondazione prima della Facoltà di Lettere e filosofia in seguito di quella di Scienza della Comunicazione e dell’Economia dell’Università di Modena e Reggio-Emilia. Ha scritto numerosi saggi su riviste scientifiche e libri, tra cui, recentemente: “Modernità antiliberale. Reazioni romantiche e pensiero politico antisistema nell’Europa di Otto e Novecento”, Mimesis, Milano Sostegno dell’Umanità