Montevecchia: serata letteraria con musica per la presentazione del libro di Tito Saffioti

Nella serata di martedì 14 dicembre si è tenuta presso la casetta bis di Montevecchia la presentazione del libro "Mostri Graziosi e Belli - I nani di corte nella storia e nell'arte", scritto da Tito Saffioti. Lo scrittore calabrese, che da quarantasei anni abita a Montevecchia, ha presentato il suo ultimo volume frutto di un lungo lavoro di ricerca e studio. La figura al centro dell'opera è quella del nano di corte, soggetto presente lungo i secoli presso le corti dei signori e oggetto di burla per gli stessi. L'evento, patrocinato dal Comune di Montevecchia, ha riscosso molto successo e i presenti hanno assistito con particolare interesse alla presentazione di Saffioti.

Durante tutta la serata, fondamentale la presenza del duo Sangineto, composto dal padre Michele, liutaio e musico, e dalla figlia Caterina, che ha deliziato i presenti con una serie di canti, trobadorici e non.
Ad aprire la presentazione è stato il sindaco del paese, Ivan Pendeggia, che ha ringraziato Tito per la sua presenza. "È davvero un piacere per tutta l'amministrazione comunale che questa sera Tito presenti il suo libro alla comunità. Siamo molto contenti delle varie iniziative culturali che si stanno svolgendo in questo periodo" ha affermato il primo cittadino.
A prendere la parola poi, il consigliere della Pro Loco Gian Luigi Vecchi, anch'egli entusiasta dell'iniziativa organizzata. "La nostra associazione si è sempre spesa a favore di iniziative culturali nel nostro paese, che favoriscano l'incontro e la discussione. Per questo dobbiamo ringraziare Tito per la disponibilità, augurandogli di andare avanti a scrivere libri interessanti" ha concluso.

Patrizia Adamoli, Tito Saffioti e Franco Carminati

 

Come ha ricordato Franco Carminati, ex sindaco del paese, Tito rappresenta una figura importante per Montevecchia, che quotidianamente sottolinea l'importanza della scrittura. "In un mondo dove tutti pensano che la scrittura sia ormai quasi superflua, leggere un libro come quello scritto da Saffioti fa capire che chi sa scrivere da un contributo enorme alla comunità. Quando si legge un libro si entra in una sensibilità con l'autore e l'argomento veramente speciale: per questo motivo, valorizzare la scrittura è fondamentale" ha affermato.


Il duo Sangineto

Spazio poi all'autore che ha spiegato brevemente ai presenti la trama dell'opera editoriale appena pubblicata. "Il libro parla dei nani di corte, spesso assunti come buffoni. La loro bassa statura faceva ridere i nostri crudeli antenati: i nani, per questo, venivano acquistati a prezzi incredibilmente alti, specialmente quando erano lillipuziani" ha affermato. "Quello che mi sono chiesto durante questi lunghi anni di studio è perché i signori di corte volessero così tanto avere un nano" ha continuato. "La risposta che mi sono dato è abbastanza semplice: venivano scelti perché il signore, attraverso il loro aspetto fisico considerato al tempo ridicolo, si poteva rinfrancare della propria presunzione. Inoltre, lo sguardo del malocchio veniva in questo modo evitato perché tutti si sarebbero concentrati su questa figura vestita di colori sgargianti" ha continuato. "Queste informazioni sono molto recenti, perché per anni chi si è occupato di questo argomento non è venuto a conoscenza. Io ho avuto la fortuna di conoscere molte persone che mi hanno accompagnato alla scoperta di questo argomento: fra loro Dario Fo'. Quando ho scelto di coltivare questi interessi Dario mi è sempre stato vicino, con consigli e partecipando a molte presentazioni" ha continuato, per poi ricordare ai presenti una serie di aneddoti che lo legano al drammaturgo italiano.

Il consigliere della Proloco Gian Luigi Vecchi e il sindaco Ivan Pendeggia


La serata è continuata con l'attenta analisi di Patrizia Adamoli, ex assessore e psicologa, che ha raccontato quanto questo libro le abbia fatto fare un vero e proprio viaggio nel passato, anche grazie alle diverse opere pittoriche inserite. "Ogni nano viene rappresentato attraverso un'opera realizzata da un pittore: una serie di istantanee dei diversi momenti storici con famiglie del tempo viste con gli occhi dei nani di corte. Ritroviamo in questo modo un innumerevole quantità di nani che vengono rappresentanti con colori molto forti e sempre accompagnati da un cane, una scimmietta e in una posizione che faccia comprendere il fatto che siano oggetto di scherno" ha affermato. Adamoli ha ricordato che spesso i nani non erano solo da compagnia, ma divenivano quasi dei peluche per i signori di corte, che quantificavano la loro ricchezza in base al numero di nani posseduti. "Una delle cose per le quali sono stata grata a Tito è che attraverso la rappresentazione artistica vi è la possibilità di rendere la dignità a queste persone, che spesso non venivano considerate tali" ha continuato, per poi congratularsi con lo scrittore.
A chiudere la serata le parole dello scrittore Tito Saffioti, che ha ringraziato una serie di persone che lo hanno aiutato nella stesura del libro e nelle ricerche, tra cui la moglie che "mi ha sopportato e supportato".
"Ho fatto un lavoro molto duro e lungo per arrivare alla stesura completa di questo libro. Sono partito da alcune immagini di giullari e nani e ho iniziato una serie di ricerche nel lontano 1990" ha affermato, per poi ricordare ai presenti che il suo lavoro "è la cosa più importante della mia vita, subito dopo la mia famiglia".
Tutti i presenti, subito dopo, si sono congratulati con Tito intorno ad un ricco buffet offerto dall'amministrazione comunale.
S.L.F.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.