Cernusco: UPAI interroga sul ricorso al Tar per l'Andegardo

È braccio di ferro tra maggioranza e minoranza su una richiesta di accesso agli atti. Tutto ha avuto inizio con la comunicazione del sindaco Gennaro Toto a inizio dell'ultimo Consiglio comunale, il 29 novembre. Tra le informazioni fornite all'assise, anche l'annuncio del ricorso al TAR presentato dall'azienda Valagussa, attiva nella Località Andegardo, contro la Variante n. 2 del PGT (Piano di Governo del Territorio) adottata dal Consiglio comunale del precedente mandato. Una modifica allo strumento urbanistico che cancella la produzione di bitumi nell'elenco delle attività ammissibili [clicca QUI].


Il giorno successivo, nel pomeriggio, la consigliera di opposizione Samantha Brusadelli ha inviato al Comune la richiesta di ricevere una copia del ricorso. Dopo altri due tentativi (una volta telefonicamente, un'altra per iscritto) di ottenere un positivo riscontro, il 9 dicembre il gruppo Un Passo Avanti Insieme ha messo nero su bianco la cronistoria in un'interrogazione, che verrà discussa nel prossimo Consiglio comunale. I consiglieri di minoranza vogliono sapere le motivazioni del ritardo nella trasmissione del documento richiesto. UPAI vogliono inoltre conoscere dal sindaco come intenda da qui in avanti garantire il diritto all'informazione dei consiglieri comunali in tempi congrui.
 
Nella stessa giornata, successivamente al deposito dell'interrogazione, è arrivata la risposta degli Uffici alla richiesta di accesso agli atti, in cui sarebbe stato enunciato che il diritto/dovere dei consiglieri ad essere informati sui documenti in possesso dell'amministrazione pubblica resterebbe congelato fino a quando non verrebbero assunte delle deliberazioni da parte della Giunta sul ricorso al TAR.
 
Una risposta che non soddisfa l'opposizione consiliare. "Per come è formulata questa risposta, non la ritengo ricevibile - stronca il capogruppo di UPAI, Gabriele Gavazzi, contattato telefonicamente - Non stiamo chiedendo il parere di una Commissione o comunque un aggiornamento sul dibattito in corso all'interno della maggioranza o della Giunta. Stiamo chiedendo di poter disporre di un atto di cui l'amministrazione è in possesso. È un nostro diritto sancito dal TUEL [Testo Unico degli Enti Locali, ndr] all'articolo 43 e a scendere dal Regolamento del Consiglio comunale all'articolo 44. Siamo al limite dello sgarbo, forse una ripicca per i nostri interventi in aula nell'ultima seduta".
 
Cerchiamo allora di comprendere le ragioni del temporaneo diniego leggendo il TUEL, che specifica che le informazioni che possono essere richieste dai consiglieri sono quelle "utili all'espletamento del mandato". Forse gli Uffici hanno interpretato in senso restrittivo questa condizione, non essendoci stati ancora degli atti del Comune conseguenti al ricorso al TAR, abbiamo domandato a Gavazzi. "Ma io come consigliere potrei chiedere un parere ad un professionista per espletare al meglio il mio mandato. Oppure, se costretto a firmare un accordo di riservatezza, potrei comunque approfondire per conto mio il contenuto dell'atto richiesto, farmi un'idea su di esso ed elaborare per tempo una mia valutazione sul caso in questione. La risposta degli Uffici ad ogni modo non fornisce alcuna motivazione su tale diniego". Rifiuto di cui non si conosce la precisa data di scadenza. L'accesso agli atti sembrerebbe ritardato a data da destinarsi, nonostante i confini del diritto di accesso dei consiglieri comunali - in ragione del particolare compito da loro espletato e della facoltà di esprimere un giudizio consapevole sulle questioni di competenza della stessa amministrazione - siano normativamente più ampi del comune cittadino.

CLICCA QUI per l'interrogazione
M.P.
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