La Valletta: per la sesta volta al Lissolo si ripete la magia de ''La Notte dei lumini''
Ampia partecipazione e dunque grande successo per la sesta edizione de “La notte dei lumini”, la meglio riuscita secondo gli organizzatori. La Località Lissolo di La Valletta Brianza è stata di richiamo per tanti bambini e per le loro famiglie, nel pomeriggio (e a seguire) di sabato 11 dicembre.
Dopo un anno di stop a causa della pandemia, il freddo non ha frenato la voglia di immergersi in un appuntamento che è fedele alle tradizioni ed alle usanze di una volta.Un passato da tramandare per non essere consegnato alla storia. E così lungo il sentiero dei proverbi dialettali, ideato nel 2015 da un gruppo di volontari del Lissolo, con la neve ai bordi della strada, poggiata sui muretti o sull’erba a rendere l’atmosfera ancora più magica, circa 1000 lumini hanno acceso con le loro fiammelle i cuori dei più piccoli. A loro sono state consegnate delle grosse candele.
L’affascinante cammino fino al Pian dei Pini, passando per alcune corti del posto, è stato accompagnato dal suono dei firlinfeu del gruppo folkloristico di Valgreghentino “I Picétt del Grenta”. In capo alla comitiva si sono lasciati accarezzare dai bimbi due docili asinelli, appartenenti ad una azienda agricola di Malnido che ha aperto il caseificio al Lissolo poco più di un anno fa.Il momento clou è arrivato quando si è raggiunto il pianale. Lì a temprare le persone era stato acceso un falò e delle stufe pirolitiche, già pronte per l’evento dell’anno scorso poi annullato. Per tutti un ricco buffet da assaggiare e per i più grandi anche il vin brulè. Infine l’estrazione dei numeri vincenti della sottoscrizione a premi, resa possibile grazie alla disponibilità di molte attività commerciali di La Valletta Brianza e dintorni.
Pienamente soddisfatto uno dei principali artefici dell’iniziativa, l’artigiano Giuseppe Palamini: “È bello vedere ricreato questo momento di condivisione. Viviamo in una società troppo individualista che ha dimenticato la bellezza dello stare insieme. Quello che ci siamo prefissati fin dall’inizio è di rianimare questo posto, invertire la rotta dello spopolamento con azioni concrete e il contributo di chiunque voglia darsi da fare, e rendere questa zona un luogo dove mettere radici o aprire un’attività commerciale".Forte del riscontro positivo della gente alle svariate iniziative organizzate in questi sei anni, molte delle quali hanno valorizzato l’aspetto della manualità, il gruppo sta ragionando di costituirsi in un’associazione, anche per istituzionalizzare il rapporto proficuo con l’amministrazione comunale (di recenti sono stati installati due lampioni e una fontanella al Lissolo, ndr) o il dialogo con altri Enti come il Parco di Montevecchia e Valle del Curone.
M.P.