Comodamente sedute/24: il cioccolato resiliente e la capacità di adattamento
Io amo il cioccolato.
Più di ogni altro dolce in assoluto proprio, e non vedevo l’ora di postare una ricetta per poterlo celebrare.
Per oggi ho scelto dei biscotti deliziosi che ho preparato questa settimana e che sono stati veramente apprezzati, i chocolate crinkles, biscotti “screpolati” a base di cioccolato fondente croccanti fuori e soffici dentro.
• 60 g Burro
• 225 g Cioccolato fondente
• 100 g Zucchero
• 2 Uova medie
• 1 bustina Vanillina
• 225 g Farina 00
• 1 pizzico Sale
• 1 cucchiaino Lievito in polvere per dolci
• q.b. Zucchero semolato per la copertura
• q.b. Zucchero a velo per la copertura
Procedimento
Sciogliete il burro con il cioccolato nel microonde. A parte montate le uova con lo zucchero, aggiungete la farina setacciata, il sale, la vanillina e il composto di burro e cioccolato mescolando fino a che gli ingredienti non si saranno amalgamati. Otterrete un impasto piuttosto morbido ma consistente. Coprite la ciotola con una pellicola e lasciate riposare in frigo per almeno un paio d’ore. Trascorso il tempo di riposo, riprendete l’impasto e predisponete due ciotoline: in una metterete lo zucchero semolato, nell’altra lo zucchero a velo. Prendete una piccola quantità di impasto grande come una noce, formate delle palline, che passerete prima nello zucchero semolato, pressando leggermente per far aderire lo zucchero, e poi nello zucchero a velo, coprendole con uno strato abbondante (servirà per ottenere l’effetto “crepato”). Infornate in forno già caldo a 170° per 10 minuti. Non superate il tempo indicato, perché l’interno deve rimanere morbido. Buonissimi anche tiepidi!
Sapete che il cioccolato è uno dei cibi più amati al mondo?Il suo nome deriva dall’unione della parola in lingua maya chocol (caldo) con la radice della parola acqua (atl): chocolatl.
Non so se ci avete mai fatto caso, ma mangiando un pezzetto di cioccolato migliora l’umore
“perché questo alimento stimola il rilascio di endorfine che generano proprio una sensazione di piacere e favoriscono il benessere dell’organismo in quanto aumentano livelli di serotonina”.
Mentre scioglievo il pezzetto di cioccolato che avevo preparato per la mia ricetta, pensavo a quanto questo alimento non opponesse alcuna resistenza al cambiamento, anzi sembrava intuire in qualche modo che ciò lo avrebbe portato a realizzare qualcosa di speciale.
Questa qualità del cioccolato mi ha fatto pensare a una parola che mi è molto cara:
Resilienza
La resilienza è la capacità di un sistema di adattarsi al cambiamento.
Sono resilienti coloro che riescono, nonostante le condizioni ostili, ad affrontare in maniera efficace il dolore o il fallimento, non solo accettandoli, ma traendone da essi una nuova spinta per affrontare le avversità, vedendo il cambiamento come una sfida e un’opportunità e non una minaccia.
La resilienza non è la resistenza.
Resistere significa opporsi al cambiamento con rabbia, determinazione e anche lacrime. Essere resilienti invece significa far fronte a eventi estenuanti o sconvolgenti accettando che questo ci porterà a intraprendere nuove strade, a dare vita a qualcosa di profondamente diverso da ciò che abbiamo vissuto fino ad ora, né migliore, né peggiore, ma diverso.
Non si tratta di passare attraverso il dolore, ma di lasciare che il dolore ci attraversi.
Se il cioccolato non avesse accettato di lasciarsi attraversare dal calore per sciogliersi e permettere di preparare dei buonissimi biscotti, sarebbe rimasto certamente un buon pezzo di cioccolato ma niente di più.
La strada della resilienza è lunga e richiede tempo e pazienza prima di lasciarci intravedere dove condurrà.
Ma a volte non è tanto la meta che conta quanto il viaggio che percorriamo per raggiungerla e soprattutto in che modo ci attrezziamo per affrontare quel viaggio.
Io stavo bene quando ero un buon pezzo di cioccolato e mai avrei pensato di dovermi sciogliere, non ne sentivo il bisogno perché ero felice così. Ma quando gli eventi accadono senza chiederci il permesso, possiamo reagire in due modi: resistere a prescindere, solo per esprimere tutta la nostra rabbia e la nostra delusione, oppure essere resilienti, adattandoci al cambiamento e credendo fortemente che porterà verso nuove strade che ci consentiranno di tirare fuori la nostra parte migliore, senza il timore di perderci.
«Hanno cercato di seppellirmi,
ma non sapevano che io sono un seme»
Proverbio messicano
Vi auguro una serena domenica e se questo articolo vi è piaciuto vi aspetto nel mio blog www.comodamentesedute.com per leggerne altri, a me farebbe molto piacere.
Più di ogni altro dolce in assoluto proprio, e non vedevo l’ora di postare una ricetta per poterlo celebrare.
Per oggi ho scelto dei biscotti deliziosi che ho preparato questa settimana e che sono stati veramente apprezzati, i chocolate crinkles, biscotti “screpolati” a base di cioccolato fondente croccanti fuori e soffici dentro.
Se volete cimentarvi ecco la ricetta per realizzarli,e siccome l’impasto deve stare in frigo almeno un paio d’ore, vi consiglio di cominciare subito.
CHOCOLATE CRINKLES
Ingredienti• 60 g Burro
• 225 g Cioccolato fondente
• 100 g Zucchero
• 2 Uova medie
• 1 bustina Vanillina
• 225 g Farina 00
• 1 pizzico Sale
• 1 cucchiaino Lievito in polvere per dolci
• q.b. Zucchero semolato per la copertura
• q.b. Zucchero a velo per la copertura
Procedimento
Sciogliete il burro con il cioccolato nel microonde. A parte montate le uova con lo zucchero, aggiungete la farina setacciata, il sale, la vanillina e il composto di burro e cioccolato mescolando fino a che gli ingredienti non si saranno amalgamati. Otterrete un impasto piuttosto morbido ma consistente. Coprite la ciotola con una pellicola e lasciate riposare in frigo per almeno un paio d’ore. Trascorso il tempo di riposo, riprendete l’impasto e predisponete due ciotoline: in una metterete lo zucchero semolato, nell’altra lo zucchero a velo. Prendete una piccola quantità di impasto grande come una noce, formate delle palline, che passerete prima nello zucchero semolato, pressando leggermente per far aderire lo zucchero, e poi nello zucchero a velo, coprendole con uno strato abbondante (servirà per ottenere l’effetto “crepato”). Infornate in forno già caldo a 170° per 10 minuti. Non superate il tempo indicato, perché l’interno deve rimanere morbido. Buonissimi anche tiepidi!
Giovanna Biollo
Non so se ci avete mai fatto caso, ma mangiando un pezzetto di cioccolato migliora l’umore
“perché questo alimento stimola il rilascio di endorfine che generano proprio una sensazione di piacere e favoriscono il benessere dell’organismo in quanto aumentano livelli di serotonina”.
Mentre scioglievo il pezzetto di cioccolato che avevo preparato per la mia ricetta, pensavo a quanto questo alimento non opponesse alcuna resistenza al cambiamento, anzi sembrava intuire in qualche modo che ciò lo avrebbe portato a realizzare qualcosa di speciale.
Questa qualità del cioccolato mi ha fatto pensare a una parola che mi è molto cara:
Resilienza
La resilienza è la capacità di un sistema di adattarsi al cambiamento.
Sono resilienti coloro che riescono, nonostante le condizioni ostili, ad affrontare in maniera efficace il dolore o il fallimento, non solo accettandoli, ma traendone da essi una nuova spinta per affrontare le avversità, vedendo il cambiamento come una sfida e un’opportunità e non una minaccia.
La resilienza non è la resistenza.
Resistere significa opporsi al cambiamento con rabbia, determinazione e anche lacrime. Essere resilienti invece significa far fronte a eventi estenuanti o sconvolgenti accettando che questo ci porterà a intraprendere nuove strade, a dare vita a qualcosa di profondamente diverso da ciò che abbiamo vissuto fino ad ora, né migliore, né peggiore, ma diverso.
Non si tratta di passare attraverso il dolore, ma di lasciare che il dolore ci attraversi.
Se il cioccolato non avesse accettato di lasciarsi attraversare dal calore per sciogliersi e permettere di preparare dei buonissimi biscotti, sarebbe rimasto certamente un buon pezzo di cioccolato ma niente di più.
La strada della resilienza è lunga e richiede tempo e pazienza prima di lasciarci intravedere dove condurrà.
Ma a volte non è tanto la meta che conta quanto il viaggio che percorriamo per raggiungerla e soprattutto in che modo ci attrezziamo per affrontare quel viaggio.
Io stavo bene quando ero un buon pezzo di cioccolato e mai avrei pensato di dovermi sciogliere, non ne sentivo il bisogno perché ero felice così. Ma quando gli eventi accadono senza chiederci il permesso, possiamo reagire in due modi: resistere a prescindere, solo per esprimere tutta la nostra rabbia e la nostra delusione, oppure essere resilienti, adattandoci al cambiamento e credendo fortemente che porterà verso nuove strade che ci consentiranno di tirare fuori la nostra parte migliore, senza il timore di perderci.
«Hanno cercato di seppellirmi,
ma non sapevano che io sono un seme»
Proverbio messicano
Vi auguro una serena domenica e se questo articolo vi è piaciuto vi aspetto nel mio blog www.comodamentesedute.com per leggerne altri, a me farebbe molto piacere.
Rubrica a cura di Giovanna Fumagalli Biollo