Retesalute, Panzeri: il nostro metodo di copertura del debito pro quota sarà d’esempio. Infatti ancora nessuno l’ha imitato
Daniele Villa e Alessandra Hofmann, presidenti delle conferenze sindaci di meratese
e casatese e il primo cittadino di Casatenovo, Filippo Galbiati
Chi ha seguito l'intera vicenda però ha preso a sbandare. E sì perché a luglio l'Assemblea dei soci di Retesalute, presieduta proprio da Massimo Augusto Panzeri aveva adottato il metodo di riparto della copertura del debito proposto dal Collegio dei liquidatori, essenziale per riportare in bonis, cioè in attività normale l'azienda speciale pubblica. Dunque perché a distanza di quattro mesi la maggioranza di Merate ha cambiato idea?
Perché, sempre secondo il signor Sindaco, il metodo pro quota è quello corretto, a luglio il particolare era sfuggito e peraltro il piano era stato solo adottato non approvato. A novembre, evidentemente, qualcuno della stretta cerchia sindacale ha suggerito di operare diversamente. Tesi sostenuta anche dall'assessore al bilancio Alfredo Casaletto. Panzeri aveva esposto due convinzioni: 1) la differenza la tirerà fuori qualcun altro (detto così, quasi si fosse tra amici al bar); 2) quando tireremo la riga - ariecco - vedremo quanti comuni avranno seguito la linea dei Liquidatori e quanti la nostra.
Ebbene, mancando all'appello soltanto Cassago e Olgiate Molgora la cui posizione contro la liquidazione è arcinota, nessuno altro comune, diconsi nessuno, Alessandra Hofmann di Monticello, candidata alla presidenza della provincia per il centrodestra e la stessa Provincia di Lecco ha seguito la linea di Merate. Un flop clamoroso, un buco tragico dentro cui, davvero, stavolta è finito il prestigio della città, come aveva vaticinato Paolo Strina anni addietro: il meratese con un buco al centro, Merate.
Duri i commenti raccolti tra i sindaci: Filippo Galbiati si è limitato a scuotere virtualmente la testa, Stefano Motta ha declinato l'irresponsabilità di chi non agisce come indicato dai liquidatori.
Stefano Motta, sindaco di Calco e Ciro D'Aries, presidente del collegio dei liquidatori
Ora, non è che la maggioranza perché tale abbia sempre ragione. Ma Merate doveva dichiarare subito a luglio l'indisponibilità a versare una quota superiore alla percentuale di partecipazione nell'ASP. Così facendo si è ancora più isolata rispetto agli altri comuni-soci.
E ha lasciato un buco che qualcuno dovrà saldare. Ma a questo punto è lecito domandarsi: "PiùProspettiva", il gruppo di maggioranza Lega-Forza Italia, a che gioco sta giocando?