A Giovanni il generoso col portafogli altrui

Rispondo, malgrado forse non sarebbe il mio campo, al simpatico Giovanni che evidentemente ignora non solo l'esistenza dei contribuenti autonomi disagiati con un reddito >75k come me, ma ignora che la mia fattispecie contribuisce in modo diretto per buona parte della quota spesa al diritto ad un istruzione scolastica decente (che nel mio caso e' stata abbastanza approfondita da permettermi di comprendere le voci di bilancio che il governo ogni anno pubblica sul sito del MEF, da cui traggo le mie riflessioni e da cui risulta che i contribuenti nella fascia 55-300k euro anno contribuiscono, con la loro irpef, al 63,4% del gettito fiscale da lavoro pur rappresentando meno del 11% totale dei contribuenti attivi). I dati li trova sul sito del MEF oltre che, per semplificarle la vita, googlando in trenta secondi "chi paga cosa in italia". Scoprirà che in Lombardia i primi 30 contribuenti pagano il 9% di tutte le tasse oltre che, magari lo sa di suo, l'Irpef di un impiegato medio vale un decimo di quella di un autonomo da 75k euro. Si informi, magari capisce.

Io se posso non mi definirei disagiato economicamente: preferisco vacca da mungere, preda facile o, se preferisce, "pantalone": si perché quando in italia si dice "paga pantalone" non è all'impiegato da 27k lordi che ci si riferisce, nemmeno al prepensionato e nemmeno a quella nutritissima marea di persone senza possibilità di contribuire ma a chi, come me, si può godere i suoi 4000 euro al mese dopo averne donati altrettanto alla collettività. Tutti i mesi. Prelevati alla fonte o conguagliati con puntualità svizzera.

Per fare un autonomo a 75k (in quanto a tasse) servono 19 apprendisti: se lo ignora vuol dire che è poco avveduto, se finge di non saperlo significa che...

Grazie ai miei >75k euro di reddito e di quelli come me (di cui, a scanso, una 30ina scarsa finiscono proprio nelle casse dello stato ogni anno sotto forma di irpef) i meno abbienti già possono beneficiare di un sacco di prestazioni gratuite (sanitarie e scolastiche) che, nel caso di noi ricconi sfondati da 4000 euro al mese, dobbiamo pagare di tasca propria.

Il signor Giovanni conclude che "sono 250 euro una tantum": se permette per fare quei 250 euro netti per aiutarla a pagare le bollette ho sgobbato come un mulo in officina, magari non si offenda ma le investo volentieri sull'università del mio terzo figlio che si chiama proprio come Lei al fine di (sperabilmente) evitare un giorno lui si trovi a scrivere alla posta di un giornale online locale dimostrando scarsa conoscenza di matematica, finanza e, pure, educazione e rispetto del lavoro e del sudore altrui. Oppure me li faccio in ostriche e Champagne alla facciazza sua: non le bastano gli altri 30.000? No? Pazienza.

Una buona serata a Lei.

Antonio
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.