Riflessioni di fine autunno

Gentile Direttore.

Il 30 novembre ultimo scorso è stata approvata con 48 voti favorevoli e 26 contrari la Legge sanitaria della Regione Lombardia griffata Letizia Maria Bricchetto Arnaboldi dei Moratti di Milano. Praticamente la fotocopia licenziata il 27 ottobre dalla commissione sanitaria: sedici giorni di discussioni, centinaia di emendamenti della minoranza bocciati, convocazioni domenicali "bucate" per l'assenza di esponenti di Lega, FI, FDI, consiglieri dei M5S cacciati dall'aula e identificati dalla Digos; tutto questo per modificare la Legge Maroni del 2015, lo stesso attualmente siede nel CDA del Gruppo San Donato.

Il Dott. Vittorio Agnoletto presidente di "dica 32", organizzazione creata per supportare le vittime dei disastri sanitari e per informare i malcapitati dei loro diritti, ha dichiarato: "il 30 novembre abbiamo assistito al funerale della sanità pubblica", il Prof. Mauro Caldiroli di Medicina Democratica ha scoperto un codicillo nella Legge che prevede l'apertura ai privati delle case di comunità, ospedali di comunità, assistenza domiciliare.

La funzione della sanità pubblica è relativa alla prevenzione e cura, la funzione della sanità privata esclusivamente al profitto, ciò non ostante il 40% del bilancio della sanità è stato stanziato ai privati. Il risultato si vede senza occhiali: mesi o anni di attesa per una visita specialistica nelle strutture pubbliche, confusione di ruoli fra ATS e ASST che fungono da poltronificio per portaborse e trombati alle elezioni, argomenti di impossibile comprensione per i due figuranti leghisti citati da Pepito Sbazzeguti. I have a dream, che alle prossime elezioni cambi tutto!

Ma il "cialtronificio" della destra di Governo non si limita alla sanità, i trasporti ferroviari da tempi immemorabili sono gestiti dai leghisti, ritardi di arrivi e partenze completamente fuori controllo, treni nuovi che trascorrono più tempo in officina che sui binari, manutenzione inesistente.

Sarà interessante valutare il livello di masochismo dei pendolari di destra che emergerà alle prossime elezioni regionali.

Grazie per l'attenzione,

Fulvio Magni
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