Calusco: il ponte per noi commercianti è vita

Sono un commerciante di Calusco d'Adda, rovinato prima dal fermo del ponte San Michele e poi dal continuo apri e chiudi imposto dai vari DPCM Covid.
Per noi commercianti il ponte è vita. Se non ci fosse un collegamento stradale saremmo tagliati fuori dal circuito commerciale interprovinciale. Il 2030 non è poi così lontano e i fondi del PNRR vanno utilizzati con tempi precisi. Quindi che si cerchi di non fare come al solito con i comitati del no a tutto a prescindere. Peraltro leggendo qua e là mi par di capire che molti di quelli che protestavano per la chiusura del ponte per lavori che di fatto ne hanno allungato la vita utile siano gli stessi che ora non vogliono il nuovo ponte o i nuovi ponti. Massimo rispetto per le idee di tutti ma si tenga conto delle esigenze dei pendolari e di chi, come me, vive di commercio e da posti di lavoro.
Vanno rispettate le esigenze di tutti.
Guido C.
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