Osnago: in consulta Istruzione l'assessore Ascari espone il Piano di Diritto allo Studio

Si è tenuta venerdì sera in diretta streaming la Consulta per l'istruzione primaria del comune di Osnago nonostante non vi fosse stato nessun aggiornamento per i cittadini del cambio repentino di programma visto che sulla pagina istituzionale fino alle 21 (ora di inizio della seduta) vi era ancora pubblicata la locandina con indicato che l'evento si sarebbe dovuto svolgere presso la sala consiliare nel Centro Civico S. Prinetti.

 

Il tema è stato la presentazione, in maniera semplificata del Piano di Diritto allo Studio, che come spiegato dall'assessore Tullia Ascari, relatrice dell'incontro, questo verrà poi reso nel dettaglio al prossimo consiglio comunale.

È ormai un dato di fatto che la situazione pandemica abbia portato a una riorganizzazione di tutti i comparti scolastici: mensa, trasporto scolastico, piedibus, ecc. Con tutto quello che ne concerne, ossia sanificazione continua, ridefinizione degli spazi, aumento del personale, tracciamento e scaglionamento degli ingressi.

 

Per quanto riguarda la popolazione scolastica il numero dei bambini osnaghesi all'infanzia e alla scuola primaria è rimasto pressoché invariato. Negli ultimi quattro anni, invece, si è registrato un declino numerico costante degli studenti residenti alla scuola secondaria di primo grado. Da 133 (2014/15) a 96 (2021/22). Le ragioni, ha argomentato Ascari, sarebbero certo demografiche ma l'ipotesi è anche che la scelta sia ricaduta su altre scuole medie del territorio. Altro dato molto importante che non viene evidenziato nel grafico è che quasi il 50% della popolazione scolastica è composto da studenti di origine straniera. Questo costituisce una grande sfida all'inclusione che ricade sia sulla scuola sia sul settore di assistenza sociale.

 

L'assessore Tullia Ascari

Anche quest'anno è stata rinnovata la convenzione con la scuola dell'Infanzia e come previsto viene erogato il 25% delle spese a consuntivo. Così come il Protocollo d'Intesa con il Comprensivo che visto il calo degli alunni costerà un po' meno al comune, circa 19.000 euro (facendo i calcoli sono circa 66 euro pro capite per 292 alunni residenti).

 

Salgono anche i costi dell'assistenza educativa scolastica, quest'anno si è passati da 16 a 22 alunni che ne necessitano distribuiti in maniera abbastanza equilibrata tra primaria e medie. La cifra notevole (184.051 euro) è frutto non solo di un aumento di destinatari ma anche di un aumento di costi di organizzazione. A questo si aggiunge un problema importante: la carenza di educatori. La scuola deve sopperire a questa mancanza, e a farlo sono ad esempio le MAD (Messe A Disposizione), anche se formalmente un insegnante non potrebbe sostituire un educatore soprattutto quando si tratta di casi gravi.

 

Sulla refezione scolastica l'aumento dei costi è da attribuirsi sostanzialmente all'ingresso delle nuove normative anti-pandemiche, quindi la sanificazione, la doppia turnazione e il personale di sorveglianza. Il distanziamento è garantito con il fatto che 4 classi mangiano al primo turno e 6 al secondo per un totale di 188 alunni. Sulle tariffe, la maggior parte paga la tariffa piena, infatti una delle richieste pervenute in consulta è stata proprio la modifica delle fasce Isee che son ben 18, troppe. L'assessore Ascari ha comunicato che è prerogativa dell'Amministrazione modificarle e che sono consapevoli del numero elevato e di criteri che tengono contro in gran parte della numerosità del nucleo famigliare. Un tentativo era stato fatto ma poi ci si era resi conto che il risultato non era equilibrato e quindi anche a causa di una carenza di personale negli uffici comunali la decisione è stata quella di posticipare la questione "fasce Isee" alla prossima primavera. Un'osservazione che è stata sollevata nel corso della discussione dal consigliere di minoranza Riva Marco è stata in merito alla qualità della mensa. Il consigliere ha riportato che alcuni genitori si sarebbero lamentati circa il condimento dei piatti (es. con grana anche se non richiesto). Ascari ha risposto di non aver ricevuto nessuna segnalazione ma che farà presente la lamentela alla Commissione mensa.

Trasporti. Anche qui c'è stato un aumento dei costi, ma sono stati in parte assorbiti con l'utilizzo dei fondi speciali per il Covid. È stato introdotto un servizio di sorveglianza che si sta rivelando veramente essenziale anche a fronte di alcune criticità da attribuire a comportamenti non consoni da parte di alcuni ragazzi che si verificano sui bus. Il servizio Piedibus continua a funzionare molto bene con oltre 40 volontari attivi che garantiscono il servizio sia all'andata che al ritorno su 3 linee per un totale di 134 bambini (65% della popolazione scolastica).

 

Sono ripartiti, anche se con qualche ritardo, i Servizi di Conciliazione. Si tratta del servizio pre-scuola (ingresso anticipato alle 7.30), di sorveglianza mensa del mercoledì, e il doposcuola (con educatori professionisti). La mancanza di dati precisi sul numero di bambini e le tariffe degli educatori è stato in gran parte, ha spiegato Ascari, la causa del ritardo. Nonostante questo si è deciso di far partire comunque un servizio nonostante ci fossero solo 3 iscritti per aiutare le famiglie, con un esborso notevole da parte del comune.

Da novembre 2021 è ripartito il servizio di doposcuola in collaborazione con l'associazione "il Pellicano ODV" rivolto in particolare ai bambini della Primaria, che si trovano in una situazione di svantaggio socio-culturale e che hanno in particolare grossi difficoltà nell'apprendimento della lingua italiana. E infine il progetto di rete "Aiutiamoci Educando" tra il comune di Osnago e Lomagna. In questa iniziativa rientrano svariati progetti che mirano tutti al fine dell'inclusione. Ad Osnago il laboratorio che verrà implementato sarà quello teatrale.

 

Al termine della presentazione si è lasciato spazio alla discussione dove i rappresentanti delle varie classi della primaria e delle medie hanno riferito ad Ascari eventuali osservazioni.

F.Fu.
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