Merate: 62mila euro alle associazioni del sociale. Un ingresso e una cancellazione

Ammonta a 61.950 euro (contro i quasi 44.400 euro del 2020) il contributo che l'amministrazione di Merate erogherà alle associazioni iscritte al registro comunale socio-assistenziale e sanitario.
Se ne è discusso nel corso della commissione servizi alla persona presieduta da Greta Ghezzi, con l'illustrazione dell'assessore alla partita Franca Maggioni.



L'assessore Franca Maggioni e il presidente della commissione Greta Ghezzi

Sono 27 i sodalizi iscritti all'albo di cui 4 hanno manifestato l'intenzione di rinunciare al contributo. Si tratta di Avis, Avo, Granello e Unitalsi). Si è deciso di dare a tutti un contributo anche a chi, causa limitazioni dovute al covid, ha potuto fare poco delle attività ordinarie.
Si è passati dunque da una elargizione minima di 300 euro alle associazioni con bilancio in attivo, ai 500 euro per chi si presentava invece in passivo per arrivare a un sostegno più importante in virtù di quanto realizzato.



E così, ad esempio, gli Amis di pumpier sono passati da 2500 a 3500 euro per l'aiuto prestato come servizio all'hub vaccinale e presso la mensa scolastica dove hanno messo a disposizione i tavoli per allestire i nuovi spazi. Sono state destinatarie di somme anche importanti le Caritas cittadine che hanno visto un incremento dell'utenza e dei bisogni proprio a causa dei disagi ulteriori creati dalla pandemia, specie alle categorie già fragili e in difficoltà. 1250 euro in più sono andati alla Fabio Sassi che ha avuto una contrazione delle donazioni così come dei rimborsi per i ricoveri. 1000 euro aggiuntivi anche a Volontariamente che, pur avendo ridotto le attività, ha prestato aiuto per l'apertura dei centri e la sanificazione. 2500 euro sia per la Croce Bianca che per la Croce Rossa per tutto il lavoro svolto e per le maggiori spese per pulizia dei mezzi, dispositivi di protezione, ecc.
Concorde la posizione del consigliere di CambiaMerate Patrizia Riva sul grande lavoro svolto dalle associazioni di questo settore e sulla necessità di dare loro un sostegno.
La commissione ha poi preso atto e accettato la richiesta di iscrizione di una nuova realtà, già operante dal 2017 in città ma non ancora registrata all'albo. Si tratta de “La seconda tunica”, sodalizio che si occupa di aiutare chi è in difficoltà economica e lavorativa offrendo però anche una opportunità di ripartenza, senza dunque fermarsi al mero assistenzialismo materiale.
E' stata infine cancellata dal registro, in quanto ha cambiato sede legale, l'associazione Mehala che si occupa di adozioni.
La seduta si è chiusa attorno alle 18.30.
S.V.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.