Paderno: 500mila € per il diritto allo studio. Triplicati i costi per il sociale in pochi anni

Altro punto rilevante del consiglio comunale di Paderno è stata l'approvazione del Piano di Diritto allo Studio - trattato nelle voci principali del corposo documento dal vicesindaco Gianpaolo Villa. 
Quest'anno per la prima volta sono stati investiti circa 500.000 euro per il diritto allo studio. "Un impegno enorme" ha dichiarato Villa se lo si confronta con l'investimento del 2020, che era stato di 423 mila euro e quello che si prospetta essere nel 2022, di circa 400mila.

Innanzitutto un quadro sulla popolazione scolastica: su tre scuole sono 318 gli alunni padernesi e 60 i "forestieri". Un dato in leggero calo rispetto al 2020. Se i numeri dell'infanzia sono rimasti pressoché invariati, si è registrato invece un calo di 18 bambini alla primaria di via Ghandi dovuto a un divario tra i soggetti "in uscita" che non sono stati compensati dai "nuovi arrivati".
Si è passati al tema trasporto scolastico. Il dato significativo e che ha contribuito ad un incremento dei costi è stata la necessità, tutt'ora in vigore, di introdurre il servizio di sanificazione su tutti e 3 gli autobus, di cui uno di proprietà del comune. "Lo facciamo finché dura lo stato di emergenza - ha spiegato Villa - per il periodo da settembre a dicembre abbiamo speso 6.670 euro, se l'emergenza verrà estesa fino a giugno saranno altri 9.000 euro". 66.000 euro è il totale per l'appalto dei due bus, e 6.300 per quello di proprietà. 27.500 euro è invece l'entrata dal costo delle tariffe che pagano gli utenti (13 euro al mese per la scuola dell'infanzia e 36 euro per le medie).

"Spendiamo un pochino meno nella refezione - ha proseguito l'assessore - per il calo di qualche alunno (da 289 a 263)."
Il servizio Piedibus, che conta 3 linee, ha risentito di un leggero calo di volontari, mentre il numero di bambini che ne usufruiscono è rimasto più o meno lo stesso (da 62 a 58). La diminuzione numerica più importante è stata riscontrata nel servizio di "pre-ingresso" che da 23 alunni è sceso a 6. Un motivo del calo potrebbe essere che per via delle normative covid il pre-scuola si svolge nella palestra e quindi è risultato essere meno attrattivo, ha argomentato Villa. 

Sono "esplosi" invece i costi sul sociale. Il numero di bambini che il comune ha in carico in quanto necessitano di assistenza per disabilità o DSA è salito a 9 e dunque è lievitato il costo degli educatori da pagare in funzione alle ore che svolgono, da 6 fino a 15 settimanali. Pochi anni fa la spesa era di circa 30.000, euro per l'anno scolastico 2021/22 è invece di 89 mila, quasi il triplo. Ai quali si sommano 17.000 per il trasporto.

 

Da sinistra il consigliere di minoranza Carlo Zucchi, gli assessori Antonio Besana e valentino Casiraghi

Su questo punto infatti è nata qualche osservazione e richiesta di chiarimento da parte del consigliere di minoranza, Carlo Zucchi, soprattutto in merito a cosa sia dovuto l'aumento. Il vicesindaco Villa ha ribadito che l'aumento dei costi si spiega con l'aumento delle ore richieste per gli educatori. 
Ha fornito un'aggiunta l'assessore Barbara Riva spiegando innanzitutto che il comune interviene con l'educatore laddove la scuola in possesso di certificato del bambino lo richiede. "Non credo sia un fenomeno legato soltanto alla nostra situazione come comune, ma più generazionale  - ha affermato Riva - si cerca di intervenire tempestivamente e sempre prima i bambini vengono mandati per approfondimenti e diagnosi. Prima si agisce, prima migliorano le prospettive". Infine l'altro aspetto è che potrebbero esserci state delle variazioni sulle tariffe dei professionisti. 

Dal punto di vista degli investimenti, quello più ingente ha riguardato la scuola dell'Infanzia, dove un intervento alle tubature dell'acqua è costato 44mila euro. Poi 6.000 (di contributo statale) con cui si sono acquistati 4 gazebo fissi per la scuola materna oltre all'acquisto di 15 nuovi banchi e sedie perché quelli che erano arrivati lo scorso anno non andavano bene. 
In merito, infine, all'asilo nido 5 posti vengono assegnati gratuitamente grazie al contributo messo in parte dal comune e in parte dalla Regione per coprire l'intera somma.

L'approvazione del piano di diritto allo studio, messa ai voti, ha ottenuto i pareri favorevoli della maggioranza e le astensioni da parte dei componenti della minoranza.

F.Fu.
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