Lomagna: sport, musica e panchina rossa per dire basta alla violenza sulle donne


Numerose persone hanno affollato ieri pomeriggio piazzale Citterio a Lomagna per la manifestazione, organizzata dal comune in occasione della giornata mondiale per l'eliminazione della violenza sulle donne, che ha visto il coinvolgimento di diverse realtà del territorio. Tutte insieme hanno inaugurato la panchina rossa realizzata dalle ragazze che hanno partecipato al corso di difesa personale dell'ambito del bando "Estate Insieme" a Lomagna.


"Oggi compiamo un piccolissimo gesto" ha detto la sindaca Cristina Citterio aprendo la manifestazione, "ma che vuole lasciare una traccia generata da una collaborazione e da un'opera concreta delle mani di giovani donne che hanno frequentato il corso di difesa personale e che si allenano con l'associazione VV Sport e che si affacciano con fiducia alla vita e testimoniano il loro desiderio di dire basta". Il senso di comunità e di affrontare questa tematica insieme è stato il cuore del discorso della prima cittadina lomagnese che ha invitato i suoi concittadini a farsi portatori di informazioni, di essere antenne attente, di offrire un sostegno: "La violenza non viene ricercata, mai. Non è responsabilità di chi la subisce, mai" ha continuato la sindaca, " la violenza fisica, verbale e psicologica, la squalifica, lo svilimento, il tentativo di annullamento della meravigliosa natura femminile deve sempre trovarci pronti a dire no basta. Ognuno di noi può fare la sua parte anche di fronte a piccole cose, come persone singole e come comunità. Essere comunità, sentirsi partecipi della necessità che ognuno presti cura e attenzione all'altro corre inevitabilmente a generare la sicurezza e la fiducia. Rafforzare l'accoglienza del grido d'aiuto delle donne che vivono una situazione di pericolo è responsabilità delle istituzioni e delle forze dell'ordine, però sentirsi parte attiva di una società attenta e responsabile è compito di tutti. È nelle relazioni quotidiane che dobbiamo compiere la nostra piccola rivoluzione".



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I primi ad esibirsi sono stati quattro ragazzi dell'associazione sportiva VV Sport, seguita dal flash mob della scuola di danza "Il Sogno". Alcune di loro si sono poi esibite sulle note della canzone "io di te non ho paura" di Emma Marrone, utilizzando nella loro coreografia proprio la nuova panchina rossa. Le esibizioni sono state applaudite a lungo dai presenti -tra cui anche i volontari di Lomagna Amica - che per mostrare solidarietà hanno tracciato un segno rosso sul viso.

Sono arrivate da Arcore invece le ragazze del gruppo "Artisthis" della Compagnia del Labirinto, che hanno invitato dapprima i presenti a riflettere sul significato di alcune parole, in particolare sulla differenza del loro senso finale se utilizzate al maschile o al femminile (gatto morto e gatta morta, cortigiano e cortigiana, uomo disponibile e donna disponibile...) e poi hanno raccontato la storia di Valentina, una ragazza che si è sempre detta "credente nell'amore", anche quando ha incontrato Giorgio. Dopo il matrimonio lui ha iniziato a diventare geloso, fino ad arrivare a picchiarla ed ucciderla, ma anche dal paradiso Valentina si è detta credente nell'amore, "quello vero però". Un'esibizione che ha lasciato commossi tutti i presenti.

A chiudere la manifestazione è stato il maestro Federico Porcelli dell'associazione Amici della Musica che ha suonato al piano due brani di due donne compositrici dell'800: Clara Schumann, moglie del più famoso Robert, che ha avuto la possibilità di affermarsi per tutta Europa come pianista e Fanny Mendelssohn, sorella di Felix, che invece non poteva comporre essendo nobile quindi pubblicava le sue opere sotto pseudonimo od utilizzando il nome del fratello.

"La scelta di questi due brani è un augurio da parte mia" ha detto il maestro Porcelli, "affinché tutte le donne possano vivere la loro esistenza compiendo le scelte che vogliono. Le donne nella storia non hanno mai avuto le stesse opportunità date agli uomini e quindi con questi brani auguro a tutte le donne di avere la possibilità di accedere alle stesse professioni degli uomini, di avere lo stesso loro stipendio, di essere rispettate e di avere gli stessi diritti". Dopo l'esibizione del maestro, l'associazione Bibliocultura 2.0 ha appeso alcuni pensieri alla panchina rossa e uno di questi sarà scelto per essere inciso su una targa che ricordi questo giorno.
B.F.
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