Parco Curone: presentato il calendario 2022 con le foto degli anni '80 sui terrazzamenti
Pronti a girare l'ultima pagina del calendario di quest'anno, il Parco di Montevecchia e Valle del Curone ha presentato nel pomeriggio odierno, sabato 27 novembre, presso la sede di Cascina Butto l'edizione 2022 del proprio calendario. Una pubblicazione che è in piena continuità con la stampa del 2021. Le quindici foto che ritraggono il paesaggio del Parco sono state infatti reperite nuovamente dall'archivio sterminato (circa 15 mila diapositive) di Sandro Massimo Maggioni, venuto a mancare nel 2019, grande amante dell'ambiente collinare della Brianza meratese e in particolare della Valle del Curone. Dopo un lungo peregrinare per il mondo, nel 1982 il monzese Maggioni scoprì i territori del Parco, rimanendone affascinato per sempre.
La coerenza tra i due calendari, il presente e il venturo, non è solo per l'autore degli scatti, ma anche per un filo conduttore che unisce tutte le istantanee: il delicato equilibrio tra una natura incontaminata e la presenza dell'uomo, che non appare nelle foto a differenza delle tracce delle sue azioni. Se nel 2021 gli elementi antropici erano focalizzati sulle cascine, in buona parte abbandonate al momento in cui erano state fotografate, nel calendario 2022 vengono privilegiati i terrazzamenti. Le balze sono formazioni che risalgono a secoli e secoli orsono e fino alla prima metà del Novecento rappresentavano la principale forma di sostentamento delle comunità locali attraverso la loro coltivazione. Negli anni Ottanta, quando Maggioni scattò le fotografie che compongono il calendario, alcuni terrazzamenti erano già stati abbandonati, altri parzialmente e altri ancora non hanno mai smesso fino ad ora di gratificare i contadini che con duro lavoro e abile maestria fanno crescere piante aromatiche, viti e, più di recente, ulivi.
"Sandro Maggioni ha prodotto un importante archivio della memoria con le sue immagini, nelle quali si possono apprezzare gli scorci del nostro territorio - ha commentato il presidente del Parco del Curone, Marco Molgora - Questa interessante documentazione fotografica ci racconta com'era questo territorio, fortemente caratterizzato dalle modifiche apportate dall'uomo. Per il calendario 2022 abbiamo pensato di valorizzare i terrazzamenti, segno della presenza dell'uomo da millenni".
Grazie a fondi europei e una valenza in più parti della Lombardia e della Svizzera, con il Parco del Curone capofila del versante italiano, è in corso la realizzazione del progetto InTERRACED-NET. Mira a riattivare strategie di recupero funzionali, che integrano da un lato gli obiettivi di tutela ambientale e dall'altro la valorizzazione di un patrimonio immateriale di conoscenze e saperi antichi che hanno prodotto opere di cosiddetta "ingegneria contadina", come i muretti a secco, le balze e i gradini di collegamento. "Quando ci sono bandi di questa natura, l'Ente Parco si attiva sempre per portare a casa le risorse per poi impiegarle in interventi importanti per il territorio e per l'economia agricola connessa ad esso" ha aggiunto a margine Molgora. "Sui terrazzamenti si raggiunge un microclima ideale per le erbe aromatiche, grazie all'esposizione del sole e alle correnti calde ascensionali - ha concluso il presidente del Parco - Dagli anni Ottanta si è verificato un progressivo abbandono e in molti posti i rovi e il bosco hanno preso il sopravvento. Diciamo che c'era un parco ma senza un governo di queste aree. Poi dagli anni Duemila qualcuno ha iniziato a pensare che ci potesse essere dell'attività economica agricola in questi territori, che sono stati riportati alla coltivazione".
Le foto, perlopiù scattate a La Valletta Brianza e Montevecchia, sono state selezionate da Rina Ghezzi, compagna di vita di Sandro Massimo Maggioni; Giuseppe Sardi, membro del Consiglio di Gestione del Parco, e Alessandro Borsa. Nel coordinamento editoriale anche Francesca Brambillasca, responsabile dell'Ufficio Educazione ambientale dell'Ente Parco. Le didascalie delle singole immagini sono state curate dalle Guardie Ecologiche Volontarie Michele Villa, Giovanna Dossi e Giovanni Zardoni (coordinatore GEV) e dal direttore del Parco, Michele Cereda, che ha dedicato anche una presentazione sui terrazzamenti.
Il calendario 2022 sarà disponibile, con un contributo di 5 euro, dal 1° dicembre nelle sedi del Parco di Cascina Butto e di Ca' del Soldato. Aderiscono alla distribuzione pure alcune edicole. Inoltre delle copie saranno distribuite durante i prossimi appuntamenti organizzati dal Parco del Curone. Non è inserito come da tradizione il programma delle visite guidate delle GEV per la condizione di sospensione dovuta dalla pandemia. "Speriamo che le visite guidate riprendano presto. Sono occasioni importanti in cui le GEV fanno conoscere delle zone del Parco meno calcate dai visitatori - ha riflettuto Marco Molgora - Sono anche delle forme di educazione sulle modalità corrette di fruizione di questo territorio. Verrà dato appuntamento nei parcheggi meno sfruttati e da lì partiranno le camminate per esplorare il Parco".
Giuseppe Sardi, Marco Molgora, Rina Ghezzi, Alessandro Borsa
La coerenza tra i due calendari, il presente e il venturo, non è solo per l'autore degli scatti, ma anche per un filo conduttore che unisce tutte le istantanee: il delicato equilibrio tra una natura incontaminata e la presenza dell'uomo, che non appare nelle foto a differenza delle tracce delle sue azioni. Se nel 2021 gli elementi antropici erano focalizzati sulle cascine, in buona parte abbandonate al momento in cui erano state fotografate, nel calendario 2022 vengono privilegiati i terrazzamenti. Le balze sono formazioni che risalgono a secoli e secoli orsono e fino alla prima metà del Novecento rappresentavano la principale forma di sostentamento delle comunità locali attraverso la loro coltivazione. Negli anni Ottanta, quando Maggioni scattò le fotografie che compongono il calendario, alcuni terrazzamenti erano già stati abbandonati, altri parzialmente e altri ancora non hanno mai smesso fino ad ora di gratificare i contadini che con duro lavoro e abile maestria fanno crescere piante aromatiche, viti e, più di recente, ulivi.
"Sandro Maggioni ha prodotto un importante archivio della memoria con le sue immagini, nelle quali si possono apprezzare gli scorci del nostro territorio - ha commentato il presidente del Parco del Curone, Marco Molgora - Questa interessante documentazione fotografica ci racconta com'era questo territorio, fortemente caratterizzato dalle modifiche apportate dall'uomo. Per il calendario 2022 abbiamo pensato di valorizzare i terrazzamenti, segno della presenza dell'uomo da millenni".
Grazie a fondi europei e una valenza in più parti della Lombardia e della Svizzera, con il Parco del Curone capofila del versante italiano, è in corso la realizzazione del progetto InTERRACED-NET. Mira a riattivare strategie di recupero funzionali, che integrano da un lato gli obiettivi di tutela ambientale e dall'altro la valorizzazione di un patrimonio immateriale di conoscenze e saperi antichi che hanno prodotto opere di cosiddetta "ingegneria contadina", come i muretti a secco, le balze e i gradini di collegamento. "Quando ci sono bandi di questa natura, l'Ente Parco si attiva sempre per portare a casa le risorse per poi impiegarle in interventi importanti per il territorio e per l'economia agricola connessa ad esso" ha aggiunto a margine Molgora. "Sui terrazzamenti si raggiunge un microclima ideale per le erbe aromatiche, grazie all'esposizione del sole e alle correnti calde ascensionali - ha concluso il presidente del Parco - Dagli anni Ottanta si è verificato un progressivo abbandono e in molti posti i rovi e il bosco hanno preso il sopravvento. Diciamo che c'era un parco ma senza un governo di queste aree. Poi dagli anni Duemila qualcuno ha iniziato a pensare che ci potesse essere dell'attività economica agricola in questi territori, che sono stati riportati alla coltivazione".
Le foto, perlopiù scattate a La Valletta Brianza e Montevecchia, sono state selezionate da Rina Ghezzi, compagna di vita di Sandro Massimo Maggioni; Giuseppe Sardi, membro del Consiglio di Gestione del Parco, e Alessandro Borsa. Nel coordinamento editoriale anche Francesca Brambillasca, responsabile dell'Ufficio Educazione ambientale dell'Ente Parco. Le didascalie delle singole immagini sono state curate dalle Guardie Ecologiche Volontarie Michele Villa, Giovanna Dossi e Giovanni Zardoni (coordinatore GEV) e dal direttore del Parco, Michele Cereda, che ha dedicato anche una presentazione sui terrazzamenti.
Il calendario 2022 sarà disponibile, con un contributo di 5 euro, dal 1° dicembre nelle sedi del Parco di Cascina Butto e di Ca' del Soldato. Aderiscono alla distribuzione pure alcune edicole. Inoltre delle copie saranno distribuite durante i prossimi appuntamenti organizzati dal Parco del Curone. Non è inserito come da tradizione il programma delle visite guidate delle GEV per la condizione di sospensione dovuta dalla pandemia. "Speriamo che le visite guidate riprendano presto. Sono occasioni importanti in cui le GEV fanno conoscere delle zone del Parco meno calcate dai visitatori - ha riflettuto Marco Molgora - Sono anche delle forme di educazione sulle modalità corrette di fruizione di questo territorio. Verrà dato appuntamento nei parcheggi meno sfruttati e da lì partiranno le camminate per esplorare il Parco".
M.P.