Merate: l'anticipo del mercato scontenta gli ''alimentari'' che non saranno presenti

Domenica 28 novembre il mercato settimanale che avrebbe dovuto svolgersi il 7 dicembre è stato anticipato a causa della concomitanza con la fiera di sant'Ambrogio e quindi con l'esposizione degli ambulanti che, da tradizione, arrivano in città per questi due giorni di festa patronale.
La scelta, comunicata nei giorni scorsi, non ha trovato il consenso della quasi totalità dei titolari di banchi di alimentari, ubicati in piazza don Minzoni, che hanno fatto sapere che non saranno presenti.

Le ragioni sono presto dette: la difficoltà di avere approvvigionamenti di merce fresca in giorno di domenica e poi la vicinanza, a sole 48 ore di distanza, con l'appuntamento settimanale di martedì 30.
Dai formaggi alla frutta, dal pesce al pollo il pensiero è unanime: l'anticipo avrebbe dovuto ricadere su domenica 5 dicembre e non sul 28 novembre.
"In questo modo noi sulla piazza di Merate non ci saremo per due settimane" hanno spiegato.
Da martedì 30 novembre, infatti, si passa al 14 dicembre.

"Per noi non ha senso essere qui domenica e poi ancora martedì, a solo 48 ore di distanza. E' impensabile. Se per altre tipologie, non alimentari, non rappresenta un problema, per noi invece lo è. Anzitutto la clientela non ha il tempo di "consumare" il cibo che acquista e poi c'è l'approvvigionamento del cibo fresco, non tutti i fornitori lo garantiscono la domenica, se non c'è la concomitanza di un ponte".
Da un giro tra le bancarelle di martedì, infatti, abbiamo appurato che se per abbigliamento, casalinghi, calzature l'anticipo a domenica 28 non rappresenta un grande problema, pur restando l'assenza sulla piazza per due settimane intere, non così appunto per gli ambulanti di piazza don Minzoni che scuotono la testa anche per i tempi ristretti con cui è stata presa questa decisione.

"Basta prendere il calendario" hanno commentato "per vedere un anno con l'altro come sarebbero cadute le date. Si è arrivati a decidere la settimana prima, senza una decisione corale".

La scelta, in realtà, è stata fatta nell'ottica di salvaguardare anche residenti e attività del centro storico che, con il mercato domenica 5 dicembre, si sarebbero trovati con 3 giorni su 4 di chiusura e di impossibilità ad avere accesso alle loro proprietà, senza tra l'altro l'opzione di uno spazio riservato per le auto.

S.V.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.