Merate: aggredì il barista che lo invitava ad uscire. In aula i militari e l'esercente
Si era alterato perchè avrebbe voluto giocare alle macchinette ma il proprietario del bar l’aveva mandato fuori essendo passato l’orario di chiusura. Così avrebbe aggredito il barista di viale Verdi a Merate, minacciandolo con un coltello e lanciando al suo indirizzo tre zuccheriere, ferendolo alla fronte. Per questi motivi un 27enne di origini marocchine è finito a giudizio con l’accusa di danneggiamento, minaccia e lesioni aggravate. Questa mattina nell’aula del giudice monocratico Giulia Barazzetta è proseguita l’udienza istruttoria che ha fatto luce sugli avvenimenti di quel 30 settembre del 2018. Chiamato dalla pubblica accusa - oggi rappresentata dal Vpo Mattia Mascaro - a fornire quanto ha visto sulla scena teatro dell’aggressione è stato il maresciallo dei Carabinieri Cucciniello, allora comandante della stazione di Brivio che ha ricevuto la chiamata della centrale operativa assieme ai colleghi della radiomobile di Merate: “La pattuglia di Brivio si è messa sulle tracce del presunto aggressore, che ha trovato nei pressi del bar, mentre quella di Merate si è recata in ospedale per sentire la versione dell’aggredito”. Giunti sul posto i militari hanno notato zuccheriere e bustine rovesciate sul bancone, un piatto rotto e gocce di sangue sparse per tutto l'ambiente. Visionate poi le telecamere di sorveglianza, gli operanti hanno ricostruito quanto accaduto. Secondo tale ricostruzione dei fatti il 27enne, una volta accompagnato fuori, sarebbe rientrato con un coltello a serramanico, scagliando poi oggetti disparati in direzione del barista. Anche quest’ultimo è intervenuto stamattina a palazzo di giustizia a fornire quanto successo quella sera: “E entrato per fare una ricarica al cellulare di cinque euro” ha detto al giudice Barazzetta il proprietario del locale, un uomo di origini cinesi. “Poi voleva giocare alle macchinette. Gli ho detto che non poteva perchè dovevo chiudere, erano le 21.30. L’ho accompagnato fuori ma poi è rientrato con un coltello, dicendo che mi avrebbe ammazzato”. A quel punto il barista avrebbe afferrato una sedia per difendersi dagli attacchi del suo aggressore, che ha detto di non aver mai visto prima di quel momento. Il 27enne si sarebbe così scagliato contro l'esercente. "Ha preso tre zuccheriere - ha spiegato il barista - e me le ha lanciate contro. Solo una di queste mi ha colpito alla fronte, procurandomi un taglio che mi ha costretto a andare in ospedale”. Il medico di guardia ha visitato e curato l'uomo dimesso poi con una prognosi di tre giorni. Il giudice ha rinviato il processo per la discussione al prossimo 17 gennaio.
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B.F.